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Recensione: Quattro colpi per Togliatti di Stefano Zurlo


QUATTRO COLPI PER TOGLIATTI

di Stefano Zurlo.

Prezzo: € 17,00 | Ebook: € 9,99 |
Pagine: 245 | Genere: Biografia,   |
Editore: Baldini+Castoldi|
Data di pubblicazione:  17 Gennaio 2019

Trama

Forse non tutti sanno che l’Italia è stata sull’orlo della guerra civile. Era il 14 luglio del 1948, e il Paese si avviava faticosamente a uscire dalle macerie del conflitto mondiale, quando un giovane di 25 anni cerca di uccidere Palmiro Togliatti, capo del Partito comunista. Antonio Pallante, l’autore dell’attentato, racconta per la prima volta la sua storia: dai cinque anni in seminario a quel colpo di pistola che nel ’43 interruppe le linee telefoniche fra Roma e Tripoli, fra il Duce e la Libia, e lo mandò quasi sotto processo, dalla carriera da giornalista per «L’Uomo Qualunque» agli scontri violenti con i militanti comunisti siciliani mentre nell’isola sbarcavano gli Alleati. Fino a quel giorno di luglio, quando i colpi della Smith & Wesson comprata al mercato nero di Catania feriscono il Migliore, e per lui si spalancano le porte del carcere. E poi il processo, gli anni della detenzione, la libertà e la vecchiaia: una pagina di storia che per magia torna, o potrebbe tornare attualità. Cronaca. Dà le vertigini, come un meteorite precipitato dal cielo.

«Tremavo, tremavo tutto. Credo che anche la mano andasse per conto suo. Poi, finalmente, li vidi uscire. Prima Nilde Iotti, dietro lui. Scese i gradini, arrivò a tre, quattro metri di distanza da me. Cominciai a sparare: uno, due, tre colpi. Continuai a fare fuoco mentre cadeva per terra. Lei si chinò su di lui gridando: “Hanno ucciso Togliatti”…»
  
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Sono stata attratta da questo libro, dopo aver letto la sinossi.
Nonostante il mio amore per la storia in generale, non avevo mai approfondito l'attentato del 1948 a Togliatti, ne le reazioni che suscitò nella società italiana del tempo, appena uscita da una sanguinosa guerra.
Stefano Zurlo con questa sua inchiesta ha colmato egregiamente le mie lacune.
A raccontare i fatti è Antonio Pallante, l'autore di quell'attentato che tanto sconvolse l'Italia.
Mi piace come Zurlo ha affrontato l'intervista a Pallante, lasciandolo esprimere e raccontare i fatti in maniera semplice ed emozionale.
E' il racconto di un uomo che sperava di cambiare l'Italia uccidendo il capo del PCI, un giovane ingenuo idealista che per qualche ragione vedeva Togliatti come il generatore di ogni male.
La scrittura è scorrevole e chiara, spesso le emozioni del protagonista emergono così da far immedesimare il lettore nella storia e a fargli  vivere da vicino i fatti di quel periodo.
Interessante la figura di Togliatti raccontata da chi non lo vedeva come un "salvatore degli Italiani" ma come il "demonio", così come è interessante leggere di Nilde Iotti, che è stata una grande donna del '900, ma che per qualche ragione, comprensibile tra l'altro, non riesce ad essere obiettiva durante la sua testimonianza al processo dell'attentato a Togliatti.
Molto interessante anche l'ambientazione storica, che aiuta a entrare nelle dinamiche sociali del tempo.
Un libro storico che scivola via come se fosse un romanzo e che proprio come un romanzo riesce a far empatizzare il lettore con il protagonista, nonostante sia colui che con il suo gesto ha quasi fatto insorgere una nazione.
Ho trovato la lettura piacevole, interessante e soprattutto super partes, che a mio parere è importantissimo in una biografia che racconta di fatti storici.
Mi sento di consigliare "Quattro colpi per Togliatti" a tutti coloro che vogliono approfondire questo importante periodo dell'Italia, agli amanti del genere e a chi ama leggere biografie.























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