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Recensione [Anteprima]: Infinito+1 di Amy Harmon

"Quanto fa Infinito+1?"
"Fa sempre infinito" sospirò Finn.
"Sbagliato. Fa due."
"Davvero? E come fai a calcolarlo"?
Indicai Finn e dissi: "Infinito". Poi indicai me e dissi: "Più uno. Fa due, genio."


Prezzo: € 12,00
Ebook: € 4,99
Pagine: 315
Genere: Romance
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 18 Febbraio 2016

Bonnie Rae Shelby è una superstar. È ricca, bellissima e famosa. E desidera morire. Finn Clyde è un signor nessuno. È brillante e cinico. Ma è completamente a pezzi. E tutto ciò che vuole è la possibilità di vivere ancora. Finn ha un passato con cui confrontarsi, Bonnie un futuro che non vuole affrontare. Un ragazzo, una ragazza, una strana serie di circostanze impreviste e una scelta: voltarsi dall’altra parte e ignorare ogni cosa o tendere la mano e rischiare tutto. Così, mentre il ticchettio di un orologio scandisce il tempo della scelta, inizia la loro avventura, un viaggio che cambierà per sempre le loro vite. Infinito + 1 è un romanzo romantico e struggente sulle infinite possibilità dell’amore, l’ultimo della ormai consacrata e amatissima autrice Amy Harmon.

In ogni circostanza, per ogni cosa ci sarà sempre un'eccezione: è un principio ormai più e più volte consolidato a cui, ovviamente, non sfuggono i libri. Lo sapete, amo i thriller, quella sensazione di ansia constante, quell'adrenalina che mi tiene costantemente attenta, pronta a qualsiasi qualcosa, durante la lettura, e non riesco a farmi piacere i romance, da cui spesso vengo delusa, con una immensa e piacevole eccezione però, che porta il nome e il cognome di un'autrice che sa, al contrario di ogni previsione, come toccare le corde del mio cuore: Amy Harmon è l'unica scrittrice del genere che fino ad ora non ha mai deluso le mie aspettative, che mi ha sempre fatto emozionare e che mi ha regalato, ogni singola volta, storie uniche, intense e profonde. Con Infinito+1 ha confermato questa sua grande capacità.
Bonnie (Bonita) Rae Shleby è una celebrità che ha fatto della sua bellissima voce e del suo grande talento la sua ragione di vita, o quasi. Bonnie ama cantare, ancor di più, però, ama far felici i suoi fan, regalar loro emozioni attraverso le sue canzoni, così come ha sempre amato guardare il sorriso di Minnie, la sua inseparabile gemella. Ma quando Minnie perde la tragica battaglia contro una malattia crudele che non lascia scampo, la vita di Bonnie si trasforma in un incubo e come se non bastasse, sua nonna, Raena Shelby, interessata solo ed esclusivamente alla fama e al denaro della nipote, non fa altro che tirarla ancora più giù, verso un baratro scuro e profondo, fino a quando, allo stremo delle forze, non tenterà di togliersi la vita. Solo Finn (Infinity James Clyde) riuscirà a darle un'altra ragione di vita: come lei, solo poco tempo prima ha dovuto dire addio al fratello gemello Fish, riuscendo a restare a galla solo grazie a se stesso e alla matematica, la sua grande passione. Quando le strade dei due ragazzi si incroceranno tutto cambierà: condividere il dolore con qualcuno in grado di comprenderlo diventerà la loro ancora di salvezza che li porterà ad intraprendere un viaggio attraverso l'America, ma soprattutto alla ricerca di loro stessi in circostanze per nulla propizie. Un amore impossibile, un destino beffardo e sogni infranti: chi trionferà in questa incessante battaglia?

"Noi siamo Bonnie e Clyde! Ricercati e non desiderati. Ingabbiati e intrappolati. Siamo persi e siamo soli. Siamo un disastro inestricabile e infinito. Siamo uno sparo nel buio. Siamo due persone che non hanno un posto al mondo, e nessun altro al mondo, eppure all'improvviso a me sembra che questo basti! E mi dispiace se a te non basta."

