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Recensione: I misteri di Chalk Hill di Susanne Goga


Prezzo: € 6,90 (collana Tascabili)
Ebook: € 4,99
Pagine: 400
Genere: Thriller/Mistery storico
Editore: Giunti 
Data di pubblicazione: 22 Giugno 2016

È il 1890 e Charlotte, giovane istitutrice berlinese, abbandona tutto per raggiungere l'Inghilterra, decisa a rifarsi una vita dopo una terribile delusione d'amore. Giunta nella splendida tenuta di Chalk Hill, sulle verdi colline del Surrey, dovrà occuparsi della piccola Emily, l'incantevole figlia dell'altezzoso sir Andrew. Tra Charlotte e la bambina nasce subito un forte affetto, turbato però da un evento tragico che continua a tormentarla. Da quando la madre è morta in circostanze misteriose, Emily è convinta di vederne lo spettro, soffre di sonnambulismo e prova un inspiegabile terrore alla vista del fiume che scorre accanto alla villa. Charlotte tenta di indagare, ma nessuno dei domestici osa rompere il silenzio imposto dal vedovo sulla morte di lady Ellen. Solo con l'aiuto dell'affascinante giornalista Thomas Ashdown, chiamato a investigare sulle strane apparizioni che avvengono nella casa, Charlotte riuscirà a far luce su un segreto sconvolgente, nascosto tra le antiche mura di Chalk Hill. E forse, a poco a poco, imparerà di nuovo a credere nell'amore...

Il mondo dei lettori è un mondo molto vario, non tutti hanno le stesse opinioni, non tutti trovano un libro accattivante, avvincente o al contrario banale e noioso, e molte divergenze riguardano, spesso, l'importanza delle recensioni. Io, personalmente, mi ritengo una lettrice curiosa che legge con rinnovato interesse ogni opinione altrui senza, però, farsi condizionare dalle stesse: intorno a I misteri di Chalk Hill si era creata, fin dalla sua uscita, una grande spaccatura, tra lettori a cui era piaciuto notevolmente ed altri a cui, invece, ogni pagina era pesata particolarmente. Consapevole di tutto questo, mi sono approcciata alla storia di Susanne Goga con uno spirito critico più accentuato del solito, curiosa ma attenta ai particolari e la conclusione a cui sono arrivata mi ha divisa, portandomi ad apprezzare lo scritto per alcuni aspetti e a ritenerlo deludente per altri.

Charlotte Pauly è una giovane istitutrice pronta a lasciarsi alle spalle la sua patria, e lo scandalo che l'ha vista protagonista solo poco tempo prima, per recarsi in Inghilterra e dare avvio ad una nuova vita non senza difficoltà. Alle dipendenze di Sir Andrew, parlamentare molto in vista nella capitale inglese, fa la conoscenza di Emily, la bambina di otto anni di cui si dovrà occupare e che si rivelerà essere fin da subito molto sveglia e diligente, l'alunna perfetta, forse anche troppo. Con il tempo l'affetto che Charlotte prova nei confronti di Emily crescerà fino a legare le due in modo particolare, ma un'ombra aleggia sulla villa di Chalk Hill: l'atmosfera che ha accolto l'istitutrice, infatti, si rivela fin da subito tesa e misteriosa e l'inquietudine non farà che crescere da quando la bambina, colta da incubi notturni ed episodi di sonnambulismo, asserisce di vedere la madre, Lady Ellen, morta qualche mese prima in circostanze strane. Charlotte comincerà ad indagare e nonostante l'obbligo di silenzio imposto da Sir Andrew riuscirà a portare a galla segreti e misteri sconvolgenti: cosa si cela dietro la morte di Lady Ellen? Emily riesce a parlare davvero con lei ogni notte?

Fin dalle prime pagine l'elemento che più ho apprezzato del libro e che ha trovato pareri concordanti in tutti si palesa al lettore in tutta la sua forza: l'atmosfera che accoglie e avvolge il lettore è in grado di far nascere in lui una grande curiosità, il mistero che fin da subito sembra celarsi tra le mura di Chalk Hill tiene alta la sua attenzione, e questo gli permetterà, senza fatica, di calarsi immediatamente nella storia desideroso di arrivare alla fine per portare a galla, insieme alla protagonista, il segreto che si cela dietro le parole dell'autrice. Questo entusiasmo iniziale, però, comincia a scemare dopo il raggiungimento delle prime cento pagine quando la storia, purtroppo, si rivela fin troppo prevedibile: Susanne Goga, infatti, semina per la strada troppi indizi e troppi dettagli che faciliteranno immediatamente il lettore nello sciogliere il nodo centrale del romanzo. Da questo momento, quindi, l'attenzione che il lettore aveva riservato precedentemente alle prime pagine tenderà a calare, senza mettere però a repentaglio il proseguimento della lettura che rimarrà comunque dolce e fluida.

