LE NOSTRE RECENSIONI


[BlogTour] La mattina stringi forte i desideri di Natascha Lusenti: Tappa #5 - Intervista


Buongiorno Colors,

oggi ospitiamo l'ultima tappa del Blogtour dedicato al libro d'esordio di Natascha Lusenti edito Garzanti.

Sul blog oggi vi proponiamo l'intervista all'autrice e vi ricordo che una copia del libro attende uno di voi!


LA MATTINA STRINGI FORTE I DESIDERI
di Natascha Lusenti

Prezzo: € 17,60 | Ebook: € 9,99 |
Pagine:  233 | Genere: Narrativa Contemporanea |
Editore: Garzanti | Data di pubblicazione:  10 Maggio

Trama


Emilia è ferma davanti al grande palazzo. Con lei ha solo poche valigie e i suoi due adorati gatti. Dopo aver perso il lavoro e le redini della sua vita, è lì per ricominciare. Da una nuova casa e da nuovi inquilini di cui fare la conoscenza. Ma l'accoglienza che riceve non è quella che si aspettava. Nessuno sembra badare a lei, nascosta dietro una frangetta. Eppure Emilia decide che è il momento di spazzare via le insicurezze, stanca delle fredde frasi di circostanza. L'unico modo per cambiare la situazione è cercare di colpire la curiosità di chi passa davanti alla bacheca del condominio. Proprio lì Emilia appende ogni giorno poche righe in cui racconta le sue sensazioni, i suoi ricordi, le sue speranze. Senza rivelarsi. Spera ci sia qualcuno che condivida i suoi pensieri, che possa sentire il bisogno di risponderle. Ma così non è. Fino al giorno in cui trova vicino al suo biglietto una figurina da bambini. Non ha idea di chi possa essere stato, ma tutti gli indizi portano a quel bambino che ha sempre un libro in mano, con la maglietta di Star Wars e con un padre troppo impegnato al telefono. Sarà lui il suo primo amico nel palazzo. E poi, piano piano, Emilia si avvicina a tutti gli inquilini. Anche se non è facile insegnare al cuore a fidarsi di nuovo. Anche se non è facile esprimere i propri desideri e condividerli. Emilia scopre che bisogna tenerli stretti per non farli volare via.

  
 


INTERVISTA


Ti andrebbe per cominciare di parlarci un po’ di te? Chi è Natascha Lusenti?



Sono una donna affamata di vita, appassionata, generosa, leale. Mi piacciono i libri, mi piace ballare, ascoltare musica, guardare le persone per le strade o in qualsiasi posto io mi trovi. Sono appassionata del mio lavoro e negli anni ho fatto la giornalista per la carta stampata, ho lavorato in tivù e in radio e cerco sempre di migliorarmi e di imparare cose nuove. Amo il calcio, i gatti, i fiori. Ho imparato ad essere meno permalosa di come lo ero da piccola, ma posso migliorare. Ho un’anima insieme estroversa e solitaria, e a volte devo tenere a bada quella solitaria o fare stare un po’ zitta quella estroversa. Ho imparato ad essere paziente, ma, anche qui, devo ancora migliorare. Sono alta, e quando ero ragazzina lo detestavo perché mi sembrava che mi notassero sempre tutti e questo non mi piaceva. Con il tempo ho capito che ci sono dei vantaggi, tipo quando sei al cinema e hai qualcuno seduto davanti a te. Sono molto sensibile e questo a volte fa sì che mi faccia male, ma tutto sommato non baratterei la mia sensibilità. Per il lavoro che faccio, direi che è quasi fondamentale. A volte sono un po’ dura, perché ho avuto la tendenza ad essere molto dura e rigorosa con me stessa. Da un po’ di tempo però ho messo a tacere questo implacabile giudice interiore e devo dire che si vive meglio. Sono più morbida, con me stessa e con gli altri.



Com’è nata l’idea di Al mattino stringi forte i desideri?

All’inizio l’idea era di dare vita a una storia in cui potessero entrare dei pensieri del mattino, come quelli che scrivo per la mia trasmissione su Radio2 Rai, Ovunque6, che conduco da quattro anni e da un anno insieme a Federico Bernocchi che è bravissimo e con cui mi trovo molto bene. Si chiamano “Risvegli” e iniziano sempre con lo stesso incipit, che ho lasciato anche nel libro: “Questa mattina mi sono svegliata”. Gli ascoltatori li hanno sempre amati molto e questo mi ha dato fiducia e coraggio quando ho pensato di provare a scrivere un romanzo. Poi però la storia è diventata molto più grande di quello che potessi anche solo desiderare all’inizio. I pensieri del mattino di Emilia sono solo una parte, benché preziosa, del libro in cui ci sono molte altre storie e personaggi. Ho visto crescere questo romanzo e l’ho sentito spingere verso l’alto, come fosse un albero. Ho dovuto dargli sempre più terra e rinvasarlo in un vaso più capiente.


Hai qualche aneddoto legato alla stesura del libro?

