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Recensione: La ragazza che ti amò due volte di Joanna Barnard

Non immaginavo che mi avresti ossessionato per tutti questi anni. Ora che sei tornato, il terreno tra passato e presente assume una nuova conformazione. Ho pensato a te quasi ogni giorno, anche solo per un istante. Sono rimasta sconvolta ogni volta che ho creduto di riconoscerti  nell'ondeggiare dei capelli o nella curva dell'orecchio di uno sconosciuto. Spesso ho sentito la tua voce: ero sicura che fosse la tua, il suono strascicato delle vocali, la parlata lenta e annoiata. E quando invece realizzavo che non eri tu, mi sentivo sollevata. Ma conservavo la segreta certezza che un giorno ti avrei rivisto.


Prezzo: € 14,90
Pagine: 243
Genere: Romanzo
Editore: BookMe
Data di pubblicazione: 15 Settembre 2015

Un incontro fugace al supermercato e Fiona Palmer si ritrova di colpo con il cuore in subbuglio. Perché il tipo che le viene incontro con un sorriso, senza traccia di fede al dito e con il cestino mezzo vuoto da single incallito, altri non è che Henry Morgan. Il professor Morgan, l’uomo che quindici anni fa, tra i banchi del liceo, ha fatto di lei una studentessa precoce in ogni senso, regalandole il brivido di una seduzione proibita. E ancora oggi Fiona non può fare a meno di chiedersi se quella antica e bruciante avventura non fosse in realtà il Grande Amore, lo stesso che lei, legata senza troppo entusiasmo all’affidabile Dave, in fondo non ha mai smesso di cercare. Qualche bicchiere di vino e una cena in nome dei vecchi tempi: è quanto basta a riaccendere il fuoco di una passione che, questa volta, non ammette ipocrisie né mezze misure. Ma nel gioco di sovrapposizione e rimandi tra passato e presente, qualcosa non torna. E se le cose tra Fiona e il professore non fossero andate come lei ha sempre creduto? Appassionante e controverso La ragazza che ti amò due volte è un thriller dei sentimenti, un’indagine coraggiosa tra luci e ombre di una storia troppo sincera e implacabile per non essere vera.

Aspettativa. E' questa la parola magica che rimbomba nelle nostre teste ogni qualvolta ci approcciamo ad un libro: leggiamo la trama, la quarta di copertina, qualche recensione qua e là e ci facciamo un'idea di quello che sarà il libro, di cosa racconterà e di quanto potrebbe piacerci o non piacerci. Ma se questa viene delusa? Se dal libro ci aspettava qualcosa che, evidentemente, non ci è arrivato? In questo caso l'amaro in bocca resta e non se andrà tanto facilmente e La ragazza che ti amò due volte, per me, è proprio questo: una storia che nonostante tutto mi è piaciuta, ma che non ha saputo catturarmi, che, arrivata alla fine della lettura, mi ha lasciato poco o nulla dentro.
La nostra protagonista è Fiona, chiamata dagli amici con un appellativo dolce e musicale come Fee, una ragazzina ormai divenuta una donna più o meno affermata sul lavoro, con una famiglia che ha subito nel corso degli anno una grande trasformazione ed un marito innamorato di lei, della loro vita e del loro Labrador, Bella. all'apparenza a Fiona non manca nulla, ha tutto ciò che una donna potrebbe desiderare, ma qualcosa dentro lei cambia quando un incontro inaspettato al supermercato le fa mettere in discussione tutto ciò che la circonda: il suo vecchio professore, Henry Morgan, o meglio "HM" poiché è così che spesso troveremo scritto il suo nome, è tornato in città per un motivo inizialmente non ben precisato e sarà in grado di far riaffiorare i grandi sentimenti che Fiona, fin da ragazzina, prova per lui, facendole mettere in discussione la sua vita e il suo matrimonio, provocandone un'enorme spaccatura. Ma qualcosa comincia ad insinuarsi nella mente della donna, c'è qualcosa che non va come dovrebbe andare e i pensieri lasciano spazio ai dubbi: il professor Morgan le sta nascondendo qualcosa di molto importante e molto grande e quando Alice, una ragazza che avrà un ruolo determinante nella storia, farà di tutto per mettersi in contatto con Fiona, quest'ultima capisce che deve agire, troverà la forza di farlo? E soprattutto, la storia raccontata dalla ragazza si rivelerà vera o sarà solo un modo per dividere i due ritrovati amanti? Cosa nasconde davvero Henry Morgan?

