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[Review Party] : Beautiful Boy di David Sheff






Beautiful Boy

 di David Sheff


Editore: Sperling & Kupfer| 

Genere: Romanzo 
Pagine: 320 | Prezzo: €17,90 |E-book : € 9,99          |Data d'uscita:  19 Febbraio 2019

TRAMA 


Perché il mio meraviglioso ragazzo si è perso? Che cosa è successo alla mia famiglia? Dove ho sbagliato? Sono le laceranti domande che hanno ossessionato David Sheff in ogni istante dello straziante viaggio nella tossicodipendenza del figlio Nic e nel difficile percorso verso la guarigione.

Prima dell'incontro con la droga, Nic era il figlio che ogni genitore vorrebbe: cresciuto con amore dal papà giornalista e dalla mamma artista, era un ragazzo allegro e simpatico, studente modello, campione nello sport, adorato dai fratellini. Ma quando raggiunge l'adolescenza, Nic comincia a sperimentare le droghe, cadendo in una devastante discesa agli inferi, fatta di metamfetamina ed eroina. La dipendenza lo rende un relitto tremante «con due buchi neri al posto degli occhi», e inizia a mentire, rubare, scappare di casa. A chiedere aiuto e a precipitare di nuovo nel tunnel.

In questo memoir straziante, spietato e sincero, scritto con il cuore e con le lacrime di un padre che ama disperatamente il figlio, David Sheff racconta i primi segnali d'allarme, le bugie, le telefonate alle tre del mattino (sarà Nic? La polizia? L'ospedale?), i tentativi di disintossicazione, le ricadute. Lo stato di continua preoccupazione diventa per lui, a sua volta, una forma di dipendenza; panico, ansia e stress incessanti richiederanno un prezzo altissimo. Eppure non si è mai arreso e ha sondato e percorso ogni strada possibile per salvare suo figlio. Un libro duro, coinvolgente ed emozionante, da cui è stato tratto l'omonimo film con Steve Carell e il candidato Premio Oscar Timothée Chalamet.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Questo libro non si può definire bello e nemmeno brutto perchè è un racconto , anzi un resoconto dell'amore incondizionato di un padre per il figlio dipendente da sostanze stupefacenti e alcol.
In queste pagine l'autore mette nero su bianco l'angoscia, la paura, i sensi di colpa e la sensazione di impotenza che prova nel vedere il suo bellissimo ed intelligente ragazzo trasformarsi in un estraneo bugiardo e ladro.
Sheff scava nel suo passato e nell'infanzia di Nic per capire dove abbia sbagliato, quali eventi l'abbiano traumatizzato per indurlo all'uso di alcol e droga.
Analizzerà ogni evento alla ricerca di indizi e segnali ma arriverà alla conclusione che non poteva proteggere il figlio da tutto e che una serie di eventi sfortuiti e imprevedibili hanno portato conseguenze catastrofiche.
Si confronterà con altri genitori, con altre persone vittime di dipendenze e capirà che ,nonostante ogni esperienza sia personale e unica, in tutte ci sono particolari uguali, metodi comportamentali e mentali simili, ricerche spasmodiche della soluzione perfetta per "guarire". 
I gruppi di sostegno e incontri di psicoterapia aiuteranno David e la sua famiglia ad affrontare il tutto e a non sentirsi responsabili di ogni fallimento di Nic. 
La sua era una famiglia senza evidenti situazioni problematiche, con tanto amore e un'infanzia relativamente felice ma lo stesso non è bastato. 
Un libro straziante nella sua lucida descrizione, non ci sono sentimentalismi eccessivi, vittimismo o manierismo ma solo tanta voglia di comunicare con chi si trova nella medesima situazione o per allertare i genitori ad essere vigili ed attenti.
Leggiamo la storia di un padre che sussulta ad ogni squillo del telefono sperando non sia una notizia tragica, con  un grosso problema di salute acuito dallo stress e dalla perenne tensione in cui vive ma lo stesso si mette in secondo piano pur di salvare il figlio.
Pochi i dialoghi, quasi tutti con Nic che danno lo scandire del tempo e della situazione del momento ovvero felicità o delusione, speranza o disfatta... come essere costantemente sulle montagne russe.
Da genitore posso dire che l'idea di potermi trovare in quell'inferno emotivo e fisico mi ha fatto venire più di una volta un groppo in gola.
Meraviglioso nella sua crudezza e verità.
Lo consiglio a tutti specialmente ai giovani ragazzi che credono di avere sempre tempo per sistemare le cose e di poter gestire tutto da soli senza l'aiuto di nessuno.














Commenti

  1. Questo libro mi è piaciuto moltissimo. Concordo su quanto hai scritto, ma io da genitore non lo farei leggere ad un ragazzo perché temo non riuscirebbe a mettersi nei panni di “un vecchio”. Temo che per un ragazzo ci andrebbe l’esperienza scritta di un coetaneo. Forse invece il film potrebbe essere più d’impatto. Non vedo l’ora di vederlo :-)

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    1. E' vero, nel libro Sheff scrive che anche il figlio ha scritto un libro. Chissà se lo pubblicheranno per il pubblico italiano, sarebbe interessante.

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