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[BlogTour] La biblioteca sull'Oceano di Ashley Hay: Tappa #8

Buongiorno Colorlettori,

oggi ospitiamo una nuova tappa dedicata al libro di Ashley Hay La biblioteca sull'oceano. In questa tappa, oltre alla mia recensione, vi parlerò della mia biblioteca ideale e vi mostrerò il mio mio angolo lettura :)





Prezzo: € 18,90
E-book: € 9,99
Pagine: 317
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Romanzo

Australia 1948 - La vita di Ani è stata distrutta all'improvviso, il suo mondo, il suo amore, le sue certezze son crollate tutte in pochi istanti, come un fulmine a ciel sereno. Per Ani inizia una nuova vita, ogni giorno deve recarsi a lavorare, lo deve fare lei e per la sua piccola Isabel e poi in fondo lavorare in una biblioteca non è affatto male, lei ama leggere e perdersi tra le pagine dei libri!
Tra gli scaffali dei libri Ani conosce il Dottor Draper e il suo amico Roy, entrambi sopravvissuti alla guerra, entrambi in cerca di pace e sollievo: Roy cerca di ritrovare l'ispirazione per scrivere di nuovo poesie, Draper spera di riuscire a dimenticare del tutto ciò che ha visto in guerra.

Sono stata attratta da questo libro per il titolo, so bene che non bisognerebbe mai farlo, ma sono una vera amante dei libri e ho passato molte ore in biblioteca sia a studiare sia a cercare la prossima lettura con cui viaggiare lontano. I libri sono da sempre un antidoto alla tristezza, aiutano a non pensare e attraverso le loro pagine ci conducono in luoghi lontani e ci fanno vivere grandi storie d'amore o emozionanti avventure e in La biblioteca sull'oceano sono l'ancora di salvezza per Ani, che grazie al suo nuovo lavoro in libreria riesce anche ad avvicinarsi a Roy e al dottor Draper, che diventano per lei amici importanti.

La storia è narrata in terza persona, vi sono pochissimi dialoghi ed è come se il lettore fosse capace di leggere nel pensiero dei protagonisti, mettendo poi tutto nero su bianco.
Inizia lentamente il racconto di Ani e di suo marito Mac e il ritmo lento viene mantenuto per tutto il libro, come a voler segnare lo scorrere delle ore, soffermandosi su ogni riflessione e su ogni singolo ricordo di Ani e Mac, Roy e Draper. 
I dialoghi sono quasi inesistenti, l'autrice ha puntato tutto sulle descrizioni sia visive sia emotive, mettendo in risalto gli ambienti e dando maggior risalto ai flashback di Ani, rendendoli vivi e concreti.
La vita di Ani e Mac è perfetta, il loro amore è unico e a render tutto ancor più bello è la presenza della loro bimba di 10 anni Isabel: il modo in cui all'inizio viene raccontata la storia di questo nucleo familiare è molto simile ad una favola della buona notte, un po' come le storie che era solito raccontare Mac e che facevano sognare le sue due donne.
La Hay racconta con dolcezza le vite dei suoi protagonisti, ne descrive i sorrisi, i caratteri così diversi e così simili: Ani, Roy e Draper sono legati dal dolore che il tempo non guarisce... Ani ha bisogno di risollevarsi, di tornare a vedere il sole e lo fa piano piano, ricordando il marito e cercando di non farne mai sbiadire il ricordo, mantenendo vivi ogni istanti, concentrandosi anche sulle piccole cose come i colori. Roy e Draper invece sono come corrotti, come dei vasi che sono andati in frantumi e sono stati riaggiustati senza troppa cura: Roy non riesce più a guardare la bellezza del mondo, rincorre l'ispirazione, desidera poter scrivere ancora poesie e si domanda come sia possibile che sia riuscito a trovare l'ispirazione in mezzo a fango e morte e non riesca a ritrovarla in un paradiso come la sua terra. Draper è burbero, scontroso, tagliente, irriverente, segnato da troppe morti, cambiato da una guerra non sua a cui ha voluto prender parte e che gli ha lasciato addosso segni profondi e invisibili.
Tre vite, tre dolori e tre modi diversi di affrontare la vita, di cercare di risalire e correre di nuovo incontro alla felicità.
La biblioteca sull'oceano parla al cuore del lettore, gli racconta di una terra lontana di tanti tanti anni fa e lo fa trascinandolo in quei luoghi spesso per noi sconosciuti, mostrandoglieli come se fossero proprio davanti a lui, descrivendo non solo ogni singolo luogo, ma anche tutti i rumori e gli oggetti o animali: ogni descrizione è come un dipinto che si materializza davanti agli occhi del lettore, che ne viene totalmente rapito e si lascia cullare dolcemente.
Ashley Hay non parla di grandi storie d'amore, non vi sono colpi di scena o momenti intimi, semplicemente vi sono i protagonisti e le loro seconde possibilità, vi sono Any, Roy e Draper che a fatica cercano di ricominciare a vivere e che lottqno per uscire da quella bolla piena di dolore in cui sono stati catapultati all'improvviso.
Di sicuro La biblioteca sull'oceano è una di quelle letture dure, difficili, che richiedono molta concentrazione e che impegnano il lettore e nello stesso tempo lo portano a vivere le stesse emozioni dei vari protagonisti.
Una lettura che a tratti vi risulterà un po' ostica e che vi porterà a domandarvi dove vuole arriva l'autrice, ma che piano piano vi conquisterà, portandovi al punto di non potervi staccare dalle sue pagine e riuscendo anche a commuovervi.
Lasciatevi quindi prendere per mano da Ani e gli altri protagonisti di questo libro, fatevi condurre in cima al promontorio a osservare l'oceano, vivete insieme a loro passato e presente e sognate un futuro migliore.










Non è facile immaginarmi la biblioteca ideale, perchè alla fine amo tutti i luoghi dove è possibile fermarsi a leggere un libro e abbandonarsi alla lettura.
Conoscendomi però penso che la mia biblioteca ideale sarebbe in riva al mare, in modo da poterlo osservare ogni tanto, ascoltandone le onde come una nenia, abbandonandosi ai suoi colori e a tutte le avventure che si potrebbero vivere in mare aperto.
La mia biblioteca ideale deve essere accogliente, con immense sale di lettura in stile ottocentesco, con scale per poter arrivare ai libri più in alto, grandi tavoli di legno e libri fino al soffitto.
Sono tanti i libri che non dovrebbero mancare in questa biblioteca, i libri mi hanno davvero salvata nel lontano 2011 e per tutto il 2012 hanno accompagnato la mia gravidanza, distraendomi e aiutandomi a non aver paura, ma se ne dovessi scegliere due che non devono assolutamente mancare allora penso che ci metterei Il profumo del pane alla lavanda e la grammatica dell'amore.







Non ho un vero e proprio angolino in cui mi rifugio dove leggere, diciamo che ogni posto è buono per rifugiarsi in un buon libro, ma per lo più sto sul divano o sulla sedia a dondolo.









Vi ricordo che trovate la 7ima tappa sul blog Emozioni di una Musa e che nel caso vi fosse sfuggita qualche tappa di seguito trovate il calendario con tutte le tappe!





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