LE NOSTRE RECENSIONI


Incontro con l'autore: Leonardo Lucarelli



Salve Colorlettori oggi vi parlo dell'incontro con l'autore Leonardo Lucarelli che ha scritto Carne Trita.
L'incontro si è svolto il 16 Aprile presso la Libreria IBS + Libraccio di Ferrara
Io e Valentina abbiamo approfittato di questa splendida opportunità per trovarci e per partecipare a questo incontro.
Avendo appena finito il suo libro ero veramente curiosa di conoscere l'autore di capire : chi glielo aveva fatto fare di esporsi così tanto! E poi volevo capire se l'idea che mi ero fatta di lui era vera. Già...
Io raramente mi chiedo come è l'autore o autrice del libro che ho appena letto ma in questo caso una curiosità mi ha assalita. Una curiosità che potevo togliermi ascoltando dal vivo Lucarelli. 
Volevo sapere, volevo sapere se era stronzo o meno. 
E' un aggettivo forte lo so ma credetemi non me ne veniva in mente nessun'altro,

Ho pubblicato la recensione del suo libro qui 


TRAMA
Oltre l'ossessione per i cuochi in tv, oltre la moda dei libri di ricette e delle recensioni stellate, oltre le copertine dei settimanali patinati, Leonardo Lucarelli racconta, in prima persona, la sua vita da vero cuoco descrivendoci la cucina in cui i grembiuli sono sporchi di sugo e i piani di lavori sono pieni di farina e coltelli. Nessuna scuola costosa e nessuno studio di registrazione: rievocando la sua crescita da lavapiatti schiavizzato in un locale di Trastevere a chef, Lucarelli narra di sé stesso e delle persone che ha incontrato in un mondo sospeso tra libertà anarchica e disciplina militare, tra lecito e illecito, mostrando cosa si cela al di là di quella porta che dalla sala del ristorante vediamo sbattere al passaggio di impeccabili camerieri: immigrati in nero, stagisti sfruttati, aiutanti cocainomani, maestri geniali, proprietari incapaci, amici abbandonati per fare carriera. Storie vere che restituiscono l'immagine di un mondo affascinante, dal rigido codice di condotta e dalla gerarchia ben definita. Con sincerità e stile personalissimo, Lucarelli mostra il lato oscuro, contradditorio e carnale delle cucine, un mondo parallelo in cui dominano amori e amicizia, droghe e sesso, culto del lavoro e soldi. E da questo osservatorio speciale, scatta un'istantanea inedita dell'Italia e degli italiani di oggi.

INCONTRO

Lucarelli arriva e sembra un po' emozionato e la giornalista Stefania Andreotti lo mette subito a suo agio. 
Da una piccola introduzione apprendiamo che il libro è pronto per il mercato spagnolo e quello degli Stati Uniti. 
Alla domanda sul perchè proprio un libro di questo tipo ci risponde che era un suo bisogno personale. Ha girato 15 ristoranti in 15 anni e in un momento di pausa, dopo una brutta batosta presso un ristorante veneto, decide di pubblicare un articolo su come funzionano davvero le cucine e di come di debbano "tirare giù gli chef dai piedistalli" ,di come il lavoro nero coinvolga tutti coloro che frequentano tale ambiente e che non c'è sono nessun tipo di contratto di categoria. 
La Garzanti risultò essere molto interessata e gli propose di scrivere un saggio partendo proprio dall'articolo del 2013 che potete leggere qua
Non doveva essere un romanzo o una biografia ma tant'è che un ego grande, e la voglia di rappresentare e dar voce a tutte le persone con cui ha lavorato , ha creato questo libro.
Alla domanda se il suo desiderio fosse di entrare in una cucina sorride. Lui ha cominciato a lavorare come cameriere per potersi mantenere agli studi e per puro caso una sera si è trovato a dover aiutare in cucina e non ne è più uscito. Lui ha iniziato per necessità, per soldi e poi è rimasto per vendetta nei confronti dei soprusi e di chi sfrutta le persone.
Quando si parla di scuole ricorda che da ragazzino l'alberghiero era la scelta di chi non aveva idea di cosa fare e quindi era una scelta di ripiego. Ora è la seconda scuola per scelta dai ragazzi con aspettative alte e inconsapevolezza che il lavoro di cuoco è impegnativo e spesso sottostimato.
Il lavoro di cuoco - a lui non piace molto l'appellativo chef- è un lavoro artigianale, più che artistico, che implica una profonda fiducia con il cliente considerato che quello che lui fa con le mani gli altri lo mangiano.
Poi si affronta l'argomento di maschilismo nella cucina visto che le donne in cucina risultano essere in minoranza. Definisce il livello delle cucine veramente basso per quanto riguarda la cultura generale, quindi razzismo sessismo e discriminazione sono all'ordine del giorno. In cucina esiste un etica ed un comportamento diverso, come ci si comporta in quell'ambiente ristretto non si farebbe mai all'esterno, esiste come un a lingua, un dialetto esclusivo. Le donne che entrano in cucina spesso si devono adeguare ma ma per sopravvivere usano i comportamenti sessisti a proprio favore. Il ruolo più difficile secondo lui in cucina per una donna è la posizione di commis ovvero aiutante perchè non ha assolutamente voce in capitolo quindi ha un ruolo marginale. Spesso le donne chef o sono le proprietarie del ristorante o derivano da realtà di pasticceria quindi un tipo di lavoro completamente distaccato dal tipico caos di servizio.
Alla domanda perchè dovremmo comprare il suo libro ride e si mostra un po' imbarazzato. Il libro ha preso un'identità molto diversa da quella richiesta dalla casa editrice all'inizio. Doveva essere un libro di denuncia su come è davvero la vita in una cucina ma poi ne è uscito un romanzo che si legge piacevolmente e visto che gli amici gli hanno confermato che è piaciuto lui si sente di raccomandarcelo! :-)



Alla fine di questo incontro ammetto che la mia opinione su di lui è decisamente migliorata. Al momento degli autografi sfodera un sorriso d'effetto e la faccia da "piacione" personalizzando ogni autografo e dedica che fa sulle copie del romanzo.








Commenti

  1. Un magnifico incontro, sono veramente colpito dalle parole di Leonardo, e vero fare il cuoco è molto difficile oggi, molti credono che sia una sciocchezza, ma quando si intraprende questo mestiere bisogna farlo fino alla fine.

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  2. Trovo che questo incontro sia davvero interessante :) concordo con salvatore

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