RECENSIONE: L'AMANTE DI BARCELLONA DI CARE SANTOS
Prezzo: € 19,80 | Ebook: € 9,99|
Data di pubblicazione: 3 settembre 2020
Tra gli scaffali disordinati, impolverati e carichi di carte dell’antica libreria Palinuro una scrittrice porta alla luce una storia sommersa che affonda le radici nella Barcellona dell’Ottocento. È la storia di un libro perduto, scandaloso e proibito ma bramato da nobiltà e borghesia locali che per averlo sono anche pronti a uccidere. Sulle tracce di “Mémoires secrets d’une femme publique” più di un uomo perderà la moralità o la vita, e attorno ad esso si sviluppa l’intero romanzo, denso di personaggi di spessore e riferimenti storici.
Non è certo un libricino con le sue 600 pagine abbondanti,
ma trattiene il lettore che ne rimane affascinato fino alla fine. Non è un
libro che va letto tutto d’un fiato, ma va assaporato e metabolizzato, perché le
vicende e le vite dei personaggi sono così annodate e avvinte tra loro che
vanno sciolte con pazienza immergendovisi pagina dopo pagina.
La narrazione è densa, lenta e calda, come la città in cui è
ambientata, e gli eventi si svolgono indolenti e catturano senza sforzo, mescolando
sapientemente e con equilibrio i fatti storici reali con la finzione, senza che
quest’ultima stoni.
Fa da cornice alle vicende un’ambientazione storica ben
ricostruita che conferisce quindi all’opera una connotazione di romanzo
storico, pur restando comunque una lettura fruibile a tutti, anche a chi amante
della Storia non è.
I personaggi sono numerosissimi, ma poliedrici e ben
delineati: malvagi, romantici, ingenui, senza scrupoli, innamorati… Tra gli altri
la mite lavandaia, Rita, il viscido Néstor Pérez de León, avido di lusso e
ricchezze, il giovane libraio rivoluzionario Ángel Brancaleone, che si
scontra con il libro per una strana casualità; fino a Carlota Guillot, la
figlia del primo possessore, che paga, suo malgrado, la passione antiquaria del
padre ma che compirà importanti cambiamenti interiori dimostrando grande
resilienza. Barcellona stessa diventa personaggio, amato, rispettato e temuto,
con le sue strade, le sue vicende e le sue difficoltà.
La narrazione si alterna tra passato e presente, come un’altalena
che dondola tra un bohémien e aristocratico periodo napoleonico e il polveroso
presente della libreria del defunto Antoni Rogés, ora in mano a una figlia
annoiata che non ama i libri antichi. Vi sono inserite anche numerose lettere
appartenenti a vari scambi epistolari e “schede” biografiche di alcuni
personaggi, che forniscono informazioni utili a completamento della storia e non
mancano i dettagli, le descrizioni.
"L’amante di Barcellona" è corposo e ridondante, ma questo gli
conferisce rotondità e calore, i toni caldi del sole spagnolo.
Intraprendete la lettura se amate las Ramblas, colorate, rumorose
e soleggiate; se sognate di tornare indietro nel tempo per scoprire la vita ai
tempi di Napoleone, se vi piace la storia e i suoi risvolti drammatici o
romantici, se vi incuriosiscono i documenti antichi, perduti, introvabili e ingialliti,
se amate le saghe familiari.
Prendetevi del tempo e dedicateglielo, saprà trasportarvi
indietro nel tempo senza sforzo e non ve ne pentirete.
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