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[Review Party] Una notte buia di settembre di Valerio Marra


UNA NOTTE BUIA DI SETTEMBRE.


UNA NOTTE BUIA DI SETTEMBRE
di Valerio Marra

Prezzo:
 € 9,90 | Ebook: € 4,99
Pagine: 288 | Genere: Thriller
Editore: Newton Compton | Data di pubblicazione: 2 Settembre 2021 

TRAMA
Il chitarrista Angelo Donati - membro di una band che è stata famosa per circa un decennio, ma ora sul viale del tramonto - viene trovato morto nel suo appartamento. L'uomo pare essere stato strangolato. Il commissario Festa, incaricato delle indagini, è convinto che la vittima conoscesse il suo assassino: la serratura dell'appartamento infatti non è stata forzata. Le indagini si muovono su due filoni, strettamente connessi: quello legato al mondo della droga e quello relativo all'ambiente musicale. La dipendenza dalla cocaina aveva infatti reso il musicista inaffidabile e inviso agli altri membri della band e anche alla sua stessa fidanzata. Mentre scava nei rapporti di Donati, Festa scopre che la vicenda è molto più sfaccettata e intricata di quanto pensasse, e che la musica e la droga potrebbero non essere le uniche due chiavi per risolverla…

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

Testo narrativo che, per sua definizione, tratta di vicende fantastiche, il romanzo sta riscoprendo sempre di più negli ultimi anni un’attinenza alla realtà molto più pronunciata e graffiante rispetto al passato, dovuta probabilmente al particolare contesto storico e ambientale in cui siamo immersi. Soggetto a cambiamenti profondi e repentini, esso necessita, infatti, di quella disamina precisa e curata che solo l’arte nel suo complesso può offrire. 

Così, a suo modo, Valerio Marra ha voluto portare all’attenzione della società una problematica divenuta ormai parte integrante della nostra modernità attraverso una finzione, quella del giallo, capace però di penetrare nel cuore delle questioni. Una notte buia di settembre segna il ritorno nelle librerie del commissario Festa e degli uomini della sua caserma, alle prese con un omicidio complesso e incredibilmente sfaccettato in grado di gettare nuova luce sulle disperazioni di una contemporaneità poco incline alla ricerca della semplicità. 

Il corpo riverso a terra sulla moquette del soggiorno della propria abitazione, ritrovato da Alina, badante straniera dell’anziana Emma, è quello di Angelo Donati, trentacinquenne chitarrista di una band ormai sul viale del tramonto che ha conosciuto, però, negli anni una fama non indifferente: i Dust Rocker. I segni sul cadavere, gli effetti personali al suo fianco e qualche piccolo particolare che solo ad un occhio attento e intelligente come quello del commissario Lorenza Festa non può sfuggire sembrerebbero far convogliare le future indagini verso un’unica direzione: chi si è arrogato il diritto di togliere la vita ad un suo pari non può che essere qualcuno a lui vicino. Eppure, l’affioramento di nuovi elementi nel corso dell’inchiesta potrebbe rimettere tutto in discussione: la musica e la vita più strettamente personale si intrecciano, infatti, con l’uso e l’abuso della droga in cui Angelo si rifugiava da tempo, riflettendosi quasi inevitabilmente sulla sua stessa sfera economica. L’amore, il denaro, la vendetta, l’invidia, l’esasperazione: cos’ha portato alla morte di Angelo Donati?

È con questo interrogativo che il nuovo romanzo di Valerio Marra si insinua nella vita del lettore, facendogli ritrovare o conoscere per la prima volta quello che probabilmente diventerà, se ancora non lo è, uno dei suoi personaggi di punta: il commissario Festa. Che lo si sia già incontrato in precedenza oppure no, entrare in sintonia con una personalità così sfuggente, emblematica e al contempo affascinante si rivela essere fin da subito tutt’altro che complicato. Grazie anche alle spiegazioni fornite di volta in volta dall’autore, mai superflue, banali o ridondanti, anche i nuovi affezionati potranno apprezzare le sfaccettature del protagonista. L’acume che lo contraddistingue, secondo solo a quell’ambizione che lo spinge alla ricerca senza sosta della verità, e la sensibilità profonda lasciata intravedere solo a pochi ben si conciliano, oltretutto, con il novero di personaggi che lo affiancano, a partire dall’agente scelto Michele Russo fino ad arrivare al magistrato Antonella Greco, capaci di ricreare, ognuno con le proprie peculiarità, l’atmosfera intima e malinconica del romanzo.

Sul rapporto più o meno pungente instaurato tra i personaggi, infatti, si gioca buona parte del clima che avvolge l’intera narrazione, che del suo lato più dinamico e strettamente legato al caso da risolvere rilascia quella sottile tensione capace di accentuare anche la più flebile delle emozioni. Del giallo, Una notte buia di settembre presenta tutti i tratti distintivi, dalla costruzione narrativa al ritmo di successione degli eventi, che sebbene all’apparenza possano sembrare soggiogati all’evoluzione dei caratteri protagonisti della storia nascondono una dimensione sociale estremamente pronunciata. Le fragilità della condizione umana, il timore della solitudine, l’irrequietezza di un’anima divenuta ormai l’ombra di se stessa e il carattere effimero dei legami interpersonali si scontrano con la realtà opposta, in cui amore, amicizia e fratellanza si mostrano come il nucleo fondante di ogni cosa.

Tutto viene, infine, sorretto da un registro stilistico quasi inappuntabile: semplice e d’effetto, colorito quando necessario a stemperare la tensione, lo stile di Valerio Marra ben si presta ad una lettura scorrevole e appassionante, che sa come e dove colpire ogni lettore, e a un giallo che pur non spiccando per originalità o singolarità riesce perfettamente nell’intento di affascinare e intrattenere con grazia e brio.



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