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Manga - Consigli di Lettura #10: Vita da Slime n. 1 di Fuse e Taiki Kawakami

Ciao a tutti Lettori e ben trovati! 

Quest’oggi torniamo a parlare di MANGA con una nuovissima serie portata in Italia da Edizioni Star Comics. Adattamento dell’omonimo romanzo, Vita da slime è tutt’altro che un classico shonen: a partire dalla causa scatenante e quindi dalla premessa fino ad arrivare al suo sviluppo, l’opera di Fuse e Taiki Kawakami dimostra sapientemente di saper sorprendere il lettore, trasportandolo con ironia e leggerezza in un mondo fantastico popolato da creature leggendarie, animali mitologici ed improbabili eroi, in un vero e proprio memorabile gioco di strategie, inganni ed affabilità.

VITA DA SLIME N. 1


VITA DA SLIME N. 1
di Fuse e Taiki Kawakami

Prezzo: € 4,90 | Pagine: 224 | Genere: Shonen
Editore: Edizioni Star Comics | Data di pubblicazione: 11 Aprile 2018 

TRAMA
Perdere la vita in seguito a un’aggressione non è certo una bella esperienza... Figuriamoci se poi ci si reincarna in un essere gelatinoso, per di più cieco e sordo, e si viene catapultati in un mondo completamente diverso da quello che si è lasciato! È ciò che accade a Satoru, che intraprende un’assurda avventura nei panni di uno slime! Armato delle due abilità uniche “predatore”, che gli consente di sottrarre i poteri agli avversari, e “grande saggio”, che gli permette di conoscere ogni cosa che lo circonda, Satoru dovrà farsi strada in un universo abitato da draghi, goblin, bestie varie e tizi di mezz’età...!

IL MIO PENSIERO.

In un continuo oscillare tra stupore e comicità, Vita da slime si presenta ai suoi lettori come una storia semplice, lontana da strane implicazioni o intrecci oltremodo incomprensibili e con un unico grande obiettivo: intrattenere, nella sua dolce innocenza, le anime del suo pubblico, quasi del tutto impreparate ad affrontare un’autentica discesa all’interno di quello che non può che essere definito un gioco di ruolo a tutti gli effetti. Fin dalla grafica, infatti, i riferimenti a questo particolare mondo appaiono fermamente evidenti, ma è con l’abile sviluppo della vicenda che tutto diviene sempre più chiaro, riuscendo pagina dopo pagina ad ammaliare senza alcuna riserva un lettore completamente stupito e rapito dall’estro di due autori sorprendenti. 

Insoddisfatto di una vita semplice e fin troppo anonima e alla soglia dei trentasette anni, Satoru Mikami mai avrebbe immaginato di dover abbandonare, per sempre, il suo corpo nella sua vita terrena. A seguito di un brutale accoltellamento e di uno slancio di commovente altruismo, infatti, il giovane uomo perde purtroppo la vita, lasciandosi alle spalle la monotonia di un lavoro in parte appagante e di un’esistenza per lo più solitaria, per reincarnarsi, del tutto inaspettatamente, in una creatura gelatinosa, senza un corpo definito, senza la vista e la capacità di parlare: com’è possibile che Satoru sia diventato uno slime e sia stato catapultato in un mondo popolato da creature fantastiche? A dispetto di ogni logica, però, la sua nuova forma sembra potersi adattare perfettamente al nuovo ambiente e grazie alle sue due abilità uniche, “predatore” e “grande saggio”, nessuna difficoltà appare poi così insormontabile: dopo un’incredibile conoscenza il vecchio Satoru, o per meglio dire il nuovo irriverente slime, è pronto ad affrontare una delle avventure più inebrianti della sua vita, ma riuscirà a salvarsi questa volta?

Con un tratto, quello di Taiki Kawakami, che distingue nettamente la caratterizzazione degli umani e delle figure umanoidi, più precise e particolareggiate, da quella delle creature animali, meno puntuali seppur ugualmente interessanti, la storia che vede protagonista Satoru prima e lo slime in cui si è reincarnato dopo accoglie il lettore, nelle prime battute, in uno stato di confusione tale da renderne più che mai affilata quella curiosità che fin dal principio l’aveva spinto ad immergersi in un’avventura, di fatto, così poco convenzionale. La creatività e l’originalità con cui Fuse ha impostato e costruito la sua narrazione rientra sicuramente nel novero di uno degli aspetti più sorprendenti ed efficaci del volume: nonostante l’incredulità iniziale, appassionarsi alle singolari vicende del sommo Limur, nome che verrà poi dato allo slime protagonista, sarà quanto di più semplice si potrà fare. Coadiuvata da una realtà fantastica parallela tratteggiata minuziosamente, pur non comprendendo di fatto la logica di base che ne ha permesso la creazione, infatti, l’avventura di cui il lettore si ritroverà ad essere spettatore riuscirà a catturare completamente la sua attenzione, non permettendogli di abbandonare il campo di battaglia di volta in volta formatosi e, soprattutto, di lasciare che quel particolare mondo possa continuare a vivere e a svilupparsi in assenza del suo occhio indagatore. 

Accompagnato da goblin, draghi, lupi, nani e creature elfiche, dunque, ogni lettore potrà compiere un viaggio attraverso i più classici immaginari fantastici, resi originali ed interessanti proprio dalla presenza di un narratore e di un punto di vista innovativo, in grado al contempo di regalare anche una visione differente della società, spostando l’intento narrativo degli autori su un piano decisamente più sensibile, ma ugualmente afferrabile. Basti pensare al semplice atto del dare un nome ad una cosa o ad un soggetto che permette l’evoluzione dello stesso, fisicamente e non, o all’ingerenza malvagia degli esseri umani all’interno del nuovo mondo, per rendere l’idea dell’inaspettata profondità di cui l’opera è dotata. Un’avventura, quella di Limur, che riesce, infine, a fare anche della sua ironia un grande punto di forza della storia, stemperando e rendendo più fruibile una dimensione spesso sottovalutata.

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