Essendo il mio primo romanzo, non avevo idea di come si fa. Da dove cominciare? Allora ho cominciato dai Risvegli che scrivo per Radio2 Rai e che in parte hanno ispirato questa storia. Ho stampato i più belli degli ultimi mesi (in questi anni ne ho scritti all’incirca duemila!) e li ho messi uno vicino all’altro su un grande tavolo di vetro. In quei giorni alloggiavo in una casa di Roma che avevo preso in affitto per la trasferta. Molte parti del libro sono state scritte in quella casa, che ho affittato più volte quando andavo a Roma per lavoro. Essere in una casa non mia mi aiutava a concentrarmi sulla storia di Emilia, infatti ho scritto molto spesso anche nei bar o sui treni. Mi estraniavo completamente da me stessa. Quel giorno, dopo aver steso tutti i fogli bianchi sul tavolo, ho preso l’evidenziatore e ho sottolineato le parole e le frasi che mi piacevano di più. Poi ho pensato che dovevo trovare il modo di unirli come si fa con le figure che tratteggi una linea dopo l’altra da un punto all’altro. Mi dicevo: unisci i puntini. Non tutte quelle parole e quelle frasi che avevo sottolineato sono entrate nel libro o nella costruzione dei personaggi, ma era una zattera a cui mi aggrappavo nei momenti in cui mi sentivo sommersa e pensavo di non farcela.


A chi ti sei ispirata per Emilia?

Emilia e io ci siamo incontrate un pomeriggio di una giornata di sole, e calda, mentre passeggiavo, a Roma. Mi guardavo intorno. C’erano molti palazzi. Emilia ha cominciato a prendere forma lì, mentre mi chiedevo chissà chi abita in quei condomini e mi ricordavo di com’è quando cambi casa e devi ricominciare a mettere tutto in ordine, non solo gli scatoloni con dentro i vestiti e i libri e i piatti e tutti gli oggetti che non sei riuscito a buttare via prima del trasloco. Emilia ha una timidezza in parte simile a quella che avevo io quando ero molto giovane, prima di fare la conduttrice in tv e in radio, cosa che mi ha obbligata a superare quella timidezza, sebbene qualcosa sia rimasto, in me, di quell’antico pudore. Le ho dato un certo sguardo per le piccole cose che ho addestrato in questi anni di solitudine, in una nuova città, dove anche io ho dovuto ricominciare da capo, anche con un nuovo lavoro visto che fino a sei anni fa non avevo mai fatto radio. E poi mi è cresciuta dentro. L’ho sentita. Non parlava molto, ma faceva di sì con la testa se ero sulla buona strada, mentre scrivevo, oppure mi invitava a fermarmi e ad osservarla meglio, per comprenderla e consegnarla con franchezza ai lettori.

Tre desideri che vorresti condividere con noi?

Il mio desiderio più grande e prezioso è legato al mio romanzo. Spero che le persone vogliano bene a questa storia e diventino amiche dei protagonisti, come succede a me con i libri che amo. Continuare a stare bene. E poter fare il mio lavoro, che mi piace tantissimo e che mi dà tantissimo. Non chiedo altro e mi sembra siano tre!

Ci racconti di come hai reagito quando hai saputo che il tuo libro sarebbe stato pubblicato da Garzanti?

Incredulità e gioia. Se ricordo bene, proprio in quest’ordine. In realtà solo in questi giorni sto piano piano realizzando che è davvero successo perché vedo il romanzo in libreria e ce l’ho in casa. Lo tocco. Lo guardo. Mi dico: sì, è tutto vero. Adesso provo solo gioia. Tanta.

Ci diresti qualche curiosità che sai solo tu sui personaggi?

Li sentivo parlare, li vedevo muoversi davanti a me e a un certo punto Nicola voleva essere dappertutto e in ogni pagina e ho dovuto dirgli di starsene un po’ tranquillo che c’erano anche gli altri. Lui è stato il personaggio più semplice da definire e da far crescere e da scrivere perché proprio lo vedevo agire e lo sentivo chiaramente parlare. A volte era difficile stargli dietro. Io sono veloce a scrivere al computer, ma lui era più veloce di me a parlare. Gina è un omaggio in parte a mia nonna, che si chiamava così, e in parte a una signora a cui voglio molto bene e che ho conosciuto grazie alla radio, essendo lei una mia assidua ascoltatrice.

Stai scrivendo o scriverai un altro libro?

Non proprio, ma sono in ascolto. Qualche settimana fa sono andata a Parigi per un paio di giorni e durante una passeggiata nel cimitero di Montmartre ho forse trovato la traccia che cercavo per provare a organizzare una prima sinossi di una nuova storia che mi circola nella testa da un po’. Lo so, voi direte: ma come, un cimitero? Ogni volta che visito una città, visito anche uno dei suoi cimiteri. A Parigi sono stata altre volte, ma lì non ero mai entrata. Conoscevo solo il Père-Lachaise. I cimiteri mi tranquillizzano, per questo ci vado. Mi piace mettermi in ascolto delle storie che mi hanno preceduta. Tutte quelle persone che ci sono state e non ci sono più. Saranno state felici? Riposano dove avrebbero voluto? Non so ancora se uscirà qualcosa di buono su cui lavorare, da quei pensieri che mi sono venuti in quella passeggiata, ma è stata un’emozione sentire questo piccolo seme muoversi nella terra. Forse, chissà, germoglierà.


