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Recensione: Delitto al Festival di Sanremo di Achille Maccapani

 

DELITTO AL FESTIVAL DI SANREMO


                                                                   di Achille Maccapani




Prezzo:
 €  14,90 | Ebook: € 6,99 |
Pagine: 200 | Genere: giallo  |
Editore:  Fratelli Frilli |  
Data di pubblicazione: 20 Gennaio 2021

Trama
Sono le cinque di una domenica mattina. Il vicequestore di Sanremo Francesco Orengo è nel suo alloggio di servizio, in pieno riposo dopo un’intensa giornata lavorativa. Di colpo viene svegliato dal suo primo collaboratore, l’ispettore capo Dario Canevari: hanno trovato un cadavere nella toilette del teatro Ariston. L’omicidio è avvenuto poche ore prima, al termine della serata finale del Festival della Canzone Italiana presentata da Amadeus, con la partecipazione di Fiorello. Uno choc terribile per Sanremo: la capitale italiana della musica e del turismo, la città della Liguria più famosa in tutto il mondo. Per il commissario Orengo, tornato nel suo ponente ligure da poche settimane, dopo parecchi anni di esilio volontario tra la Lombardia e il Piemonte, è l’inizio di un turbine infernale. Al suo fianco, la squadra investigativa lavora a ritmo convulso, tra documenti raccolti, ricostruzioni del passato della vittima, un noto imprenditore nel settore delle calzature in provincia di Caserta, nonostante intoppi e boicottaggi, e numerosi risvolti nascosti che si agitano attorno a Sanremo e alla kermesse festivaliera. Ben presto, Orengo dovrà pure fare i conti con il suo difficile passato e un nemico che agisce per metterlo costantemente in difficoltà. Nel frattempo il giovane commissario ritroverà le sue radici nel paese nativo, il suggestivo borgo medievale di Castel Vittorio, nell’estremo entroterra della Val Nervia, suggellate dal ritrovato incontro con la bella ristoratrice Martina Rebaudo. Un romanzo nel quale emerge l’atmosfera di Sanremo, del suo centro cittadino, dell’atmosfera magica e frenetica del Festival, e di una Liguria di ponente sempre più inquieta e contrassegnata da numerosi colpi di scena.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Con un titolo così non potevo certo lasciarmi sfuggire questo nuovo nato in casa Frilli.
Si perché il vicequestore Orengo è uscito fresco fresco dalla penna di Maccapani, pronto a farsi amare o odiare da noi appassionati di gialli.
Durante l'ultima serata del Festival di Sanremo viene commesso un omicidio.
La vittima è un appassionato del festival che ogni anno spende un patrimonio per poter assistere alle cinque serate dalle prime file.
Questo omicidio scatena un terremoto mediatico che spinge gli inquirenti a serrare le indagini, anche se in realtà non ci sono grandi indizi.
Orengo è stato trasferito in riviera da poco e trovarsi in questo marasma lo mette sotto stress, soprattutto perché il suo superiore non gli da tregua sbattendogli continuamente in faccia il suo sfortunato passato.
A sostenere il nuovo vicequestore, ci sono gli amici ritrovati, come Martina, che cerca in ogni modo di regalargli un po' di serenità.
Riuscirà il nostro bel Francesco a superare le difficoltà e a trovare l'assassino?
Francesco Orengo è un uomo intelligente, molto intuitivo, dedito al proprio lavoro e con una giusta  voglia di rivalsa.
Nel suo passato è stato oggetto di attenzioni disciplinari ingiuste e questo lo ha reso suscettibile a chiacchiere di corridoio.
Un personaggio con il quale si empatizza subito.
Ben descritto e caratterizzato sia psicologicamente che caratterialmente, ho avuto la percezione che sia un personaggio con un grandissimo potenziale ancora non svelato, e giustamente aggiungerei, visto che questo è il primo romanzo di quella che dovrebbe essere una nuova serie con firma Maccapani.
La lettura come al solito è scorrevole e gradevole, lo stile è diretto, chiaro, in alcuni momenti introspettivo, ma sempre ritmato e mai noioso.
Dialoghi e descrizioni si alternano in maniera puntuale, donando ritmo e profondità alla storia.
Bellissima l'ambientazione.
Sarà che il mio sogno è quello di partecipare a una serata del festival di Sanremo, ma mi ha davvero emozionato la parte descrittiva del back stage e degli addetti ai lavori del teatro Ariston.
E ovviamente la descrizione della riviera ligure incanta e fa venire voglia di vacanza.
Finale senza colpi di scena, ma che lascia comunque il lettore soddisfatto.
Un libro che mi è piaciuto e che mi ha lasciato la voglia di continuare a leggere le vicissitudini di questo nuovo vicequestore.
Sono curiosa di vedere come Orengo si svilupperà nel tempo, perché credo che sia davvero un personaggio con una grande potenzialità narrativa.
Da leggere in ogni stagione assaporando un bel panino e bevendo un buon vino, rigorosamente ligure.
Consigliato a tutti coloro che amano il genere e a chi ha voglia di iniziare un nuovo viaggio con un nuovo personaggio.






















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