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Recensione: La ragazza senza nome di Sandra Block


Prezzo: € 14,90
Ebook: € 4,99
Pagine: 288
Genere: Thriller
Editore: TimeCrime (Fanucci)
Data di pubblicazione: 21 Aprile 2016 

Chi è la ragazzina di colore che giace inerte in un letto del reparto psichiatrico del Children’s Hospital di Buffalo? Qual è il suo nome? E perché non parla? Sono solo alcune delle domande senza risposta su cui la dottoressa Zoe Goldman deve far luce. Dal giorno in cui la polizia l’ha soccorsa mentre si aggirava in stato di alterazione mentale per le vie della città, la giovane non ha dato più segni di voler cercare un contatto con l’esterno. L’unica certezza è che né farmaci né le terapie stanno aiutando la paziente, cui il personale del reparto ha dato il nome di Jane Doe, a uscire dallo stato catatonico in cui sembra essere inspiegabilmente caduta. Zoe sa che non c’è altra via che cercare di risalire all'identità della ragazza e scoperchiare il vaso dei segreti custoditi dietro un muro invalicabile di silenzio e amnesia, anche se ciò significa andare contro le direttive dello stimato dottor Tad Berringer, nuovo psichiatra dell’ospedale, e interferire col lavoro del detective Adams, che sta indagando sul caso insieme alla polizia di Buffalo.

