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Recensione : Il testamento di Maria Antonietta di Elisa Baricchi


IL TESTAMENTO DI MARIA ANTONIETTA
di Elisa Baricchi



Prezzo:
 € 19,00 | 
Pagine: 210 | Genere: Saggio Storico  |
Editore: Decima Musa EdizioniData di pubblicazione:  Aprile 2021

Trama

Giocando con un ordine alfabetico che scombina le carte della cronologia e basandosi su documenti originali, l'autrice ripercorre la vita, le ultime volontà e le ultime dichiarazioni di Maria Antonietta, restituendone l'immagine di una donna calata nel suo ruolo, una donna determinata, legata ai propri figli, che pian piano abbandona la propria regalità svestendo i panni regali e tornando ad essere solo una donna, una madre... una sorella. Vengono presentati i documenti, anche inediti in Italia, vengono contestualizzati e commentati. "Che mio figlio, a sua volta, renda a sua sorella tutte le cure, tutti i servizi che l'amicizia possa ispirargli; infine che entrambi sentano che in qualunque situazione possano trovarsi, non saranno veramente felici se non uniti. Che prendano esempio da noi, quanto, nella nostra disgrazia la nostra amicizia è stata di consolazione e che durante la felicità godi doppiamente quando la si può condividere con un amico; e dove trovarne uno più tenero e più caro che nella propria famiglia? Che mio figlio non dimentichi mai le ultime parole di suo padre, che gli ho espressamente ripetuto: che non cerchi mai di vendicare la nostra morte".

 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO


Buon pomeriggio Colors oggi vorrei portarvi indietro nel tempo, precisamente all'epoca di Maria Antonietta e della Rivoluzione Francese..
Molto si è detto e scritto su questa sfortunata regina ... amata da pochi ed odiata da molti.
Non era benvista dai francesi che l'hanno sempre considerata l'intrusa austriaca ed ogni pretesto era lecito per osteggiarla e prenderla in giro attribuendole erroneamente la frase «Se non hanno più pane, che mangino brioche» pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane. .
Poco importava che avesse solo quattordici anni quando è stata catapultata nella corte francese , al suo seguito aveva dei consiglieri che riferivano tutto alla madre ed era senza nessun appoggio da parte delle dame di corte.
Era talmente bisognosa d'affetto e voglia di sentirsi accettata che commise con leggerezza un errore dietro l'altro circondandosi di persone sbagliate che la sfruttavano in modo piuttosto palese. 
Il suo modo di vivere frivolo e dispendioso era oggetto di continuo rimprovero da parte della madre , l'imperatrice d' Austria, e del marito il Delfino; quest'ultimo però credeva di placarne così l'insoddisfazione di non avere eredi derivante dai mancati rapporti intimi .
L'autrice riesce a mettere assieme molti documenti dell'epoca creando un ritratto più veritiero e a tratti inedito della regina di Francia. 
Ecco che si delinea una giovane regnante sempre sotto i riflettori dell'opinione degli altri: la madre e i suoi consiglieri  la consideravano poco devota alla causa austriaca e quindi poco attendibile e "utile"; gli aristocratici di corte la ritenevano sciocca, straniera e troppo interessata alle sorti dell'Austria e  la faranno sentire a disagio e fuori posto; i cosiddetti amici che la arruffianavano affinché donasse loro titoli nobiliari, cariche istituzionali e possedimenti ma non esitavano a deriderla e infangarla alle spalle dando origine a molte maldicenze e fatti mai accaduti.
Un compito non facile per una giovane fanciulla quella di destreggiarsi in un mare di squali, lei completamente inerme di fronte alle macchinazioni di palazzo, non consapevole degli intrighi e tradimenti e dei giochi di potere sempre in atto .
Proprio i suoi cosiddetti amici proveranno a far passare autentico un testamento a dir poco ridicolo, e per nulla rispecchiante il carattere di Maria Antonietta, macchiandone ulteriormente la reputazione presso il popolo.
Scopriremo però l'attaccamento per i figli , la dedizione che aveva per loro , capiremo quanto fosse estraniata da ciò che veramente succedeva nel Paese, a quanto riteneva sacra la vera amicizia e a quanto avesse rivalutato il suo pacato e dimesso consorte nell'ultimo periodo trascorso assieme.
Si può concludere che l'immagine resa dagli storici dell'epoca sia stata influenzata dal vento rivoluzionario in atto, era più facile trovare in lei il perfetto capro espiatorio per tutti i mali di Francia piuttosto che nel malgoverno economico dei precedenti regnanti ; sicuramente era più sicuro ritrarla così e tenersi la testa ben attaccata sul collo visto la facilità con cui veniva usata la ghigliottini su chi si opponeva alla repubblica o metteva in dubbio i metodi usati. 
Un'opera di ricerca ben strutturata che da vita a un libro con nozioni molto interessanti e a volte discordanti di un capitolo di storia troppo bistrattato e abusato.
Lo consiglio a chi ama la storia e posso affermare che grazie alla Baricchi sarà  messo in luce che anche nel XVIII secolo esistevano i detrattori più feroci , che i pettegolezzi trovavano sempre orecchie disponibili e che potevano far danno tanto quanto i moderni "Haters".












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