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Recensione: Until I die di Amy Plum

L'avevo conosciuto l'estate precedente.. e mi ero perdutamente innamorata di lui. Ma dopo aver scoperto chi era e che la sua natura di revenant implicava assistere alla sua morte una, cento, mille volte, mi ero tirata indietro. [...] Ma Vincent mi aveva fatto una proposta che non avevo potuto rifiutare: mi aveva promesso di non morire. Almeno non di proposito. Il che andava contro ogni fibra del suo non - essere. Per un revenant, l'impulso a sacrificarci per salvare gli umani è più potente e più intossicante di qualsiasi droga. Ma Vincent era sicuro di poter resistere. Per me.


Prezzo: € 14,90
Pagine: 418
Genere: Paranormal Young Adult
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 6 Ottobre 2015

"Ero destinata a innamorarmi di Parigi. Fin dal primo momento in cui ho messo piede in questa città incantata, ho capito che tutto sarebbe cambiato. Che avrei perso il mio cuore. E così è stato perché ho incontrato Vincent. Vincent è il ragazzo che tutte vorrebbero. Bello, gentile, affascinante. E immortale. So che innamorarsi di una creatura soprannaturale può sembrare una follia, ma non mi importa. Ho deciso di mettere a tacere la ragione e seguire il mio cuore. Di rischiare tutto, anche la vita, per restare al fianco del ragazzo che amo. Lui ha giurato di proteggermi, da se stesso e dai suoi nemici. Ha anche promesso di resistere alla sua natura per tenermi al sicuro, e sono certa che lo farà. Io però non resterò a guardare seduta in un angolo mentre un destino più grande di noi tenterà di dividerci. Sarò pronta a tutto pur di difendere il nostro amore. A tutto."

E' difficile, soprattutto in questi ultimi anni in cui le Trilogie e le Saghe stanno letteralmente spopolando, creare una storia, che si snoda in diversi libri, in grado di mantenere alta l'attenzione e la curiosità del lettore e che sia sempre un crescendo di emozioni e purtroppo, devo ammettere, che spesso mi sono ritrovata a leggere saghe scostanti, prevedibili e banali, ma Amy Plum, fino ad ora, sta compiendo l'impossibile e si sta rivelando essere una magica eccezione: la sua Trilogia dei Revenant, iniziata con il formidabile Die for me (di cui qui potete trovare la recensione), prosegue magnificamente con il secondo capitolo, Until I die, un concentrato di eroismo, azione, amore e tante intense emozioni in grado di far vivere al lettore una storia unica nel suo genere.
Dopo aver sconfitto Lucien, il capo dei Numa, Kate e Vincent si godono finalmente il loro grande amore, senza però rinunciare a quelle piccole implicazioni che la vita di Revenant del ragazzo comportano, vita nella quale la ragazza sta cercando in tutti i modi di rientrare. Presto Kate farà la conoscenza di due nuovi famigli, Violette e Arthur, chiamati da Jean-Baptiste dopo l'allontanamento dalla Casa di Charlotte e Charles per aiutare i Revenant di Parigi a scoprire cosa stanno tramando gli acerrimi nemici: da tempo, infatti, i Numa si mantengono in un silenzio assordante provocando non poche preoccupazioni nelle file degli angeli parigini: sono pronti ad attaccare a sorpresa? Chi sarà, nello specifico, il loro prossimo obiettivo? Nessuna di queste domande ha una risposta pronta ed è proprio per questo che Vincent impone a Kate una sola regola, prestare attenzione, ma la ragazza ha altro in testa ed uno scopo a cui non può e non vuole sfuggire, cercare un modo per far funzionare la loro storia senza dover vedere il ragazzo morire più e più volte, seppur questo voglia dire farlo andare contro la sua stessa natura. Dal canto suo, ovviamente, Vincent non rimane immobile e decide di intraprendere una strada tanto risolutiva quanto pericolosa, ma quando Kate capisce di essere prossima ad una soluzione il silenzio dei Numa si infrange portando a galla una sconvolgente realtà: chi si è posto al loro comando? Che rischi stanno correndo veramente i Revenant? Riusciranno a salvarsi la vita e a non subire perdite? E Kate, quale sarà il suo destino?

