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Recensione: Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren

"Perché mai dovremmo vivere da soli, ricordare il passato e piangere i consorti morti tanto tempo fa? Anche i vecchi devono poter cogliere l'attimo e innamorarsi e godere della compagnia di qualcuno, nel senso che.." Irma si fermò un attimo. "Ecco, non so, nella relazione di Anna-Liisa e Onni c'è proprio tutto tutto.. Tu che dici? Si saranno perlomeno baciati."


Prezzo: €16,50
Pagine: 288
Editore: Sonzogno
Genere: Giallo
Data di pubblicazione: 2 Luglio 2015

«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che fi gli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.

Ho cominciato ad adocchiare questo libro fin da quando sono state presentate le prime anteprime: l'ambientazione diversa, la copertina, quel tic tac, tic tac, tic tac che mi seguiva ovunque e mi rimbombava nelle orecchie, il solito sorriso che mi compariva spontaneamente leggendo la trama. Tutto questo con il passare dei giorni mi incuriosiva sempre di più fino a quando finalmente ho avuto il libro per le mani e ho cominciato a leggere: mai mi sarei aspettata nulla di così travolgente, esilarante ed appassionante, mai avrei creduto di poter leggere un libro così bello, uno di quelli che automaticamente ti entra nel cuore.
Minna Lindgren è un autentico genio ed ha un talento incommensurabile per la scrittura.
Facciamo un gioco: chiudete gli occhi,  o prendete carta e penna, e cominciate ad immaginare,  o a scrivere, la vita e la quotidianità degli anziani nelle loro case di riposo, o di residenza; bene, sono quasi sicura al cento per cento che non vi è venuto in mente nulla di così originale, leggere per credere.
Ci troviamo nel Nord Europa, ad Helsinki, capitale della Finlandia, in un ospizio in compagnia di tre fantastiche vecchiette, Siiri, Irma e Anna-Liisa, la cui solita noiosa permanenza in casa, fatta di caffè, vino rosso, whiski "prescritto dal dottore" e carte, viene sconvolta da uno spiacevole evento: le protagoniste si ritrovano ad improvvisarsi investigatrici, qualcosa di strano sta accadendo alla Villa del Lieto Tramonto e quasi a loro insaputa le tre contribuiscono a far venire a galla il mistero, dando vita ad un vero e proprio giallo.
Siamo abituati a leggere libri, romanzi, thriller o gialli che siano, ambientati della così popolare America nelle sue più ampie sfumature, ma Mistero a Villa del Lieto Tramonto si differenzia subito sotto questo aspetto, e non sarà l'unico, portandoci nei freddi ambienti della terra Scandinava che hanno fatto nascere in me momenti di malinconia al ricordi di quei bellissimi paesaggi che ho avuto il piacere e la fortuna di visitare.
Un'altra particolarità risiede sicuramente nei personaggi: tre amabili vecchiette tutto pepe che si rivelano, man mano che si prosegue con la lettura, spassose, acculturate, tanto che nel libro vengono citati molti libri dai più famosi ai meno, argute, in alcune circostanze furbe, tendenti al dialogo più di quanto ogni essere umano sia capace di immaginare e soprattutto con la capacità di divagare e di passare da un argomento all'altro sorprendente. Non allarmatevi, non vi ritroverete a leggere un'accozzaglia di informazioni sparse qua e là: l'autrice ha costruito una storia pazzesca con elementi apparentemente innocui ed insignificanti dando vita ad un piccolo capolavoro, e anche le più grandi divagazioni vi sembreranno quanto di meglio mai letto.

"Forse non lo sai, ma ogni tram ha la sua atmosfera. Il 7 è imprevedibile, l'8 è malinconico. Il 4 è sicuro e per questo un po' noioso. Il mio preferito è il 3, veloce e allegro. Eppure.. questo qui, l'1, mi è un po' estraneo."

Più volte rileggendo il libro ho pensato di voler invecchiare come le nostre protagoniste perché hanno un modo di concepire la vita sorprendente: tutte hanno un passato difficile, i tempi erano differenti e vivere la guerra cambia profondamente l'animo di una persona, ma tutto quello che hanno davanti adesso lo prendono con leggerezza, non temono la morte, paradossalmente hanno più voglia di vivere loro che chiunque altro nel fiore dell'età, prendono la vita di petto e la loro filosofia è una sola, l'ironia, quella che porterà il lettore a sorridere e divertirsi con loro.

"Oh Irma, che forza che sei! Cos'altro mi potrà ancora succedere insieme a te?"
"Morire" rispose. Rise di gusto e finalmente disse quello che Siiri aspettava da tempo: "Tic tac, tic tac, tic tac."

Non mancano, infine, scene drammatiche e commoventi di un impatto di un'intensità tale che qualche piccola lacrima non si farà scrupoli a presentarsi.
Lo stile di Minna Lindgren riflette perfettamente questo insieme di leggerezza, humor, delicatezza e irriverenza che caratterizza la storia, rendendola ben costruita e soprattutto credibile, regalandoci il piacere autentico della lettura e incantando il lettore, il quale non riuscirà più a staccare gli occhi dal libro.
Arrivata all'ultima pagina, letta l'ultima riga, osservato l'ultimo punto e la pagina bianca successiva un senso di nostalgia e di malinconia si è impossessato di me: Siiri, Irma ed Anna-Liisa, le loro vicende, sono entrate a far parte della mia quotidianità e l'unica cosa che mi domando adesso è: "Quando potrò leggere il secondo libro?"


valutazione 5

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