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[ReviewParty] Tutto il buio dei miei giorni di Silvia Ciompi


Esce oggi per Sperling & Kupfer un libro che ha conquistato le lettrici del web: Tutto il buio dei miei giorni di Silvia Ciompi!


TUTTO IL BUIO DEI MIEI GIORNI

di Silvia Ciompi

Prezzo: €  14,90| Ebook: € 9,99 |
Pagine: 325 | Genere:  |
Editore: Sperling & Kupfer Data di pubblicazione:  10 Aprile

Trama


Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c'è anche lui : in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era.

  
 


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Tutto il buio dei miei giorni è uno di quei libri dove il lieto fine è qualcosa di insperato, un qualcosa in più che va ad arricchire una storia già di per se forte, dove il dolore e la sofferenza la fanno da padrone, una storia in cui il lettore finisce per perdersi completamente, rimanendo invischiato nelle vite di Camille e Teschio, incapace di staccarsi da loro e da quel dolore sordo e cupo che li divora.
Teschio e Camille hanno tanto in comune, dall'amore per la loro squadra di calcio fino all'essere entrambi in qualche modo spezzati, rotti, divorati da una rabbia che li consuma, che non da loro pace e che nello stesso tempo li spinge uno verso l'altro, come due calamite che si attraggono o come dice Teschio "come due libri uguali rilegati con copertine differenti."
Una storia difficile da digerire quella raccontata da Silvia Ciompi, una storia in cui i due protagonisti sono l'uno la salvezza dell'altro, ma che riescono anche a distruggersi, perché il loro amore per certi versi è sbagliato, non dovrebbe esistere e invece eccolo lì a bruciarli e a tormentarli.
Pagina dopo pagina assistiamo a come Camille risale dal fondo, come trova ma forza per non mollare e si aggrappa con tutte le forze a Teschio, lui così tormentato, con una vita difficile, che ha visto troppe cose brutte e che si uccide un po' per volta, perché lui c'era quando la vita di Camille è stata spezzata e si tormenta, si tortura e nello stesso tempo non riesce a starle lontano.
Per gran parte del libro assistiamo a come Teschio e Camille si scoprono, si avvicinano, si fanno forza e si fanno anche del male, il lettore resta appiccicato alle loro vite, ne ascolta i deliri, li osserva mentre si abbandonano al dolore, scopre il passato di Teschio, tutto il dolore che la vita gli ha riversato addosso, portandogli via tutto e in un certo senso gli ha strappato anche la speranza e la donna che ama... Teschio sembra un duro, di quelli tutti tatuati che non hanno paura di nulla, ma che invece ha un animo a pezzi, nel suo petto c'è un buco lasciato dal cuore che gli è stato strappato via e spesso non ha il coraggio di affrontare la conseguenza delle sue azioni e allora scappa, si nasconde dietro l'alcool. Camille è sicuramente tra i due il personaggio più forte, in un attimo la sua vita le è stata strappata via, si concede il tempo di piangere, di urlare, di compatirsi, ma poi ricomincia a vivere, grazie anche a Teschio comprende che la vita non è finita, che nonostante tutto può ancora essere felice, può amare e lasciarsi amare.
Tutto il buio dei miei giorni non è una lettura facile, non scorre via veloce, il ritmo è lento, è come una piccola tortura che goccia dopo goccia si insinua nel lettore, una spina che si fa strada fino al cuore ferendolo, strappandolo, per poi restituirlo al lettore tutto accartocciato, dolorante... Quella raccontata da Silvia Ciompi è una storia cupa, buia come il titolo stesso del libro, una storia che tiene il lettore in apnea, che non gli concede nemmeno una gioia, è un escalation di emozioni e delusione, di dolore e scoperte che fanno male e se a volte sembra migliorare ecco che si ricomincia a precipitare verso il basso, verso l'oscurità. Le utlime cento pagine sono quelle che mi hanno commosso di più, che mi hanno fatto salire le lacrime agli occhi: negli ultimi capitoli il dolore diventa assordante e il lettore ne viene investito con una forza dirompente, ma per fortuna il sole splende sempre sopra le nuvole...
Silvia Ciompi ha uno stile particolare, riesce a raccontare la storia di Teschio e Camille in maniera molto realistica, sa come attirare l'attenzione del lettore e sa come arrivargli al cuore, usa inoltre un linguaggio moderno, con qualche parola tipica toscana e il tutto rende ancora più vera la storia dei due protagonisti.
Purtroppo ho fatto un po' fatica a portare avanti la lettura, a volte ho trovato il comportamento di Camille un po' forzato, altre volte ho avuto l'impressione di aver davanti una ragazzina e non una ventenne, ma nel complesso devo ammettere che la storia nata dalla penna della Ciompi ha sicuramente tanto potenziale, merita di esser letta, ma vi avviso che piangerete tantissimo.





Commenti

  1. Condivido molti dei tuoi pensieri anche se una cosa ci differenzia, io l'ho amato e l'ho letto in una manciata di ore, incapace di mollarlo <3

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