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Books & Babies [Novità]: Orecchio Acerbo presenta Piccolo Elefante va in Cina



IN LIBRERIA DAL 9 GIUGNO

Piccolo elefante va in Cina

di Sesyle Joslin, con le illustrazioni di Leonard Weisgard


Piccolo elefante va in Cina -48 pagine a due colori, 13 euro
Hamburger in salsa di soia

Piccolo Elefante è al mare. Un po’ di noia e una gran fame suggeriscono a Mamma Elefante di invogliarlo a scavare una buca nella sabbia. Per arrivare in Cina. Lei sa moltissime cose sulla terra del dragone che subito accendono la curiosità di Piccolo Elefante: i risciò per spostarsi, le giunche per navigare, gli ideogrammi per scrivere e tante parole diverse da quelle che lui conosce... Accompagnato dal fedele orso, Piccolo Elefante vive un’avventura con la sua fervida immaginazione. Senza allontanarsi dalle bancarelle e dalle giostre della spiaggia, affronta un eccitante viaggio dall’altra parte del mondo. 

Vincitori in Italia del premio Andersen 2015 per il miglior libro per la fascia 0/6 anni, Sesyle Joslin e Leonard Weisgard si riconfermano straordinari narratori con una storia piena di tenerezza e divertimento, dove i protagonisti, nei loro dialoghi spassosi, raccontano un po’ di Cina e sperimentano, insieme con i lettori, le prime parole in cinese.
Sesyle Joslin ha al suo attivo moltissimi libri per bambini, e accanto al suo nome si sono avvicendati quelli dei più grandi maestri dell’illustrazione americana. Il libro che l’ha resa popolare “What Do You Say, Dear?” -scritto nel 1958 sulla scia di alcuni giochi che lei stessa faceva con le sue tre figlie per insegnar loro le buone maniere, e illustrato da Maurice Sendak– è stato premiato con la Caldecott Medal. Poi altri libri sul galateo, affiancati dalla serie dedicata al Piccolo Elefante (Baby Elephant) nella quale, con uno sguardo pieno di tenerezza, esplora il percorso di crescita verso una sempre maggiore autonomia di un piccolo elefante in cui può riconoscersi ogni bambino.

La vena ironica ritorna nella serie di libri che Sesyle dedica al tema delle prime esperienze con le lingue straniere, da “Spaghetti for Breakfast” del 1965 a “Ther’s a Bull on my Balcony” del 1966.

Leonard Joseph Weisgard “Da che ho memoria, i libri per me sono stati sempre una fonte di vera magia in questo mondo terribilmente confuso”. Magia che si ritrova negli oltre 200 libri per bambini che portano la sua firma. Leonard matura fin da piccolo la passione per il disegno, dettata soprattutto dal desiderio di rinnovare un tipo di illustrazione che era, a suo dire, monotono e monocolore.

Come autore del testo e delle immagini, il suo primo libro per bambini -“Suky, The Siamese Pussy”- è del 1937. Prendendo spunto dalla pittura preistorica, dal Gotico e dall’arte rinascimentale, Weisgard sperimenta tecniche artistiche sempre diverse e utilizza una vastissima gamma di colori. Crea una sorta di sodalizio letterario con Margaret Wise Brown -più di 24 titoli tra i quali la famosa serie dei Noisy Books- ed è proprio con lei (che in quella occasione si firma con lo pseudonimo Golden MacDonald) che, con “The little Island”, nel 1947 vince la Caldecott Medal come miglior libro illustrato.

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