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Recensione: Seme di Strega di Margaret Atwood


TITOLO

di Margaret Atwood

Prezzo: € 20,00 | Ebook: €  9,99|
Pagine: 318 | Genere: Narrativa Contemporanea |
Editore: Rizzoli | Data di pubblicazione:  2 Novembre

Trama

«C'è una tempesta. E vendetta, decisamente vendetta.» Felix è un regista teatrale di successo. Da parecchie stagioni, le punte di diamante del cartellone del Makeshiweg Theatre Festival sono proprio i suoi allestimenti ingegnosi, provocanti per natura. Eppure, nulla di ciò che ha portato in scena finora potrà reggere il confronto con la brillante, spiazzante rilettura della shakespeariana Tempesta che, all'indomani della morte dell'amata figlia Miranda, Felix si è messo in testa di produrre. O per lo meno, questo è il piano. Se non che, vittima di un volgare tradimento da parte del suo socio in affari, Felix si ritrova d'improvviso a vivere in totale solitudine, estromesso con un colpo di mano dal mondo del teatro, in una catapecchia in mezzo al niente: uno sconfortante luogo pieno di assenze che però si rivela ben presto ideale per rimasticare le sue mire di vendetta contro chi pensava di averlo ormai escluso, giocando d'astuzia, dal palcoscenico della vita. 
 

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO


"Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni"

Pirandello diceva che la vita è è un palcoscenico su cui si gioca a far sul serio e in Seme di Strega realtà a finzione si mischiano, si confondono e grandi protagonisti diventano la follia, la vendetta e i sogni...
Margaret Atwood ci stupisce ancora una volta e partendo da una rielaborazione de La tempesta di Shakespeare crea un vero capolavoro in cui teatro e realtà sono tutt'uno: Felix, il protagonista, prende l'opera del grande bardo e la trasporta ai giorni nostri, analizzandola punto per punto, mostrando ai suoi attori improvvisati che alla fine la loro storia non è diversa da quella di Ariel, Prospero o Calibano. 
La storia procede lentamente, il lettore si lascia trasportare dolcemente tra le pagine del libro, si abbandona alla follia di Felix, lo osserva mentre cede al suo bisogno di vendetta e non può fare a meno di appoggiare ogni sua scelta.
Ogni singolo personaggio ha una sua storia da raccontare, una parte nascosta che lo accomuna ai vari protagonisti de La Tempesta: la Atwood ci parla di corruzione, fame di potere, malvagità, dolore e violenza, ci conduce nel baratro profondo e oscuro in cui sono caduti i vari protagonisti, ci racconta con cura e minuzia i loro peccati, la loro cupidigia.
Pagina dopo pagina verrete risucchiati dalla storia, vi sembrerà di essere in preda alla tempesta e non riuscirete a staccare gli occhi dal libro, totalmente rapiti da Felix e dalla sua mente così brillante e contorta.
Lo stile narrativo della Atwood è unico, questa autrice riesce sempre a metter nero su bianco la parte più buia della vita, usando la finzione ci parla della vita reale, di come la disperazione o l'ambizione riescano a portare al limite le persone e non poteva che ambientare tutta la storia proprio all'interno di un carcere, ma in fondo come dice Felix ognuno di noi vive in una sua personale prigione!
Seme di Strega è originale, a tratti spassoso, misterioso e fa riflettere più volte il lettore: la Atwood conferma la sua bravura e da ancora una volta prova di avere un talento unico e speciale, che rende la lettura accattivante, mai noiosa e ipnotica.







Commenti

  1. Devo ammettere che la trama non mi ispirava affatto, d'altra parte contavo sulla bravura della Atwood. La tua recensione mi fa ben sperare.

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