Raccolsi un sasso nero e lucido dalla base della tomba e me lo rigirai nel palmo finché non divenne caldo; poi lo posai ai miei piedi per segnare il primo punto del mio personale "Elenco delle Paure": se Vincent fosse riuscito a resistere all'impulso di morire, avrebbe dovuto sopportare decenni di dolore fisico ed emotivo. Era crudele ed egoista da parte mia aspettarmi che patisse un tale strazio solo a causa della mia debolezza. Raccolsi un altro sasso e lo posai accanto al primo. Se Vincent non fosse riuscito a resistere, io avrei dovuto affrontare lo spettro costante di vedere i resti del suo corpo devastato, ogni volta che fosse morto per qualcuno. Mi accigliai e posai il sasso numero tre di fianco ai primi due: ma se anche fossi riuscita ad imparare a convivere con quel trauma, lui avrebbe dovuto guardarmi invecchiare. E poi morire. 

Fin dalle prime pagine il lettore si ritroverà immerso nei pensieri, o per meglio dire nelle preoccupazioni, di Kate, la ragazza protagonista della Trilogia, impegnata a guadagnarsi il suo posto nella casa abitata dai Revenant e al fianco del suo grande amore, Vincent, e devo dire che usando questa tecnica narrativa Amy Plum è stata in grado di far entrare i suoi lettori immediatamente nella storia, immergendoli in un mondo da quale stare lontani non è assolutamente possibile.
Tante sono le cose che sono state approfondite in questo secondo libro ed io partirei dai personaggi, partendo da Kate e Vincent, arrivando ad Ambrose e Jules, passando per Charlotte, Charles, Georgia, Geneviève e gli immancabili Jean-Baptiste e Gaspard la prima cosa che salta all'occhio del lettore è il modo in cui sono stati approfonditi, come sono cambiati e quanto sono cresciuti: rispetto al volume precedente assistiamo ad una Kate molto più riflessiva, seppur la sua caratteristica rimanga l'impulsività, e decisa a prendersi ciò che si merita, pronta a lottare contro tutto e tutti pur di proteggere il suo Revenant e i suoi famigli, ed ad un Vincent sempre più forte e sempre più innamorato della bellissima ragazza mortale che ha al suo fianco, deciso a darle ciò che merita ed intenzionato, nonostante il piccolo segreto che porta sempre con sé, a superare l'ostacolo della loro relazione; poi abbiamo Georgia, la sorella di Kate, che se da una parte non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua solita vita, dall'altra ha imparato che nel mondo, soprattutto a Parigi, niente è come sembra e la ritroviamo sicuramente più accorta e più affezionata alla sorella minore, e soprattutto in una scena questo immenso amore esplode e ammetto di essermi commossa più volte leggendola; nel corso della lettura, inoltre, scopriamo anche Jules, un autentico latin lover dalla spiccante simpatia che ha particolarmente a cuore la vita di Kate ed ovviamente quella dei suoi famigli e del quale cominciamo a conoscere il doloroso passato, ed è sicuramente il mio personaggio preferito in tutta la Trilogia; al suo fianco troviamo invece Ambrose, un altro Revenant passato un po' in secondo piano nel primo libro, ma che ritrova un ampio spazio in questa seconda vicenda che porta a galla qualche suo segreto, svelato da Charlotte, e, dopo tutto, il suo attaccamento a Kate e Georgia; di Charlotte, invece, riscopriamo il grande lato umano che possiede, il bisogno che sente di avere amiche vicine e la necessità di serenità portata dalle vicende del suo fratello gemello, Charles, del quale impariamo a conoscere un altro lato, seppur non direttamente, ma attraverso gli occhi degli altri protagonisti, molto più tranquillo rispetto a quello prospettato in Die for me, sperando, come tutti, che abbia finalmente trovato il suo posto nel mondo; anche per quel che riguarda Geneviève il lettore subisce un cambiamento di rotta, o quanto meno è quel che è successo a me: mentre nel primo libro la donna non ha avuto un grande impatto sul mio essere lettrice, in Until I die l'ho rivalutata molto e