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Recensione: In Verità è Meglio Mentire di Kerstin Gier


Prezzo: € 12,90
E-book: € 9,99
Pagine: 213
Editore: Corbaccio
Genere: Romanzo

Carolin ha 27 anni, è un genio e ha sposato il padre del suo ex fidanzato ed ora è vedova...
In seguito alla morte del marito Carolin si ritrova a dover affrontare i problemi legati all'eredità e inizia ad andare da una psicoterapeuta per riuscire a uscire dal dolore in cui è sprofondata... Ad aiutarla a tornare a vivere saranno la sorella Mimi, il cognato Ronnie ed un farmacista un po' particolare...

Una trama attuale, assai credibile e coinvolgente e tratta temi delicati con ironia e con sarcasmo.
Protagonista del libro è Carolin , una ragazza di 27 anni il cui IQ è pari a 158, è plurilaureata e geniale e questo per lei è sempre stato un limite fin da piccola e veniva spesso etichettata come strana oltre a spaventare gli uomini che frequentava... Carolin desidera solo esser accettata per ciò che è, esser amata e avere degli amici e ad un certo punto si convince che l'unica soluzione sia quella di sembrare "normale" ovvero una ragazza come tante nascondendo le sue grandi doti... Quando finalmente trova un uomo che l'apprezza per la sua grande intelligenza questi altro non è che il padre del suo ex fidanzato e finisce per sposarlo, ma quando lui muore cade in depressione... Carolin è ironica, sarcastica  e anche molto fragile, non riesce ad accettarsi per come è e ciò fa si che spesso tiri su un muro tra lei e le altre persone... Intorno a lei ruotano varie figure tra cui l'ex fidanzato Leo, un ragazzo freddo e condizionato dalla madre e dalle sorelle, incapace di guardare oltre le apparenze e di vedere ciò che veramente rende speciale Carolin;Mimi e Ronnie, la sorella e il cognato di Carolin, che con amore l'accolgono in casa loro e con il loro affetto l'aiutano ad andare avanti; il farmacista che la soccorre una sera in cui si era ubriacata e che da allora diviene il suo migliore amico, la consiglia, la sprona e l'aiuterà ad uscire da quell'incubo in cui è sprofondata dopo la morte del marito...
Ogni personaggio ha delle caratteristiche particolari, ognuno con il suo modo di fare ha un ruolo nelle vicende di Carolin ed è attraverso i suoi occhi che il lettore impara a conoscere ogni protagonista, facendosi coinvolgere al punto da arrivare a detestarne qualcuno...
Non vi sono grandi colpi di scena, ma il romanzo è scritto con uno stile tagliente condito dalle molte le battute ironiche, che rendono la lettura leggera e assai piacevole.
Dopo la famosa Trilogia delle gemme con questo libro la Gier si mette totalmente in gioco, riuscendo a trattare argomenti attuali e reali con grande maestria e senza annoiare mai il lettore e coinvolgendolo nelle vicende della protagonista.
Se state cercando una lettura leggera, per nulla noiosa, divertente e capace di tenere alta la vostra attenzione allora In verità è meglio mentire fa sicuramente al caso vostro.



valutazione 5

Commenti

  1. Io l'ho trovata una piacevole lettura estiva.. niente di particolarmente brillante, ma carino ^^

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