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Recensione: Marcel Dupond e i gemelli criminali di Göri Klainguti


Prezzo: € 13,70
E-book : € 4,03
Pagine: 128
Editore: Gabriele Capelli Editore
Genere: Narrativa


Anni Settanta. Una coppia di contadini, in conflitto ideologico con le autorità, è in attesa del primo figlio. Il marito vorrebbe tenerlo nascosto a causa del suo “disprezzo” nei confronti dello Stato. Nasceranno due gemelli. Uno solo verrà “ufficializzato”, l’altro sarà “libero”.
Dall’infanzia alla scuola, dalla vita privata al servizio militare, i confusionari e intelligenti gemelli ne combineranno di tutti i colori. Vivranno tra scherzi, incomprensioni e divertenti scambi di persona.


<<Facciamo nel modo più semplice: invece di andare a partorire all’ospedale, come tutte le femmine moderne, lo fai qui a casa. Nuotin, il medico dell’ospedale, verrà di sicuro. Sono andato al liceo con lui e ti dico: quello è un tipo in gamba. Di lui ti puoi fidare. Sarà certamente d’accordo di dichiarare, se la sua visita dovesse destare dubbi presso le istituzioni responsabili, che l’abbiamo chiamato perché avevi l’otite.
Naturalmente, invece dell’otite avrai avuto un bimbo e quello ce lo terremo nascosto.»
Giachem faceva ora una smorfia ed esibiva due occhietti che scintillavano di astuzia e di piacere e sembrava che dicessero: Che idea geniale mi è venuta.>>



Il libro è ambientato negli anni Settanta in Svizzera. Alcuni cittadini opponevano " resistenza" alle autorità ribellandosi alla burocrazia e all'eccessivo controllo del cittadino.
Giachem sta per diventare padre e ha la brillante idea di non renderlo noto alle autorità per poter crescere suo figlio libero e sconosciuto.
La moglie non è d'accordo ma non riesce a opporsi con determinazione.
Il destino vuole che nascano due gemelli e che il caro amico Nuotin spalleggi il piano proposto denunciando la nascita di un solo bambino.
La vita dei due gemelli è all'insegna dello scambio di ruolo ma ad entrambi manca qualcosa.
Il gemello che è stato presentato alla società andrà a scuola e avrà amicizie ed esperienze " cittadine" ma invidia il fratello libero di vagare per i boschi, che riesce a cavarsela sempre e che è "libero"!
Per contro l'altro fratello si sente privato delle conoscenze e della compagnia di altre persone al di fuori del suo nucleo famigliare.
In un gioco di scambi voluti o per equivoco i due fratelli cresceranno e riusciranno a ritagliarsi un proprio spazio con episodi a ben pensarci esilaranti.
L'autore con ironia ha creato un racconto sul come si sarebbe potuto tener testa al controllo dello Stato ma allo stesso tempo fa notare che non esistono piani perfetti e l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
In poche pagine sembra di respirare l'atmosfera che regnava in quel periodo ed il regime di controllo assoluto che propagandavano le autorità...così il piano folle di Giachem al lettore alla fine tanto folle non sembra!
In un paio d'ore si legge con piacere e riesce a strappare più di un sorriso.
Un racconto spassoso che nella sua brevità dice molto.
La trama non è originale ma acquista un significato particolare per il periodo ed il luogo dove si svolge la storia.
Mi è piaciuto!











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