Un grazie speciale a Garzanti per avermi permesso di intervistare Natascha Lusenti e grazie mille soprattutto a Natascha per la sua disponibilità :)

Di seguito il form da compilare per poter vincere una copia del libro: estrazione 16 MAGGIO










Commenti

  1. mi è piaciuta tanto l'intervista sarà che mi sono "ritrovata" con l'autrice: amante dei gatti, sensibile..ma non sono molta ahhh...l'idea del condominio della bacheca mi ha subito incuriosita; sarà che abito in un condominio anch'io dove tutti entrano ed escano e non si sà quasi nulla di ciò che succede all'interno delle mura di casa...chissà se potrei elaborare anch'io una bacheca mmmhh

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  2. bellissima intervista, mi piace molto spulciare tra le parole dell'autrice per capire piccoli particolari ;)
    ti ringrazio per questa splendida tappa, pare un esordio con i fiocchi, auguro all'autrice ogni fortuna ;)
    Luigi Dinardo

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  3. Bellissima intervista e grazie per questa tappa davvero interessante. Grazie anche alla Garzanti e all'autrice.

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  4. Come sempre è stato molto interessante leggere il pensiero dell'autrice. Sembra molto simpatica.

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  5. bellissima intervista e bellissima idea quella dell'autrice, si percepisce anche da questo la passione e l'amore per il suo lavoro.. a volte sono proprio i gesti quotidiani, quelli che facciamo ogni giorno a darci l'ispirazione per qualcosa di davvero grandioso, come buttarsi a capofitto in un nuovo progetto, quale può essere la scrittura!

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  6. Un'intervista davvero molto bella. ❤
    Non conoscevo questa presentatrice per cui per me è una doppia scoperta, la sua intervista mi ha emozionato davvero tanto. ❤
    Mi rispecchio moltissimo nelle sue parole, abbiamo molti lati in comune. . . Anch'io come lei sono molto generosa, amo i libri, ascoltare musica e guardare la gente per strada. ❤
    Anch'io amo il calcio, i gatti e i fiori, anch'io come lei ho un anima solitaria. ❤
    Anch'io sono una ragazza molto sensibile, è quasi commovente sembra uno specchio in cui mi sto riflettendo. ❤
    L'unica cosa è che io non sono per nulla paziente come lei, anzi. ❤
    Le faccio un grandissimo in bocca al lupo per questo suo esordio, il libro sembra veramente bello, anzi sono sicura che lo sia. ❤
    E' bellissima la sua decisione di renderci "partecipi" svelandoci in che modo è nata nella sua mente la storia di questo libro, l'idea degli foglietti dei suoi pensieri stesi sull'enorme tavolo è quasi commovente. ❤
    Emilia è un personaggio fragilissimo ma nello stesso tempo con una grande forza, la forza di ricominciare a vivere in un posto tutto nuovo, dove bisogna cambiare tutte le tue abitudini. ❤
    Non vedo l'ora di scoprire i protagonisti di questa storia, sono sicura che conquisteranno il mio cuore. ❤
    Ps: Bella ed originale l'idea per un eventuale nuovo libro, spero con tutto il cuore che questa autrice abbia un enorme successo. ❤
    Spero di regalarmi presto la lettura di questo libro. ❤
    Partecipo a questo vostro BlogTour e al Giveaway. ❤
    Di seguito vi elenco tutte le regole che ho rispettato nel form. ❤
    . Seguo tutti i blog partecipanti a questo BlogTour con il nome: Elysa Pellino. ❤
    - IL BELLO DI ESSER LETTI.
    - VOGLIO ESSERE SOMMERSA DAI LIBRI.
    - Aria's WILD.
    - Reading at Tiffany's.
    - IL COLORE DEI LIBRI.
    . La mia e-mail: mora_1993_@hotmail.it
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    - Il Bello di esser letti.
    - Voglio essere sommersa dai libri.
    - Aria's.
    - Reading at Tiffany's.
    - Il colore dei Libri.
    . Ho il "Like" alla pagina Facebook della casa editrice "Garzanti Libri" con il nome: Elysa Pellino. ❤
    . Ho condiviso questa tua tappa sulla mia bacheca Facebook in modalità (Pubblica) taggando la pagina Facebook di questo tuo blog "Il colore dei Libri" + 3 amiche. :)
    . Link Condivisione: https://www.facebook.com/elysa.pellino/posts/10212822454209936
    "Ho commentato e condiviso tutte le tappe" ❤
    - Ho completato il form in tutti i suoi campi.
    Grazie per la partecipazione!!
    Buona Fortuna a Tutti. ❤

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