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Recensione: Spells di Aprilynne Pike



Prezzo: € 17,90 ( € 9,50 edizione economica)
E-book: € 6,99
Pagine: 324
Editore: Sperling&Kupfer
Genere: Fantasy


Sono passati alcuni mesi da quando Laurel ha scoperto di essere una fata... Le vacanze esistevi sono arrivate e lei le passerà ad Avalon insieme ad altre fate, imparerà l'uso delle erbe e il suo legame con la sentinella Tamani diventerà ancora più forte. I Troll non si sono fatti più vedere, ma nuove minacce stanno per arrivare...

Così come in Wings anche in questo secondo volume tutta la storia ruota intorno a Laurel, tutto è visto dal suo punto di vista e gli altri personaggi presenti nel racconto sono satelliti che girano intorno a lei.
Laurel in questo volume inizia a conoscere il mondo delle fate, le loro regole e le loro abitudini... Non è più la ragazzina spaventata che abbiamo imparato a conoscere in Wings, ma è sicuramente più volubile, testarda e spesso troppo orgogliosa.
Il lettore leggendo Spells avrà alcune delle risposte alle domande che erano rimaste in sospeso con il primo volume, infatti gran parte del libro è incentrato sulle fate e il loro mondo e vengono fornite molte informazioni, anche se tutto ciò che riguarda Laurel bambina prima del suo trasferimento tra gli umani è ancora un mistero, se ne parla, viene fatto cenno a qualcosa ma nulla che possa aiutare il lettore a fare chiarezza.
Comparirà un nuovo personaggio, una cacciatrice di Troll di nome Klea.. Una donna misteriosa, di cui non si sa nulla tranne che è sempre nel posto giusto al momento giusto e cerca di ingraziarsi Laurel e i suoi amici salvando loro la vita in più di un'occasione.
Rispetto al primo volume Spells mi ha dato l'idea di esser più una bella storia d'amore, dove una fata è attratta da un'altra fata ma decide di vivere la sua vita da "umana" accanto ad un umano... Non vi sono grandi momenti di tensione, soltanto molto molto romanticismo e l'eterna indecisione di Laurel che sembra voler tenere il piede in due scarpe...
Solo verso le ultime 30 pagine si ha qualche scena più movimentata, ma senza grandi colpi di scena e difficilmente il lettore riesce a sentirsi in ansia per ciò che sta accadendo...
Speravo che essendo questo il secondo volume della saga ci fossero un po' più di scene d'azione, invece mi ha dato l'impressione di essere come un libro di transizione che come il primo introduce il lettore in quella che sarà la vera storia.
Lo stile è sempre semplice, leggero e scorrevole e permette di leggere il libro in poche ore... Una lettura piacevole, non eccessivamente emozionante, ma adatta a staccare la spina dalla solita routine per tuffarsi in un mondo fatato fato di luce e fiori...




valutazione 5

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