LE NOSTRE RECENSIONI


Recensione: Naccheras di Ilenia Zedda


NACCHERAS 

                                                          di Ilenia Zedda

Prezzo: € 16,00 | Ebook: € 9,99 |
Pagine: 240 | Genere: Narrativa Contemporanea |
Editore: Dea Planeta  Libri| 
Data di pubblicazione:  12  Maggio 2020

Trama

Cala dei Mori è un posto speciale. Sul fondo del mare, raggiungibili soltanto con una lunga apnea, enormi conchiglie custodiscono un dono: è il bisso, la seta color oro che ha vestito i grandi re dell’antichità, e che oggi una sola donna al mondo è in grado di raccogliere e di tessere. Quella donna è il Maestro – ma molti, avendone paura, preferiscono chiamarla “strega” – e sta insegnando i suoi segreti alla nipote Caterina che, a dispetto dei suoi tredici anni e di un corpo che sta per sbocciare, ogni giorno al calar del sole si tuffa nella Cala e insegue la perfezione spirituale che quel compito richiede. Sa di non essere ancora pronta, ma sa anche di avere il mare nell’anima e nel destino. Nascosto dietro gli scogli, Francesco la osserva e la ama a modo suo, in silenzio, ammirando la grazia dei suoi gesti. È uno scapestrato, Francesco, appartiene a un popolo di minatori, devoto alla terra, nero di carbone, testardo come la roccia e come il dolore che si agita nel suo sangue. Forse è per questo che non è mai riuscito a rivolgerle neanche una parola? Ma soprattutto, come si diventa qualcosa di diverso da ciò che tutti si aspettano? Ambientato in una Sardegna arcaica, suggestiva e piena di mistero, questo romanzo è spinto da una magia implacabile e ritmica come un’onda increspata dal maestrale. E sa raccontare con delicatezza un’età di incontri imprevisti, di responsabilità indesiderate, di scelte che possono determinare una vita intera.
 


  
 
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Ho deciso di leggere questo romanzo attratta dalla sinossi in cui si parla di una tessitrice di bisso.
Mi sono incuriosita perché in Italia conosco solo una persona che tesse il bisso, Chiara Vigo, e ho immaginato che fosse la sua storia.
In realtà non so se qualcosa è tratto dalla sua vita, ma sicuramente l'autrice ci si è ispirata per scrivere questa storia sospesa nelle trame del tempo.
A Cala dei Mori Caterina si immerge tutti i giorni, in apnea, per allenarsi alla raccolta del bisso, così come le sta insegnando la nonna che è Maestro di questa arte, ma che in paese chiamano strega.
Tutti i giorni Francesco, figlio di  minatore ucciso da una frana, va a Cala dei Mori a spiare Caterina.
Francesco si sente attratto da quella misteriosa sirena ma non ha il coraggio di rivolgerle la parola.
Caterina ha sempre avuto un attrazione per Francesco, ma vedendo il suo disinteresse non si azzarda ad avvicinarlo.
Poi un giorno tutto cambia.
Caterina è una ragazza sensibile, bisognosa d'affetto e di attenzioni in quanto ha perso la mamma in tenera età.
Cerca in ogni modo di imparare tutto ciò che la nonna le vuole insegnare, ma non riesce ancora a capire fino in fondo determinati concetti.
Ama stare da sola, circondata dall'acqua, e si strugge per Francesco.
Ben descritta, alcune volte è impalpabile ed eterea, altre volte concreta altre ancora, fluida come l'acqua.
Francesco è un ragazzo duro, testardo ma pieno di sentimenti.
Non ha del tutto superato la morte del padre, avvenuta in miniera qualche anno prima.
Potrebbe unirsi a un gruppo di ragazzacci che creano scompiglio in paese, ma preferisce stare da solo ad osservare ammirato e innamorato Caterina.
Ben caratterizzato è sicuramente un personaggio in crescita.
La lettura è scorrevole, con un ritmo come le onde del mare.
Lo stile è descrittivo e pieno di  immagini raccontate.
I pochi dialoghi che troviamo nel racconto sono brevi, scarni, ridotti all'essenziale, come se il solo fatto di trovarsi insieme nello stesso posto dicesse già tutto.
Bella l'ambientazione, la terza vera protagonista di questa storia.
Si sente l'odore del mare, il sapore del sale, il vento di risacca e il caldo torrido.
Un racconto senza tempo che fa venire voglia di rivivere le sensazioni genuine e le dinamiche di un luogo libero dalla pazza tecnologia di oggi.
Da leggere lontano dalla calca estiva, magari sugli scogli o sdraiati su una spiaggia semi deserta, bevendo acqua naturale con un pò di limone e assaporando frutta fresca.
Consigliato a chi è alla ricerca di una storia semplice e poetica.

















Commenti