assolutamente in modo positivo sotto ogni aspetto; i nuovi arrivi, Violette e Arthur, se ad un primo acchito potrebbero sembrare arroganti e per nulla propensi alla socializzazione, nel proseguo della storia si trasformeranno completamente, chi in modo positivo e chi in modo negativo; in ultimo, poi, non potevano mancare all'appello Jean-Baptiste e Gaspard, i due uomini tutto d'un pezzo che non si scompongono mai, o quasi: mentre il primo rimarca la sua posizione da leader, il secondo sembra molto più aperto verso la nuova componente della famiglia, Kate, e la aiuterà in ogni modo possibile, altro personaggio che mi ha piacevolmente sorpresa.
Le tematiche trattate costituiscono un altro elemento che è stato particolarmente approfondito dalla scrittrice: gli Amori e gli Affetti che legano i personaggi salgono ad un livello superiore e risultano essere molto più profondi ed intensi rispetto a quelli narrati nel libro precedente, in particolare ho trovato molto bella la piega che ha preso il rapporto tra le due sorelle di protezione reciproca, ma anche di sostegno, morale in primis, ma anche chiamiamolo fisico, ognuna disposta ad attivarsi per aiutare l'altra, senza remore o ripensamenti vari, ma di certo non è da meno il grande Amore che lega Kate e Vincent, più maturo e sicuramente più passionale che mai, e non bisogna dimenticarsi delle amicizie che legano la ragazza mortale ai famigli immortali, in particolar modo faccio riferimento a Jules che si dimostra essere sempre più affezionato a Kate, sentimento del tutto ricambiato dalla ragazza. Anche l'eterna contrapposizione Bene/Male subisce un'impennata ed Amy Plum analizza una delle paure che più attanagliano gli angeli, che il Male, in qualche modo, si nasconda nel Bene, portando così l'argomento ad una fase molto più sviluppata rispetto al primo volume riuscendo a non farlo diventare mai banale, tutt'altro. In tutto questo, ho anche apprezzato la maniera in cui i nonni delle ragazze sono entrati a far parte della storia mettendo in risalto l'istinto protettivo e l'amore che solo un nonno può dare ad un nipote.
Inoltre, alle atmosfere sognanti di Parigi vengono aggiunte le paure per qualcosa che non si riesce a percepire ed il mistero che ruota attorno ai Numa, ma non solo: i colpi di scena non mancano di certo e riguarderanno un po' tutti nel corso della storia, elemento che la renderà speciale, unica ed originale.
Insomma, l'autrice ha saputo dare un'impronta fantastica alla storia sotto ogni punto di vista.
Il finale poi, oltre ad essere al cardiopalma, lascerà nel lettore un punto interrogativo enorme sulla sorte dei nostri protagonisti e credetemi, aspettare fino all'uscita del libro conclusivo della Trilogia sarà difficilissimo, il mio cuore sta già piangendo al solo pensiero!
Lo stile si riconferma essere molto scorrevole, pulito e semplice e credo sia stato anche questo a permettermi di terminare il libro in una sola giornata, nella quale staccarmi dalla storia è stato assolutamente impossibile.
Che dire, Amy Plum ha saputo catturarmi completamente ancora una volta confermandosi una delle autrice più talentuose nel suo genere, una delle poche in grado di far provare al lettore emozioni così intense, tanto da sopraffarlo.

valutazione 5

Commenti

  1. Ennesimo titolo aggiunto alla WL, mi piace moltissimo, la recensione e molto lunga e quindi e un libro che ti ha colpito, ed avevi voglia di stuzzicare il lettore, e ci sei riuscita complimenti

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    1. Salvatore grazie! *-* Sì, assolutamente, entra di diritto nella top 5 dei libri migliori letti quest'anno! Se non avessi altri libri da leggere lo riprenderei subito in mano! Sono contenta di essere riuscita a colpirti! :)

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  2. Una delle migliori letture dell'anno per me :D
    Questa saga mi sta piacendo davvero!

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