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Recensione: La Ballata del Re di Pietra di Fabrizio Borgio.


LA BALLATA DEL RE DI PIETRA

di Fabrizio Borgio

Prezzo: € 12,90 | Ebook: € 5,99  |
Pagine: 169 | Genere: Noir |
Editore: Fratelli Frilli
Data di pubblicazione:  23 ottobre 2019

Trama

Un piccolo aereo si schianta inspiegabilmente nel Canalone Coolidge, sulla parete nord del Monviso. Era il prototipo di un modello innovativo, progettato dal collaudatore, l'ingegner Icardi deceduto nell'incidente, prodotto dalla Granda Avio, società piemontese specializzata nel campo aeronautico. La società assicurativa con la quale la Granda aveva stipulato una polizza milionaria vuole vederci chiaro e incarica Giorgio Martinengo di indagare sull'incidente e sui responsabili della società. Martinengo decide di lavorare sul posto e si reca al cospetto del Re di Pietra, il Monviso, accompagnato da due esperte guide del territorio, i litigiosi Beppe e Anna, Angela Beccaris la responsabile legale della società assicurativa e da due rappresentanti della Granda, il patron dell'azienda dottor Osella e la sua assistente, Raffaella Ferrero. Contemporaneamente si apre una serrata caccia all'uomo: una guardia giurata addetta al trasporto valori uccide i colleghi e fugge col bottino, sembra, cercando di passare da uno dei tratti di collegamento tra Italia e Francia che il Monviso assicura. Un caso apparentemente slegato dalle indagini di Martinengo se non fosse per uno scontro a fuoco che coinvolge l'investigatore e il problematico gruppo di persone che ha al seguito. Osella rimane ferito seriamente e l'indagine diventa ancora più complessa. Un caso pericoloso come una scalata e duro come la montagna per Giorgio Martinengo in trasferta alpina, dove la fuga del rapinatore interferisce pericolosamente con il lavoro del nostro investigatore e troppi scheletri sembrano nascosti negli armadi di tutti i coinvolti.
  
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Come oramai sapete, amo i noir della Frilli, sarà perché l'editing è a dir poco impeccabile o perché la scelta dei manoscritti da pubblicare è attenta e lungimirante, ma scegliere un libro di questa casa editrice corrisponde a una garanzia di qualità.
Anche questo libro non fa eccezione, ha una trama accattivante e originale e un ambientazione insolita.
Un prototipo di aereo si schianta sulla parete nord del Monviso, e il suo pilota muore nell'impatto.
La società assicurativa dovrebbe risarcire la compagnia aerea ma prima di chiudere il caso invia Giorgio Martinengo ad indagare sulle dinamiche dell'incidente.
Martinengo sin da subito capisce che non è tutto così chiaro e decide di recarsi direttamente sul Monviso.
Da quel momento in poi  si susseguono una serie di eventi fino ad arrivare a un finale sorprendente.
E'il primo libro che leggo di Fabrizio Borgio e da quello che so, ha al suo attivo una collana noir chiamata "i casi di Giorgio Martinengo", dove sicuramente caratterizza il suo personaggio in maniera puntuale.
Nonostante ciò sono riuscita a capire che Giorgio è un ex agente delle forze dell'ordine che presta il suo servizio come investigatore privato.
E' un ottimo osservatore, con un intuito acuto e una personalità introspettiva.
Anche gli altri protagonisti sono ben caratterizzati e ben descritti sia psicologicamente che caratterialmente.
La scrittura è scorrevole e godibile, lo stile è netto, chiaro in alcuni casi tecnico.
Per me che sono nata al mare, è stato un pochino ostico entrare nel modo di pensare di chi vive la montagna e in alcuni casi ho avuto difficoltà a  comprendere alcuni tecnicismi, ma più andavo avanti con la lettura, più riuscivo ad entrare dentro la storia.
Buon uso dello show don't tell con dialoghi credibili che danno tridimensionalità ai personaggi.
Bellissima l'ambientazione, riesce a vivere la montagna anche chi, come me, non ne è molto avvezzo.
Ben descritta e delineata, fa da perfetta cornice alla storia.
Un romanzo da leggere in inverno, affondati in una calda poltrona, con una buona cioccolata calda, un plaid sulle gambe sgranocchiando dolci e burrosi biscotti.
Consigliato agli amanti del genere noir e a tutti coloro che amano la montagna.





































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