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Recensione: Capolinea per le stelle di Philip Reeve


Prezzo: € 16,00
Ebook: € 6,99
Pagine: 384
Genere: Distopico fantascientifico
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 19 Ottobre 2016

Immaginate un mondo in cui remoti sistemi solari sono collegati da tunnel attraverso i quali treni dotati di vita e sentimento in pochi istanti percorrono anni luce, passando di pianeta in pianeta, attraverso la devastazione lasciata da lunghe guerre di potere. Zen è un giovane ladro che vive con la sorella Myka e la madre in una città industriale poverissima, fino a che uno sconosciuto non gli propone una missione impossibile: trafugare un oggetto custodito sul treno della dinastia imperiale. Ad aiutarlo avrà solo Nova, che pur sapendo di essere un'androide sogna di essere un'umana e si innamorerà perdutamente del ragazzo. Zen, incapace di resistere all'emozione della scoperta e del viaggio, anche a costo di lasciarsi alle spalle il vecchio sé e i propri sogni del passato; Nova, l'androide che vorrebbe le lentiggini; Flex, l'artista clandestino celebre in tutta la galassia per i suoi disegni che decorano i fianchi dei treni interplanetari, così belli da sembrare vivi; i misteriosi Monaci Alveare, ammassi brulicanti di insetti capaci di creare l'illusione di una sembianza umana...

Nella maggior parte dei casi, per me, approcciarsi ad un libro, di qualunque genere esso sia e di qualunque autore porti la firma, significa in qualche modo studiarlo, analizzarlo sotto diversi punti di vista e valutarne, alla fine, le emozioni che potrebbe darmi, le sensazioni che potrebbe farmi provare e decidere, essenzialmente, se tra noi potrebbe instaurarsi quello strano rapporto che solo un lettore può comprendere veramente. Quando, però, mi sono ritrovata tra le mani Capolinea per le stelle quella scintilla che solitamente non riesco a trovare altrove è scattata dopo un solo semplice sguardo e la sensazione che Philip Reeve mi avrebbe resa partecipe di una storia sensazionale si è subito radicata in me senza mai lasciarmi liberi testa e cuore.

Zen è un giovane ragazzo divenuto ladro per necessità che vive con la sorella Myka e la madre nella Città del Tuono, una città industriale che si caratterizza, purtroppo, per la sua povertà. Prima di tutto questo, però, Zen è un Viaggiatore, ama, più di ogni altra cosa al mondo, perdersi nella vastità dei paesaggi che il complicato sistema della Rete in cui vive gli offre, giorno dopo giorno, mettendo in collegamento tra loro i diversi Pianeti che compongono l'intero Universo, attraverso le macchine apparentemente perfette che sono i treni, capaci di provare sentimenti umani e di interagire con i propri passeggeri, incurante della devastazione che negli anni le guerre di potere si sono lasciate dietro. Ed è in questo contesto che la vita del ragazzo ben presto cambierà, quando uno sconosciuto, che imparerà a chiamare Raven, gli proporrà di portare a termine una missione impossibile: sottrarre dal treno della dinastia imperiale un oggetto che Raven vuole avere a tutti i costi nelle sue mani. Ad aiutarlo ci sarà Nova, un'androide che sogna di diventare umana, e le sue grandi abilità. Riusciranno i due a portare a termine il compito loro assegnato? E soprattutto, chi si cela dietro l'identità di Raven? Perché, tra tutti, vuole impossessarsi di quell'oggetto specifico? Con esso Zen, del tutto inconsciamente, porterà a galla segreti ed intrighi celati per anni sotto menzogne e mezze verità che saranno in grado di cambiargli, notevolmente, la vita.

Fin dalle prime pagine Capolinea per le stelle riesce a mettere in evidenza quelli che sono e saranno i suoi punti di forza, fin dalle prime righe verrà naturale pensare a lui come un libro incredibilmente affascinante, sconvolgente e soprattutto travolgente ed immergersi immediatamente nel suo mondo, conoscere i suoi protagonisti, farsi catturare da un vortice di emozioni e sensazioni inestimabili risulterà essere la cosa più semplice mai fatta. Grazie alle meravigliose doti narrative di Philip Reeve il mio primo pensiero in relazione al romanzo è stato proprio questo, ma dietro questa bolgia di sensazioni e prime impressioni l'avventura di Zen nasconde molto, molto di più.