Ogni romanzo di Amy Harmon nasconde una storia molto particolare ed Infinito+1 non si sottrae a questo principio: fin dal Prologo l'accostamento tra la coppia protagonista e i famigerati Bonnie e Clyde sarà in grado di incuriosire che inevitabilmente si chiederà cosa possano avere a che fare una coppia di criminali con una superstar ed un ordinario ragazzo amante della matematica. La sua curiosità verrà ben presto soddisfatta e lascerà il posto ad una dolcezza ed una voglia irrefrenabile di proseguire nella lettura di uno dei romance migliori degli ultimi anni.
La prima cosa che salta all'occhio del lettore è la particolare costruzione del romanzo: la storia viene narrata da due punti di vista differenti, da una parte quello di Bonnie che si rende protagonista delle vicende in prima persona e dall'altra quello di Finn in cui la voce narrante si pone in terza persona, quasi come se fosse la sua coscienza a parlare, o per meglio dire il suo cuore, mettendone a nudo emozioni e sentimenti con un'intensità a dir poco sensazionale. In entrambi i casi il lettore potrà conoscere a fondo i due protagonisti, imparando a distinguerne così le diverse espressioni e i gesti nervosi, ma ancor di più imparerà a decifrare le loro anime scoprendone ogni singolo tentennamento, ogni sensazione, ogni emozione che i due sono in grado di provare, ed io credo che sia proprio questa una delle più grandi abilità dell'autrice: far provare al lettore sentimenti così intensi con la semplice lettura di un libro non è cosa affatto facile, ma lei ci riesce in una maniera tanto esemplare da farla risultare addirittura semplice, colpendo il destinatario del libro in pieno petto, riempendogli letteralmente il cuore.
I personaggi sono delineati molto bene, ognuno è caratterizzato minuziosamente e con essi l'autrice è stata in grado di mettere in evidenza le più diverse sfaccettature di ogni persona: Bonnie è una persona allegra, solare, impulsiva, la classica persona che agisce sempre e solo con il cuore, ma che non sa più, però, cosa significa provare gioia e sorridere veramente, non dopo la morte della sua metà, Minnie, quando la voglia di vivere l'ha abbandonata completamente; Finn invece è l'esatto opposto, una persona razionale, non disposto a lasciarsi pervadere dalle emozioni, pronto a combatterle pur di agire dando ascolto solo ed esclusivamente al cervello, alla parte logica di sé ed è proprio questo motivo che lo porta, con gli anni, ad apprezzare più di ogni altra cosa la matematica, fino a quando però si imbatte nella ragazza più dinamica ed impossibile che conosca che gli farà scoprire lati di se stesso e sentimenti che non credeva di essere in grado di provare; accanto ad essi, tra i personaggi secondari, che tali in realtà propriamente non sono, spiccano Bear, la guardia del corpo di Bonnie, e Raena Shelby, la nonna manager della ragazza: mentre il primo rappresenta il lato amico della vita della cantante, quello pronto a tutto pur di vederla felice e appagata, la seconda impersona, invece, tutto ciò che la pop star ha sempre odiato, l'ipocrisia e il desiderio irrefrenabile dei soldi. Queste sono le nette contrapposizioni che l'autrice vuole mettere in evidenza e riesce nell'intento in maniera esemplare.
Un'altra particolarità del libro risiede, inoltre, nella parte iniziale di quasi ogni capitolo: la rocambolesca fuga di Bonnie Ray e Clyde viene raccontata anche dal punto di vista dei media e dimostra come la verità possa essere distorta semplicemente per il volere di qualcuno, una delle tante tematiche che l'autrice affronta nel corso del romanzo.
Accanto a questa, sicuramente, protagonista assoluta del libro è l'Amore, quel sentimento incontrollabile pronto a colpire anche il più razionale e cinico degli essere umani facendogli compiere azioni che mai avrebbe potuto anche solo pensare, quel sentimento in grado di cambiare l'anima e la visione della vita di chiunque, arricchendo entrambe, ma l'amore sa essere anche distruttiva, sa togliere esattamente quello che ha dato, portando solo un immenso vuoto là dove prima c'erano gioia e appagamento, ed è questo che la scrittrice ha voluto mettere in evidenza, le due facce della stessa medaglia, di cui però solo una potrà prevalere sull'altra. Anche le dinamiche familiari vengono prese in grande considerazione ed analizzate nei minimi dettagli: prima ho parlato della nonna di Bonnie, ma non ho citato Hank, il fratello della ragazza, decisamente non una persona positiva, che avrà un certo ruolo all'interno della storia, ma all'esatto opposta sta la famiglia di Finn: oltre al fratello, Fish, si rende protagonista anche il padre del ragazzo, come lui amante della matematica, con il quale i rapporti si erano incrinati tempo prima, che risulterà determinante per lo stesso Finn, ma su questo non voglio dirvi qualcosa di più, dovrete essere voi a scoprire ogni singolo dettaglio della storia.
Le ambientazioni invece passano in secondo piano grazie all'intensità della storia che terrà il lettore incollato ad ogni singola frase, ma non passano certi inosservati due luoghi in particolare, il parco e la città di Las Vegas: il primo segnerà la consapevolezza di Finn di essere veramente innamorato di quella strana ragazza, il secondo avrà molteplici significati, tutti però con un denominatore comune, il grande amore che si è andato consolidando tra i due.
Dal finale aspettatevi di tutto, ma soprattutto preparatevi a provare più di mille emozioni tutte contrastati tra loro: se un attimo prima gioirete con un sorriso enorme sul viso, l'attimo dopo piangerete lacrime amare. Un finale al cardiopalma vi aspetta e, statene certi, non lo dimenticherete mai.
Uno stile molto scorrevole e ricco di pathos, infine, chiude il cerchio su un libro davvero eccezionale.
Amy Harmon è stata in grado, ancora una volta, di farmi provare emozioni e sensazioni di rara intensità, impresa in cui solo lei, fino ad ora, nel suo genere, è ampiamente riuscita.

 



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