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Recensione: La piccola libreria sulla Senna di Rebecca Raisin


Prezzo: € 19,50
E-book: € 9,99
Pagine: 310
Editore: Piemme
Genere: Romance

Sarah ha una piccola libreria ad Ashford, nel Connecticut, purtroppo le vendite non vanno bene, la sua relazione con il bellissimo giornalista freelance Ridge è oramai una relazione a distanza e quando Sophie, che soffre per amore, le chiede di far scambio di libreria decide di accettare. Sarah parte così per Parigi e inizia una nuova vita: tra aiutanti indisponenti, antiche lettere d'amore e la città dell'amore a far da sfondo alla sua nuova vita Sarah inizia una nuova avventura che la porterà a capire meglio se stessa e gli altri.

Sono sempre affascinata dai libri che sono ambientati nelle librerie, se poi ci si aggiunge Parigi il gioco è fatto e so che il libro deve esser mio e La piccola libreria sulla Senna ha entrambe le caratteristiche!
La storia è incentrata totalmente su Sarah, gli altri personaggi hanno un ruolo molto marginale e il fatto che tutto venga raccontato in prima persona da Sarah non aiuta a farsi un'idea ben precisa degli altri co-protagonisti.
Sarah è una donna forte e fragile allo stesso tempo, si mette alla prova e tenta di dare una svolta ad una vita che, sembra, esserle diventata stretta: tutto le sembra da troppo tempo troppo piatto e insignificante e sente il bisogno di un'avventura, di dare una scrollata sia alla sua vita sia alla sua relazione con Ridge. Nonostante sia difficile per lei salutare le vecchie amiche ed affidare ad altri la sua libreria alla fine parte e lo fa con la speranza nel cuore. Attraverso i suoi occhi giriamo per Parigi, ne scopriamo i luoghi più caratteristici, facciamo addirittura un giro sulla Senna: le descrizioni sono molto veritiere, mostrano una Parigi vasta, meravigliosa, magica e con angoli suggestivi facendo venir voglia al lettore di preparare la valigia e partire per quella che da sempre è considerata la città dell'amore.
La storia d'amore tra Sarah e Ridge non viene risaltata molto, l'autrice si è concentrata di più nel descrivere il percorso di Sarah, il modo in cui cresce e cambia pagina dopo pagina: all'inizio è una donna quasi timida, spaventata, che finisce per farsi calpestare da coloro che dovrebbero essere alle sue dipendenze, ma che la trattano invece come se non contasse nulla e non avesse voce in capitolo. Grazie all'aiuto di Oceane e Tj alla fine Sarah trova il suo giusto equilibrio, prende in mano la situazione e ribalta la situazione. piano piano si scoprono alcuni piccoli segreti che nascono alcuni dei collaboratori, si comprende meglio il malumore costante di Beatrice e viene svelato come mai Oceane sia conosciuta da tutti in città.
Purtroppo non vi sono grandi colpi di scena, una delle cose più interessanti è senza dubbio il ritrovamento di un vecchio beautycase contenente delle lettere d'amore, ma purtroppo l'autrice non ha sviluppato molto questa cosa e finisce per essere liquidata velocemente, così come la storia dello scrittore che passa le sue giornate chiuso dentro la libreria C'era una volta.
Per gran parte del libro Sarah descrive la città, i luoghi che visita o parla del suo stato d'animo, di come si sente frustrata sia per come vanno le cose nella libreria da quando è arrivata sia per il comportamento bizzarro del suo fidanzato, fidanzato che non si vede mai, fa piccole apparizioni e tutte telefoniche e questo porta il lettore a non appassionarsi alla loro storia d'amore, che comunque non ha per nulla spazio all'interno del libro.
La Raisin cura molto la parte descrittiva e si concentra troppo su Sarah, la cui vita continua ad essere agli occhi del lettore piatta e poco emozionante.
Purtroppo tra me e La piccola libreria della Senna non è nato il feeling, ho faticato molto a portare avanti la lettura e più volte mi sono domandata dove volesse andare a parare l'autrice con tutte quelle descrizioni della città e qualche volta ho anche pensato che forse andando avanti avrei scoperto che Sarah trovava proprio a Parigi il vero amore, magari e perché no proprio nel famoso scrittore con cui si confida spesso e si confronta sul concetto di amore, ma ahimè son rimaste solo mere supposizioni.
La piccola libreria della Senna è una lettura semplice, senza impegni, tranquilla e poco emozionante, una di quelle letture che vanno prese con leggerezza, senza pretendere troppo, lasciandosi trasportare da Sarah nel cuore di Parigi e inseguendola mentre insegue i suoi sogni.









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