I ricordi non riaffiorano in ordine cronologico ma a sprazzi. Colori, sensazioni. Schegge di passato. Alcuni di questi spezzoni, di questi filmati, sono così duri da rivedere che cerco di interromperli ancora prima che le immagini comincino a scorrere nella mia mente. Sono involontari, ti colgono di sorpresa. Per contro, quando cerco di rievocarli, riesco a recuperare solo dei frammenti, come fossero i brandelli di una conversazione sentita di sfuggita di cui non ho colto il significato.

Partiamo subito da quello che è il grande aspetto positivo del libro, la storia. 
Le vicende sono costruite benissimo e ho apprezzato soprattutto il metodo che l'autrice ha adottato per raccontarle, l'io narrante è sempre la protagonista femminile, che si rivolge direttamente al suo tormentato amore, facendo intuire che il libro stesso è stato scritto esattamente per lui, ma ci troviamo di fronte ad una Fiona di due età differenti: la storia passata ci viene raccontata dalla Fee adolescente, ancora alle prese con gli studi scolastici, attraverso le parole scritte nel suo vecchio diario, facendole rivivere momenti dolorosi ma di grande impatto emotivo, e da quella ormai divenuta donna, quella che sta affrontando adesso uno stravolgimento vero e proprio, dovuto dal nuovo incontro con Henry Morgan e al suo essere rientrato nuovamente nella sua vita. Questa tecnica narrativa permette sicuramente al lettore di conoscere più approfonditamente il personaggio femminile mettendo in evidenza cambiamenti, crescite e pensieri, che poi Fiona piaccia e non piaccia è assolutamente soggettivo e a me personalmente non è piaciuta, mi sono ritrovata davanti ad una donna completamente soggiogata non tanto dall'amore, ma da una persona, una donna quindi fondamentalmente debole, e soprattutto perennemente insoddisfatta di sé e di chi le sta attorno, condizione che la porterà a prendere scelte più che mai discutibili. Verosimilmente parlando, poi, la storia regge, senza alcun dubbio, credo fermamente che storie simili possano venire a galla, nulla è assurdo o profondamente irreale, e questo porta il lettore ad apprezzare il tutto ancora un po' di più.
Al di là di questo però, purtroppo, gli aspetti positivi terminano qui poiché a me la storia non è arrivata come avrei creduto, non mi ha lasciato quell'impronta indelebile dentro che avrei creduto potesse lasciare, non mi ha dato un senso di vuoto una volta terminato il libro: veri protagonisti del libro sono i sentimenti di una certa portata, primo fra tutti l'Amore, che seppur si rivela essere assolutamente sbagliato, contrario ad ogni forma normale di affetto, affrettato e a volte scontato, è in grado comunque di condizionare la vita di ciascuno di noi, dal più piccolo al più grande, e ci dimostra come una volta nato non potrà più morire, una vasta gamma di sentimenti che avvolgono la donna protagonista e che avrebbero dovuto sommergere anche il lettore nella sua interezza con la loro forza e il loro dolore, ma io tutto questo trasporto non l'ho ricevuto, e nonostante la curiosità di scoprire la verità e sapere come sarebbe andata a finire, ho fatto fatica a continuare la lettura, o quanto meno i miei soliti tempi di lettura si sono notevolmente dilatati.
Il finale poi mi ha lasciata fortemente perplessa, ma anche qui ci troviamo di fronte a considerazioni del tutto soggettive rispetto ai personaggi e a chiederci: "Come avrei reagito io se mi fosse successa una cosa simile?".
Lo stile, infine, risulta essere molto semplice, ma soprattutto diretto e scorrevole, elemento che sicuramente facilita la lettura del libro.
Nel complesso quindi posso dire di essermi cimentata con un libro bello ed entusiasmante da una parte, ma poco convincente dall'altra: Joanna Barnard non mi ha convinta pienamente, ma credo che se avessi un altro suo libro sotto mano lo andrei a leggere senza battere ciglio perché sono certa che come autrice possa solo migliorare.

valutazione 5

Commenti

  1. Avevo sentito pareri completamente positivi e questa tua bellissima recezione mi rattrista un pochino! In ogni caso a me il libro continua ad ispirare :)

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  2. Io avevo sentito parlare di questo libro, ma già la trama non mi convinse molto a sua volta. Ora che leggo la tua recensione credo cmq che non mi avvicinerei più di tanto :/

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  3. NOO non fa per me, e già dalle prime righe della recensione capisco che l'amaro e arrivato anche qui da me, non lo leggere.

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  4. Una recensione davvero molto interessante e approfondita.

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