Innanzitutto, non può non colpire la grande originalità con cui l'autore è riuscito a costruire il suo mondo in maniera così accattivante, senza cadere mai nel banale, rendendolo interessante sotto molteplici punti di vista, emozionante sotto altri e soprattutto travolgente attraverso i perenni colpi di scena di cui ha intelligentemente infarcito la storia facendola risultare tutt'altro che scontata e riuscendo a tenere alta non solo l'attenzione, ma soprattutto la curiosità di tutti quei lettori, più o meno esigenti, che hanno deciso a cuore aperto di immergersi tra le pagine di uno dei migliori romanzi distopici degli ultimi tempi. Ed è proprio l'elemento distopico misto a quello fantascientifico a rendere Capolinea per le stelle ancora più interessante: di romanzi riguardanti l'Universo, l'esplorazione di altri pianeti, la ricerca della vita su altre stazioni che non siano la Terra e la consapevolezza che in questa esistenza non solo gli umani popolano il mondo le nostre librerie ne sono piene, ma la storia di Zen, Nova e Flex va ben al di là di tutto questo e non solo perché l'autore riesce a rendere l'esperienza di lettura adatta a tutti, anche ad un pubblico più giovane, prescindendo da termini scientifici ai più non comprensibili, ma soprattutto perché si dimostra in grado di dare vita ad una vicenda completamente differente dalle altre, costellata da una parte di elementi nuovi e affascinanti, capaci di sorprendere continuamente, e del profumo di classicismo dall'altra, creando un connubio perfetto tra le due epoche che hanno fatto la storia della letteratura fantascientifica.

Parlando dell'atmosfera che permea l'intero romanzo, poi, non si può non sottolineare il grande apporto che regala alla storia nella sua interezza: la sensazione iniziale che ben presto qualcosa in grado di modificare la realtà per come la si conosce accadrà non abbandonerà mai il lettore e lo spingerà a proseguire nella lettura incurante del mondo esterno, sempre più desideroso e curioso di conoscere cosa il destino riserverà a quel protagonista a cui non affezionarsi è impossibile, l'aria tesa e le emozioni che vi si respirano contribuiranno, senza alcun dubbio, a rendere il tutto decisamente più sentito, più umano e più verosimile e quel filo di ansia misto alla speranza che l'autore anche nel finale lascerà non faranno altro che ammaliare e sorprendere il lettore ancora una volta. 

In relazione ai protagonisti ed in generale ai personaggi che popolano il romanzo non posso fare a meno di ritornare sulla nozione di Originalità che vi ho proposto precedentemente: accanto a Zen, il giovane ladro umano con i cui occhi assisteremo alle vicende narrate, troviamo, infatti, una vasta gamma di esseri viventi tutti differenti tra loro, ma così ben armonizzati da non rendersi quasi conto delle loro diversità, partendo proprio da Nova, l'androide che sogna di diventare umano, fino ad arrivare ai Treni, che diventano delle vere e proprie identità capaci di provare sentimenti, di amare e di soffrire come gli uomini, passando per i Guardiani, le intelligenze artificiali che hanno dato vita al sistema della Rete, e i Monaci Alveari, composti sostanzialmente da insetti in grado di dare forma umana al loro essere. Tutti a modo loro si renderanno partecipi di una storia eccellente che pone al suo centro proprio il concetto di Umanità, e questo mi porta, infine, a parlare proprio delle tematiche che Philip Reeve ha fatto sue in questo strabiliante romanzo in cui si toccano i sentimenti più profondi quali l'Amore, l'Amicizia e la Fiducia reciproca, sottolineandone la loro importanza anche in un modo così tanto sviluppato, l'Arricchimento culturale, la condizione stessa dell'essere Umano, le guerre di Potere e la pericolosità di una brama così forte ed alienante. Il fatto che tutto questo sia inserito all'interno di un romanzo distopico fantascientifico consigliato ad un pubblico giovane, a mio avviso, lo rende ancora più speciale e credetemi quando vi dico che sarà in grado di toccarvi le corde più sensibili del cuore.

Con uno stile deciso, scorrevole ed incredibilmente evocativo Capolinea per le stelle si inserisce all'interno di quella cerchia ristretta di libri più amati e apprezzati quest'anno.

Commenti

  1. *__* Recensione stupenda! Non l'ho proprio preso in considerazione e dalle tue parole mi rendo conto di perdermi un gran bel libro! Recupererò quanto prima!!!

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  2. Ciao, volevo comunicarti che ti ho nominata al Liebster award - per i migliori blog emergenti.
    Passa a trovarmi sul blog :) <3 grazie

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  3. E' da un po' che ho visto questo libro in giro e sinceramente lo avevo evitato volutamente perchè sapevo che lo avrei aggiunto nella mia WL e ora...dopo la tua recensione (complimenti) lo devo aggiungere direttamente nel cestino degli acquisti ahahah

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  4. Avevo un po' snobbato questo libro per paura che fosse la solita storia, banale e piena di cliché.. Mi sa che ora ci farò un pensierino

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