Books&Babies [Novità] Orecchio Acerbo presenta Hamelin la città del silenzio di Alice Barberini
IN LIBRERIA DAL 7 SETTEMBRE
Hamelin
La città del silenzio
di Alice Barberini
Il gioco, la musica. Per crescere,
per rimanere bambini
Le strade di Hamelin. Deserte e silenziose. Pochi, e frettolosi passanti
le percorrono. Nemmeno un bambino. A noi ragazzine e ragazzini è vietato
scendere per strada. Chiusi nelle nostre stanze, non possiamo giocare con gli
altri bambini. Ci si consola con i giocattoli che il nonno costruisce per noi. È
il più vecchio del paese, e ben conosce il motivo di quel divieto. Un tempo le
vie e le piazze di Hamelin erano piene dello scorrazzare e del vociare di
bambine e bambini. Ma disturbavano i grandi, e così fu loro vietato di scendere
in strada. Tristi, rimasero chiusi tra le quattro mura di casa fino a quando,
una notte, sentirono la dolce e allegra voce di un piffero. Scesero tutti.
Tutti seguirono il pifferaio. Tutti scomparvero. Tutti tranne il nonno. Era
zoppo, e non riuscì a seguirli. Da allora anche la musica fu vietata, e Hamelin
divenne la città del silenzio. Da allora non più una nota è risuonata in città.
Spesso, prima di dormire, ripenso al racconto del nonno. Anche stasera. Ma
ecco, attraverso la finestra, giungere dalla strada la dolce e allegra melodia
di un organetto…
Matite e colori in si bemolle
Dei riminesi, uno
scrittore ha detto che non diventano mai grandi, e che sempre restano
un po’ delfini e
un po’ bambini. Alice Barberini è un po’ bambina
quando ripercorre, con le sue immagini, i colori e i sapori della infanzia
riminese: le nebbie, le atmosfere felliniane.
Appassionata di
cinema e fotografia in bianco e nero, come in un film muto racconta
i sentimenti attraverso
i gesti dei personaggi e i piccoli dettagli. Sempre usando la matita
per tratteggiare
toni discreti. Ha studiato arte a Ravenna e ha poi lavorato come restauratrice
a Firenze. È nel 2007 che scopre il mondo dell’illustrazione e cambia
‘mestiere’.
Dal 2012 lavora
nel Collettivo Nie Wiem, otto illustratrici determinate a diffondere l’arte e
l’illustrazione di qualità in giro per il paese. Abita in una piccola casa
gialla vicino al fiume, e nel suo giardino ci sono un cane che corre e una
ragazza e un ragazzino che ridono.
Dopo “Il cane e
la luna”, suo primo albo, ha disegnato i profili di Wilma Rudolph e Melba
Liston per “Good night stories for rebel girls”, edito in Italia da Mondadori.
Commenti
Posta un commento