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Recensione: Le tre caravelle in un mare di guai di Massimo Romagnoli


Prezzo: € 12,00
Ebook: € 6,99
Pagine: 272
Genere: Giallo/Comico
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 24 Febbraio 2016

Dietro le pacifiche sembianze di Gino Ginevra, proprietario di un pub della capitale che raccoglie gli esemplari più strampalati della specie umana, si nasconde un investigatore fai-da-te che sfrutta la sua passione per l’astrologia per risolvere i casi più disperati. E il ricchissimo faccendiere Marco Valduzzi ha proprio una missione impossibile da affidargli, nella vaga speranza che Ginevra riesca dove fior di detective hanno già fallito: suo figlio Ernesto è sparito da mesi, senza lasciare traccia. Di fronte a tanta fiducia – e soprattutto di fronte al sostanzioso assegno che Valduzzi gli mette in mano – Gino Ginevra non può che accettare e partire. Le stelle infatti non mentono: secondo il tema natale, pare proprio che Ernesto si trovi in India. Ginevra è pronto a imbarcarsi alla volta dell’Oriente, ma non prima di aver reclutato due luogotenenti poco deduttivi ma piuttosto fantasiosi: Tony, dall’immaginazione straripante tendente al paranoico, e Gianpietro, per cui il livello dell’alcol supera spesso quello della ragione. Tre caravelle alla deriva nell’Oceano Indiano. Tra bande di paramilitari senza scrupoli, cammelli veri e finti, immersioni impreviste nelle putride acque del Gange e incontri ravvicinati con tigri e serpenti nella foresta pluviale, riusciranno i tre inseparabili amici a ritrovare Ernesto e tornare a casa sani, salvi e, per una volta, vittoriosi? 

