LE NOSTRE RECENSIONI


Incontro con l'autore: Sara Rattaro




Luogo:            Milano, Mondadori Megastore
Data:               16 marzo 2017
Autore:           SARA RATTARO
Libro:             L'AMORE ADDOSSO
Editore:          Sperling & Kupfer
Pagine:           241


Buongiorno ColorLettori :),

una brezza primaverile ci ha fatto approdare, giovedì 16 marzo, al Mondadori Mega Store di Via S. Pietro all'Orto a Milano, per un incontro dedicato ai blogger con SARA RATTARO. L'aggettivo "primaverile"  risulta indicato per motivi climatici ma anche perchè il libro presentato, "L'AMORE ADDOSSO" uscirà in tutte le librerie il giorno 21 marzo, tradizionale equinozio di primavera. Ma non solo. La fantasia creativa di Sara ha permesso che un'idea si trasformasse in un seme fecondo che poi, affidato alle cure amorevoli di una penna che sa tradurre storie ed emozioni in parole, germogliasse con vigore. Noi siamo stati chiamati a testimoniare la bontà di questo germoglio e non vediamo l'ora che cresca e dia i frutti sperati da tutti i lettori che da anni seguono con affetto questa scrittrice. Sara Rattaro è indiscutibilmente uno dei fenomeni dell'editoria italiana dell'ultimo decennio. Genovese, una laurea in biologia nel 1999 con lode, una successiva laurea in Scienza delle comunicazioni nel 2009, esordisce nello stesso anno con il successo "Una sedia sbagliata". Nel 2011 pubblica "Un uso qualunque di te", romanzo che come lei dice "le esplode prima nella testa e poi nelle mani", ma soprattutto incontra l'agente letterario Silvia Meucci, un sodalizio lavorativo ma anche personale che continuerà negli anni successivi. Sara non ha neanche idea di cosa serva un agente letterario ma Silvia, che conosce bene l'ambiente dell'editoria la rassicura con un "fidati di me". Non se ne pentirà.
I successi proseguono con "Non volare via" del 2013, con cui vince il Premio città di Rieti nel 2014. Nel 2014 pubblica "Niente è come te" con cui vincerà il Premio Bancarella nel 2015. E' poi la volta di "Splendi più che puoi" che si aggiudica Il Premio Rapallo Carige per la Donna Scrittrice. 
Adesso è il momento di "L'AMORE ADDOSSO".


L'impatto visivo è un ritorno a quella freschezza primaverile a cui si accennava prima: uno stacco deciso dallo stile dei precedenti libri, con un'immagine dinamica dai colori chiari, tra i quali spicca il giallo, colore che maggiormente richiama la luce del sole, elemento che emerge spesso nel romanzo. E' anche l'occasione per presentare il nuovo logo con il nome e cognome che da ora in avanti sarà il marchio distintivo dell'autrice.
Come tutti i suoi romanzi, anche "L'amore addosso" nasce da un impulso, un desidero di raccontare un'intuizione improvvisa che si trasforma in romanzo. Questa volta la protagonista è una donna, Giulia, che per un singolare intervento del destino si trova a dover gestire nello stesso giorno la sua vita pubblica, la sua vita privata e anche quella segreta. Probabilmente tutti, in misure diverse, conduciamo la nostra vita districandoci in queste tre dimensioni parallele. Il problema sorge quando non sono più parallele ma si intersecano. Ed è quello che accade alla protagonista quando, mentre passeggia con il suo amante in riva al mare, osserva con sgomento quest'ultimo che si accascia senza sensi per un malore improvviso. La corsa in ospedale si conclude con una sorpresa inaspettata: nello stesso momento il marito di Giulia viene ricoverato nello stesso ospedale a causa delle conseguenze di un incidente in macchina. Macchina sulla quale, scopre Giulia, il marito Emanuele non era solo, ma accompagnato da un'avvenente e giovane ragazza. 