Molto ben studiate, inoltre, sono le ambientazioni, altro elemento che mi ha convinto particolarmente: l'Inghilterra del 1890 sognante descritta dall'autrice mi ha dato subito l'idea di trovarmi all'interno di un classico delle sorelle Bronte, le atmosfere che solo una cittadina inglese e la grande capitale sono in grado di creare rendono il tutto magico ed incredibilmente attraente: la grande capacità narrativa di Susanne Goga dona al romanzo quel surplus di cui necessitava. Non così invece per i personaggi che risultano per la maggior parte del libro abbastanza piatti, senza una particolare evoluzione o una personalità di spicco e questo rispecchia in tutto la narrazione in generale che non presenta colpi di scena eclatanti. Solo nelle pagine finale assistiamo ad un principio di cambiamento, in positivo, nel padre di Emily e una piccola crescita a livello affettivo nella protagonista assoluta, Charlotte Pauly, che per quel che mi riguarda è stata la personalità più deludente tra tutti: mi sarei aspettata in lei molto di più proprio a livello di carattere, elementi che non ho riscontrato e una maggior comprensione nei confronti della situazione che la bambina si è trovata suo malgrado a vivere che è mancata. Questo non vuol dire, però, che non ci siano stati caratteri positivi, come quello Thomas Ashdown, colui che correrà in aiuto di Charlotte, ma devo ammettere che non ho trovato nessuno di così tanto interessante ed originale da farmi cambiare idea radicalmente sul romanzo.

Se, poi, come dicevo prima, l'elemento che caratterizza il mistery ed il thriller si rivela scontato, discorso diverso deve essere fatto invece per quello tipico del romance: il romanticismo tanto acclamato in realtà si vedrà veramente solo nelle pagine finali e sporadicamente all'interno del romanzo, ma solo in riferimento al passato della nostra istitutrice. Come ben sapete io non sono un'amante del genere e non nego che la poca presenza del carattere amoroso è andata, sempre a mio avviso, a favore dell'intera storia, salvo però farmi storcere un po' il naso nel finale: l'ultima scena mi ha ricordato fin troppo uno dei classici più grandi della letteratura classica, Orgoglio e Pregiudizio, sebbene il tutto si sia svolto in circostanze ed ambienti differenti.

Lo stile è stato l'elemento essenziale che, tutto sommato, mi ha fatto apprezzare il romanzo: come già ricordato in precedenza, Susanne Goga possiede grandi doti narrative messe in risalto da uno stile molto fluido, dolce e melodioso. Nel complesso, quindi, mi sento di consigliare questo libro a cui, però, occorre approcciarsi senza troppo pretese e con un occhio sognante verso la Londra che così bene l'autrice riesce a disegnare.

Commenti

  1. Oddio, sono curiosissima di leggerlo! Credo che potrebbe piacermi, nonostante i diversi pareri di cui parli! Prima o poi sarà mio, per forza!! :3
    Grazie per la recensione!!

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  2. Sono pienamente d'accorto con te noi lettori abbiamo pareri diversi, ultimamente mi è capitato con Harry Potter e l'erede maledetto, a tantissimi non e piaciuto, io invece ne sono rimasto piacevolmente colpito, ovviamente non e come uno dei soliti romanzi ma e stato bellissimo ritornare in quel mondo. Ma ora parliamo di questo libro, la trama mi piace, dalla recensione si capisce che ha alcuni punti deboli, ma tutto sommato sembra un bel libro.

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  3. Ciao Valentina, io purtroppo appartengo a quella categoria di lettori che non sono riusciti ad apprezzare questa storia, come hai scritto tu, io appartengo al gruppo al quale ogni pagina è pesata notevolmente. Peccato perchè secondo me poteva avere un bel potenziale :-) ma sono sempre contenta di leggere pareri diversi dal mio, arricchisce il punto di vista. a presto

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  4. L'ho finito di leggere qualche giorno fa e concordo con la tua recensione. Il libro mi è piaciuto, anche se un po' scontato! :)

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