Quando mi è capitato tra le mani questo libro non sapevo assolutamente cosa aspettarmi e sicuramente non avrei mai immaginato di trovarmi davanti ad un libro simile, così tanto impetuoso e travolgente da tenermi incollata alle pagine, così incredibilmente originale da riuscire a sorprendermi sempre di più. Sì, questo è il modo migliore per definire il nuovo libro di Massimo Romagnoli: con Le tre caravelle in un mare di guai il divertimento è assicurato.
Gino Ginevra è un uomo semplice, proprietario di un Pub nella capitale, Roma, che ha fatto della sua più grande passione, l'astrologia, un secondo lavoro: Gino, infatti, grazie alla padronanza che dimostra possedere della materia si trasforma e si improvvisa un abile detective pronto a risolvere i casi più disparati. A chiedere di lui, questa volta, è un ricco signore romano, Valduzzi, preoccupato per la sorte del figlio, Ernesto Valduzzi, di cui ormai non ha notizie da giorni. Mosso primariamente dal grande compenso economico che il Signor Valduzzi gli promette, Gino comincia ad indagare sulle sorti del rampollo portando a galla antiche dolorose storie, mai però avrebbe immaginato di dover scoprire l'Asia in prima persona pur di riportare Ernesto tra le braccia del padre e risolvere il caso, e mai avrebbe potuto immaginare il grande cambiamento, umanamente parlando, che questo continente avrebbe portato con sé. Un viaggio alla scoperta dell'India si trasformerà presto in un'avventura particolarmente pericolosa che vedrà Gino, insieme ai due inseparabili amici, Tony e Gianpietro, a vivere giorno dopo giorno a tu per tu con il male ed il pericolo pronti a tutto, però, pur di salvare Ernesto e scoprire cosa si cela dietro la sua scomparsa. Riusciranno i tre amici a tornare sani e salvi a Roma? Come cambieranno le loro vite dopo un'esperienza simile? 
Fin dalle prime pagine, la prima cosa che l'autore è in grado di trasmettere al lettore è la curiosità e soprattutto la voglia di scoprire come un personaggio all'apparenza assolutamente ordinario e per nulla speciale possa rendersi protagonista di una storia non convenzionale, piena di sorprese ed incredibilmente travolgente.
Il romanzo è costruito molto bene ed ho apprezzato molto il fatto che l'autore abbia voluto trasportare il lettore direttamente nel bel mezzo delle vicende, senza preoccuparsi di spendere capitoli e capitoli sulla presentazione di un personaggio che si sarebbe svelato, poi, nel corso della storia insieme a tutti gli altri: il libro, infatti, prende le mosse dall'imminente richiesta del Signor Valduzzi e la conseguente partenza, nonostante qualche remora iniziale, di Gino per l'India, elemento che ha reso particolarmente interessante il tutto e che mi ha invogliata, pagina dopo pagina, a proseguire nella lettura, completamente rapita da ogni singolo aspetto e soprattutto sorpresa da tutto l'insieme.
Un altro elemento che si percepisce fin dall'inizio è, poi, il tono che Massimo Romagnoli ha voluto dare al libro, una commedia quasi grottesca, ma assolutamente esilarante e divertente: non sono solita leggere questo genere di libri, ma credetemi, non riuscirete a resistere al suo particolare fascino, vi ritroverete spesso a ridere a crepapelle e sarà incredibilmente impossibile non farvi trasportare dalla comicità quasi corrosiva creata dall'autore.
Quello che più mi ha sorpresa, però, è stato il fatto che nonostante si tratti di un libro molto leggero, le tematiche affrontate e la caratterizzazione dei personaggi siano assolutamente impeccabili. Gino, Tony e Gianpietro, i tre protagonisti, si scopriranno molto più interessanti e profondi di quanto ci si possa aspettare, rivelando una grande brama di conoscenza, una grande umanità e molteplici abilità che non credevo possibile potessero avere: l'autore è stato in grado di delineare personaggi sorprendenti, mai banali o noiosi, dando ad ognuno di essi un ruolo particolare che si definirà nel corso della lettura. Sebbene, poi, l'attenzione sia incentrata prettamente su di essi, avranno modo di conquistare il lettore anche altre personalità, quali Ernesto o Ada, anime particolarmente sensibili che aiuteranno i tre amici a crescere notevolmente nel corso delle loro avventure. L'Amicizia che li lega, poi, è straordinaria, l'affetto che Gino prova nei confronti dei suoi compagni andrà crescendo sempre di più e ci saranno scene particolarmente significative in questo senso che più di una volta mi hanno fatto venire voglia di poterli abbracciare, uno ad uno: è un legame quasi fraterno quello che intercorre tra i tre, ognuno è pronto a tutto pur di aiutare l'altro e niente al mondo potrà mai dividerli. Questa tematica, tra l'altro, viene approfondita notevolmente anche con l'entrata in scena di un altro personaggio che si unirà a loro nell'avventura, Tom, che in un certo senso diverrà la loro guida. Accanto ad essa, infine, si staglia quella che sarà la seconda grande linea guida del romanzo, i Legami familiari, così forti e viscerali da portare a compiere azioni imprevedibili: in questo senso, invece, sarà particolarmente importate la figura di Ernesto e successivamente quella di Claude, altro personaggio che verrà introdotto gradualmente e che si rivelerà, a modo suo, fondamentale ed incisivo. Il modo cui tutto questo è stato portato a conoscenza del lettore da una parte mi ha spiazzata, onestamente non credevo che questo libro potesse avere quel potenziale che invece ha dimostrato di possedere, dall'altra mi ha sicuramente divertita, le scene comiche non mancheranno e saranno in grado di stemperare un'atmosfera che altrimenti sarebbe diventata forse troppo pesante.
Nel loro piccolo, inoltre, anche le descrizioni hanno arricchito il libro, rendendo il tutto verosimile: leggendole mi è rimasta dentro la sensazione che in qualche modo anche l'autore si sia reso protagonista di un viaggio simile, quasi come se volesse rendere il libro estremamente personale, mettendoci molto di se stesso al suo interno. Ho cercato di leggere tra le righe, di trovare all'interno dei tre protagonisti qualcosa di Massimo Romagnoli e non so quanto questa sensazione sia corretta, ma questo è stato in grado di trasmettermi e se era il suo intento allora è riuscito pienamente.
Infine, ho trovato il finale particolarmente emozionante, anche se un piccolo dubbio si è insinuato nella mia testa e non mi dispiacerebbe ritrovare Gino, Tony e Gianpietro in un'altra nuova avventura!
Lo stile è molto scorrevole, semplice e, come tutto il resto, assolutamente travolgente.
Le tre caravelle in un mare di guai si è rivelata essere una lettura sorprendente, fresca e leggera che consiglio a chiunque abbia voglia di immergersi in un'avventura diversa dal solito che nasconde, sotto di sé, importanti significati.


Commenti

  1. Particolare e interessante :)

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    1. Assolutamente :) Qualcosa di diverso dal solito, ma davvero ben riuscito!

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  2. Interessantissimo anche perché sembra un avventura che ti tenga incollato alle pagine. Dalla copertina non lo avrei mai immaginato.

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    1. La copertina assomiglia molto alle locandine delle commedie americane, ed è un peccato perché non ritrae appieno il libro!

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  3. Si è vero un bellissimo libro, maaaa Claude chi è??

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    1. Il libro l'hai letto? Non vorrei fare spoiler!

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