Trovare un Thriller che sappia tenere il lettore incollato alle pagine dall'inizio alla fine non è affatto semplice, soprattutto ultimamente vista la molteplicità di libri sul genere che vengono pubblicati, ed ogni volta che mi approccio ad una nuova storia la speranza che sia travolgente e sconvolgente si impossessa di me, facendomi desiderare una lettura unica ed impagabile. Era da tempo che non mi capitava di avere questa sensazione, poi è arrivata Sandra Block: con La ragazza senza nome ha saputo riaccendere in me la speranza che stava via via scemando negli ultimi tempi.
Il caso con cui si ritrova a fare i conti la Dottoressa Zoe Goldman, specializzanda in prova al Children's Hospital di Buffalo, è uno dei più misteriosi, strani e contorti con cui abbia mai avuto a che fare: insieme al suo strutturato, infatti, un medico particolarmente in gamba, tanto da essersi guadagnato il nomignolo di "bambino prodigio della città del jazz", e attraente, il Dottor Tad Berringer, le è stato assegnato il caso di una ragazzina di tredici anni, o quanto meno è questa l'età che credono abbia, portata in ospedale dalla polizia in stato catatonico. Quando torna ad essere vigile, però, la ragazza non ha la minima idea di come possa essere arrivata in ospedale, cosa possa esserle successo e soprattutto chi possa essere, non ricorda il suo nome o i suoi familiari, assolutamente nulla. Solo dopo innumerevoli tentativi un nome sembra affiorare sulle sue labbra: Candy. O forse Daneesha? O magari Monica. L'unico modo per scoprirne l'identità e fare luce su quanto successo è cominciare ad indagare e Zoe ne è perfettamente consapevole: coadiuvata dal detective Adams, della polizia, comincerà a scavare sempre più a fondo, fino a quando non porterà a galla una sconvolgente verità. Chi è quella ragazzina piombata in ospedale dal nulla? Perché non ricorda il suo vero? E soprattutto, quale avvenimento può averle causato un trauma simile? I segreti verranno svelati e la memoria diverrà protagonista di una storia tremendamente toccante.
Le grandi doti narrative dell'autrice si percepiscono fin dalle prime pagine quando, già nella prima riga, si dimostra essere in grado di catturare il lettore con due semplici frasi: la curiosità che si impossesserà del suo animo lo spingerà a divorare decine e decine di pagine, deciso più che mai a scoprire la vera identità della ragazzina e soprattutto intenzionato a scavare a fondo, insieme a Zoe, nella faccenda, perché la storia diverrà così travolgente e, via via che si prosegue, sempre più intensa da impedirgli di rivolgere lo sguardo e la concentrazione altrove.
La storia è costruita davvero benissimo, l'elemento di mistero che permea tutto il libro viene sviluppato magistralmente, quel filo di tensione assolutamente necessario in ogni tipo di Thriller non manca e si fa sentire fin dalle prime pagine, quando "Jane Doe" viene introdotta al lettore, ed è soprattutto l'elemento psicologico che spicca su tutto: non ci saranno, nel libro, scena macabre in cui il sangue farà da protagonista, nulla di tutto questo sarà presente, al contrario, invece, l'autrice metterà alla prova la mente del lettore portandola fino alla sua massima estensione in maniera molto efficace. Io stessa fino alla fine del romanzo non avrei saputo dire chi fosse il colpevole di tutto nonostante i piccoli indizi, a cui ho collegato tutto solo a libro ultimato, disseminati nel corso della lettura: Sandra Block mi ha tenuta in scacco completamente.
Salta all'occhio, poi, la protagonista del libro, Zoe Goldman è tutto tranne che perfetta: affetta dall'ADHD, un deficit di attenzione e di iperattività, spesso le funzioni cognitive non l'assecondano provocandole dei disturbi della concentrazione, ma nonostante questo il suo acume, il suo sesto senso se così vogliamo chiamarlo, spicca su tutto e tutti portandola, la maggior parte delle volte, sul sentiero della verità. Anche la sua vita sentimentale non è delle più felici, o quanto meno lei crede sia così: il suo ex fidanzato, a cui asserisce di essere ancora legata, sta per sposarsi, e la sua storia con Mike, un medico di Buffalo, sembrerebbe andare bene, la sua attrazione per il bellissimo dottor Berringer la destabilizza. A questo, si aggiunga le morte della madre poco tempo prima e l'insuccesso nell'esame più importante della sua vita e ci si ritrova davanti ad una Zoe per nulla motivata, ma è proprio per questo che metterà tutta se stessa nel caso della sua paziente, una testardaggine che la eleverà ad una sorta di paladina della giustizia.
Un altro personaggio che ho apprezzato particolarmente è il detective Adams: fin dall'inizio il suo legame, credo sia proprio questa la parola esatta, con Zoe diverrà prepotentemente protagonista mettendo in luce pregi e difetti dei due. La caparbietà, la voglia di aiutare la dottoressa a risolvere il caso e le sue capacità nello svolgere il suo lavoro si riveleranno particolarmente utili e tutto l'insieme ha fatto di Adams un personaggio per nulla irrilevante.
In generale, poi, anche gli altri protagonisti sono delineati benissimo e penso sia stato proprio questo il motivo a portarmi più volte su piste differenti!
Per quanto riguarda le tematiche trattate, una in particolare diverrà il tema principe del romanzo, l'abuso e la tratta di minori. Inutile negare l'importanza, la drammaticità e la delicatezza dell'argomento e credo fortemente che l'autrice abbia saputo destreggiarsi molto bene con un tema così ostico.
Il finale, come accennavo prima, mi ha totalmente presa alla sprovvista facendomi apprezzare ancora di più il romanzo: credetemi, meglio di un Thriller imprevedibile non esiste nulla!
Infine, lo stile: la penna di Sandra Block è particolarmente frammentata, ma allo stesso modo diretta e penetrante, e sebbene all'inizio non sia facile immergersi nel suo mondo proprio a causa di questo, una volta abituaticisi sarà tutto un crescendo di emozioni tra loro assolutamente contrastanti.
Sandra Block è stata un'autentica rivoluzione e ha fatto nascere in me la voglia di leggere molto altro di suo.

Commenti

  1. Molto coinvolgente, mi piacciono tantissimo questi libri. e bellissima recensione

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  2. Ho letto anche io questo libro, anche a me è piaciuto molto! *-*

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