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Recensione : Il rumore della pioggia di Gigi Paoli



Prezzo: € 15,9
E-book : € 9,99
Pagine: 285
Editore: Giunti
Genere: Thriller

“Le stradine piccole e strette su cui sembravano precipitare quei palazzi enormi, come giganti pronti a muoversi e colpire.
Quelle strade che finivano in altre strade, ad angolo, a
incrocio, dove vedevi a malapena uno spicchio di cielo, non capivi più nemmeno dove eri. Anche l’aria era grigia. Come i palazzi, come il vento, come la pioggia.”


Gigi Paoli inaugura un nuovo personaggio seriale: non un commissario, non un ispettore, non un avvocato, ma un giornalista fiorentino di cronaca giudiziaria spiritoso, brillante e disincantato.
Sono ormai alcuni giorni che Firenze è sferzata da una pioggia battente e, come se non bastasse, la visita del presidente israeliano ha completamente paralizzato la città. Carlo Alberto Marchi è intrappolato nella sua auto che da casa lo porta al Palazzo di Giustizia, quando apprende una notizia davvero ghiotta per un cronista di giudiziaria a corto di esclusive: all’alba, in un antico palazzo di via Maggio, la prestigiosa strada degli antiquari, viene trovato morto con ventitré coltellate l’anziano commesso del negozio di antichità religiose più rinomato di Firenze.
Un caso molto interessante anche perché il palazzo è di proprietà della Curia e sopra al negozio ha sede l’Economato. Marchi si mette come un mastino alle calcagna dei magistrati nella speranza di tirar fuori uno scoop e chiudere finalmente la bocca al direttore del Nuovo Giornale. Sempre correndo come un pazzo, intendiamoci, perché a casa c’è Donata, la figlia di dieci anni che inizia a lanciare i primi segnali di un’adolescenza decisamente in anticipo. Ma stavolta conciliare il ruolo di padre single con quello di reporter d’assalto sembra davvero un’impresa disperata: sì, perché c’è tutto un mondo che ruota intorno al delitto di via Maggio e le ipotesi che si affacciano sono sempre più inquietanti. Su tutte, l’ombra della massoneria, che in città è prospera e granitica da secoli. E l’inchiesta corre veloce in una Firenze improvvisamente gotica e oscura.
Un personaggio irresistibile e una tensione che si fa palpabile a ogni pagina. "Il rumore della pioggia" di Gigi Paoli: un esordio sorprendente nell’ambito del noir italiano.


In una Firenze cupa e piovosa facciamo la conoscenza del protagonista : il giornalista di cronaca giudiziaria Carlo Alberto Marchi. Un giornalista con un fiuto innato per le buone storie e con l'ansia da prestazione visto che il giornale non è in buone acque e sta riducendo drasticamente il personale. Come se non bastasse è un genitore single alle prese con una figlia in preadolescenza. 
Si giostra tra le due passioni della sua vita il lavoro e la figlia non sempre in maniera adeguata ma con ironia e simpatia.
Lo accompagneremo nel palazzo di giustizia "Gotham" dove cercherà di captare e registrare ogni cosa per il proprio pezzo, sfrutterà amicizie e seguirà diverse piste anche molto diverse tra loro.
Il protagonista è un mirabile alter ego dell'autore che ci introduce nel mondo giornalistico, nel metodo di ricerca e di stesura di un pezzo. 
Un giornalista di cronaca mancava essendo ormai abituati a trovare solitamente esponenti del mondo delle forze dell'ordine ed è stata un piacevole ed azzeccatissima idea visto la lunga esperienza del settore di Gigi Paoli. 
Altri personaggi come il PM Mastrantonio, il colonnello Lion e la figlia Donata sono ben caratterizzati e verosimili senza forzature e con quel tocco di normalità che non guasta.
Il libro scorre veloce e fluido e sembra impossibile sia il romanzo d'esordio anche se l'essere giornalista ha sicuramente giovato al metodo per catturare l'attenzione del lettore senza strafare.
Ancora una volta debbo lodare l'abilità degli autori italiani nel mondo del thriller/noir senza nulla d'invidiare agli altri.
Io adoro il genere e posso tranquillamente dire che questo libro entra con mia somma gioia nella mia libreria!




 

Commenti

  1. Un bel thriller made in Italy quindi...lo leggero :) <3

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  2. Interessante questo libro, l'avevo già visto in giro ma non avevo ancora letto le recensioni; me lo segno! ;)

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