Quello che a prima vista appare come un intreccio goliardico è però solo lo spunto per analizzare la deriva delle vite dei protagonisti in strade senza uscita, direzione in cui sono stati spinti da fattori che purtroppo conosciamo bene tutti, come la mancanza di comunicazione, il malinteso, e anche certe forze inconsce che distorcono la realtà ai nostri occhi, quando la realtà non viene addirittura modificata da sapienti mani che governano il nostro destino. E' il caso della madre di Giulia, una presenza oppressiva per la protagonista; una presenza che si avverte quasi in ogni pagina, così come in ogni decisione o bivio della vita di Giulia. L'autrice ha realizzato solo alla fine del libro che di questa madre non viene mai detto il nome, come se più che una persona si trattasse di un'entità. In effetti notiamo come non venga neanche mai chiamata "mamma", ma con l'appellativo più formale di "madre". In mezzo ai tanti spunti di pensiero che questo romanzo può offrire, è forse l'influenza di questa madre il più costante, quello che dà il senso a tutto il romanzo. In un certo modo la protagonista ha trascorso 40 anni della sua vita senza riuscire a dare risposta alle domande più importanti, ma anche più difficili, alle quali tutti siamo chiamati a dare risposta: CHI SONO IO? DI COSA HO BISOGNO PER ESSERE REALMENTE FELICE? LA RISPOSTA, ANCHE SE RIUSCISSIMO AD ESPRIMERLA, GIUNGEREBBE SPESSO SOLO QUANDO TUTTE LE TESSERE DEL NOSTRO MOSAICO SONO GIA' STATE DISPOSTE. Un mosaico che altri hanno realizzato per noi, raffigurando un'immagine che non ci rappresenta fedelmente, ma soddisfa il criterio di mostrare quello che agli altri piacerebbe vedere. Ed in questo senso la figura della madre assume un valore allegorico divenendo l'insieme di tutte le forze e volontà che modellano la nostra vita a loro piacimento. Lasciandoci la cupa illusione di aver affondato le nostre mani in quella creta. Il percorso di Giulia sarà quello di riconoscere queste forze devianti e cercare di dare le risposte alle famose domande sopra esposte, nell'estremo tentativo di disporre qualche tessera nel mosaico della propria vita, ma soprattutto evitare che le incomprensioni facciano tabula rasa di quelle più belle posizionate da tempo.

"Basta spostarsi di pochi passi per osservare
qualcosa in modo totalmente differente" 



L'incontro con Sara Rattaro è stato decisamente informale, ho avuto la piacevole sensazione di essere sullo stesso piano dell'autrice che ha messo subito tutti a proprio agio aprendosi alla nostra curiosità con fiducia. Siamo stati accolti con il sorriso (e l'immagine sopra è esemplificativa) e con tanta voglia di interagire in maniera anche divertente. Una considerazione che sembra creare un po' di disagio a Sara è la tendenza ad attriburle l'etichetta di scrittrice adatta più ad un pubblico femminile. 

"Quando una donna scrive un romanzo, c'è sempre l'esigenza di dare un'etichetta, una connotazione, per esempio che sia rosa, da donna, mentre quando un uomo scrive di amore si dice che ha scritto un romanzo. Punto. In parte si tratta di scelte editoriali delle case editrici, che confezionano prodotti tendenti al femminile, dato che la maggior parte dei lettori sono in realtà lettrici."


Premesso che certe classificazioni sono già state dichiarate inaccettabili da tutte le comunità letterarie, il nostro incontro ha permesso di abbattere gli ultimi frammenti di questa barriera ideologica. Sarà forse per il fatto che i sentimenti traboccano dalle pagine di ogni suo romanzo, oppure per l'immagine a cui hanno contributo le precedenti scelte editoriali in fatto di copertine, di fatto Sara è seguita da un pubblico per la maggior parte femminile. Eppure basterebbe riferirsi al suo romanzo forse più intenso, "Non volare via", per scoprire come, nell'interpretare il personaggio maschile Alberto, riesca a  dare voce ai sentimenti, ai desideri e alle debolezze di un uomo, senza mai dare un giudizio, con indulgenza ed estrema sensibilità. 
"L'AMORE ADDOSSO" contiene tutti gli ingredienti, disposti in maniera diversa, che caratterizzano i precedenti romanzi di Sara Rattaro ed indiscutibilmente è avviato a ripetere e forse moltiplicare i precedenti successi. Sono meravigliose storie di relazioni, a volte portate all'estremo eccesso, che vengono utilizzate per arrivare alla conoscenza di noi stessi. Conoscenza che è un sentiero verso la serenità.

Augurando che la lettura di L'amore addosso vi dia lo spunto, come è successo a me, per osservarvi e comprendervi da una posizione privilegiata, quale è il piano in cui vi colloca una scrittrice sensibile come Sara Rattaro, vi saluto con un'immagine che mi riempie di orgoglio e non resisto a non condividere :)





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