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Novità da Bonfirarro Editore : Come uccidere la propria mamma, vecchia




Anno: 2016
Pagine: 116
Caratteristiche: brossura
Dimensioni: 14.5 cm. X 21 cm.
Prezzo di vendita: 11,00 €


Esiste un modo di uccidere la propria madre, vecchia?
È in uscita per Bonfirraro il libro - scandalo dell’esordiente Lucio Scarpone

“La mamma è la donna della mia vita”, in pochi lo dicono per fortuna, ma in realtà sono in molti a pensarlo. Non è così, o per lo meno, non lo è più, per l’“io narrante” di Lucio Scarpone, autore esordiente del libro “Come uccidere la propria madre, vecchia”, in uscita per Bonfirraro, che della propria madre, vecchia, adesso non vuole far altro che sbarazzarsi!

Cosa succede, infatti, quando, all’improvviso, nel corso di una cena tra coetanei che hanno raggiunto il mezzo secolo di vita, la mamma, vecchia, viva di ognuno di loro diventa l’argomento principale della serata? Diventa un fantasma, un’ossessione, attorno alla quale concentrare buona parte dei loro pensieri. Ce la racconta così la nuova guida in pillole che è un viaggio nella mente di un uomo in preda al peggiore degli psico-drammi: disfarsi o no di un genitore anziano inutile e fin troppo invadente?

Ma andiamo per gradi e partiamo dal titolo: un’affermazione, un’esortazione? Un interrogativo implicito? Una tecnica da manuale? Non si sa! Sicuramente si tratta di un titolo enigmatico e non ottativo, che nasce in un contesto particolare in tutto stile divertissement e che rivede, con l’uso di una narrazione sempre preziosa e sulle righe, l’antico complesso di Edipo.

E quando l’aria di festa diventa davvero pesante, quel mammone svogliato, single irredimibile che è l’autore, o chi ne fa le veci, si fa portavoce di una condivisa, irreale, folle idea di uccidere la propria mamma, vecchia: una pianificazione del delitto che ognuno dei commensali immagina con grande sorpresa. È proprio lì che emergono sentimenti indicibili e si intrecciano attraverso i ricordi e le esperienze… Perché, certamente, il modo di uccidere la propria mamma, vecchia, esiste!

Cosa accade, dunque? Un matricidio difficile e doloroso da confessare per poi confessarsi? Dov’è la scena del crimine? È tutta concepita nella mente dell’io narrante che è, come molti uomini, preda di quegli orrendi e atavici fantasmi edipici?

Niente di più normale per Scarpone, oggi amministratore di una società di marketing e di ricerche di mercato, che ha fatto del suo lavoro un osservatorio privilegiato che gli permette quotidianamente di capire e monitorare molti dei cambiamenti profondi e volatili della società italiana, le sue contraddizioni, le sue nuove necessità.

Irriverente e sarcastico, umoristico e grottesco, il libro - che è un gioiellino di riuscita tecnica linguistica, impreziosito da imperdibili giochini letterari - non pretende, però, di divenire didattico-istruttivo, ma propone un’unica vera soluzione, tanto improbabile quanto necessaria, all’annoso problema della differenza generazionale: accedere a determinate condizioni cognitive e di libertà che già il padre della psicologia aveva svelato a inizio 900!

Non manca, nel corso dell’agile lettura, la condanna di quelle madri troppo premurose che hanno impedito il raggiungimento dell’autonomia, ritardandone la maturazione dei propri figli e creando mostri egoisti, immaturi e incapaci di essere autonomi.

Nuovo nel formato, ma anche nel gusto, il libro dà luogo a una piacevolissima quanto breve lettura cui seguirà, inevitabilmente, una profonda, amara, riflessione, sulla modernità futurista, che corre e non guarda indietro, gettando uno sguardo sulla nuova situazione che la società italiana si trova ad affrontare, con lo scontro generazionale – che non ha mai toccato vette così elevate - e la contemporaneità che vede la presenza “conflittuale” di vecchi e vecchissimi nel quotidiano, senza contemplare, neanche all’orizzonte, un ricambio educativo generazionale che riesca ad accomodare questa nuova complessa situazione.

Un piccolo trattato di sociologia spicciola, anche, che scorre tra le dita senza accorgersene, piccolo e perfetto nella sua estrema sintesi ben congeniata e congeniale. E alla fine, chissà, potremmo dire che era stata veramente tutta colpa di Freud…o Scarpone ha voluto aggiungerci il “colpo di grazia”?


Commenti

  1. Bhe un titolo molto forte, ma anche con uno svolgimento ben formato. molto curioso.

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  2. Povera vecchia mamma! Il tuo ottimo commento mi ha molto incuriosita, mi piacerebbe leggere questo libro :)

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  3. Grazie��������

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  4. Ciao Lucio, complimenti per il libro! Si può' comprare in libreria?

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