LE NOSTRE RECENSIONI


Recensione: Piccoli racconti di un'infinita giornata di primavera di Natsume Soseki

PICCOLI RACCONTI DI UN'INFINITA GIORNATA DI PRIMAVERA.


PICCOLI RACCONTI DI UN'INFINITA GIORNATA DI PRIMAVERA.
di Natsume Soseki

Prezzo: € 14,50| Ebook: € 9,99
Pagine: 144 | Collana: Senza Frontiere
Editore: Lindau | Data di pubblicazione: 4 Maggio 2017

I 25 Piccoli racconti di un’infinita giornata di primavera apparvero sull’«Osaka Asahi Shimbun» a partire dal 1909, e vennero riuniti da Sōseki in questa raccolta nel 1910. A prima vista, non sembra esistere un filo conduttore che li leghi, tanto sono diversi sia nel contenuto sia nello stile – soprattutto nelle pagine in cui vengono utilizzate tecniche sperimentali di scrittura. Ma è proprio il titolo così fortemente evocativo, Eijitsu Shōhin, a contenere l’elemento unificante. «Eijitsu», la «giornata lunga», non indica soltanto un giorno in cui il tempo sembra dilatarsi all’infinito, ma evoca anche ciò che accomuna i protagonisti dei diversi racconti: il desiderio di conservare quella sensazione di intensa felicità legata a un momento, a un’occasione, a una stagione, nella speranza che possa non finire mai.

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO.

Esistono mondi e culture così diverse dalle nostre usanze che spesso, pur di non ammettere di non essere in grado di comprenderli appieno, decidiamo di ignorarli, di fare finta che siano invisibili, di rimanere ciechi alla loro incredibile peculiarità, privandoci così del sapore che solo le nuove scoperte possono celare. Uno di questi è sicuramente il pensiero Orientale e quello Giapponese in particolar modo: che negli ultimi anni i grandi scrittori nipponici siano tornati a popolare le nostre librerie è innegabile, ma possiamo veramente dire di esserci avvicinati al loro modo di essere? Io lo credevo, almeno fino a quando non mi è capitata tra le mani una raccolta di racconti di Natsume Soseki: Piccoli racconti di un’infinita giornata di primavera, infatti, mette in luce quella piccola parte dell’animo giapponese che spesso viene data per scontata e lo fa con una semplicità tale da trasmettere in maniera vitale ogni minima sensazione, cullando il lettore attraverso scorci di una realtà semplice, ma custode di un segreto inestimabile: il valore della Felicità. 

Venticinque racconti e diversi protagonisti, apparentemente slegati gli uni dagli altri, ma connessi da un filo invisibile che racchiude l’intera essenza della raccolta: la felicità di un momento, la sensazione dell’aver trovato anche nel mezzo di una giornata interminabile un piccolo attimo a cui tenersi ancorati per un po’ per osservare la meraviglia della vita con occhi diversi, appagati, sorridenti, è questo che Natsume Soseki, con il suo stile dolce, sognante, quasi magico ma a volte troppo spigoloso, vuole trasmettere, sottolineando la bellezza della semplicità e l’amore che solo l’onestà di un gesto del tutto spontaneo può regalare.

La complessità del linguaggio ed un’apparente prima incomprensione del tutto sono, di fatto, i due elementi che caratterizzano Piccoli racconti di un’infinita giornata di primavera e che, senza alcun dubbio, hanno reso la raccolta indimenticabile e folgorante: che la felicità sia nascosta in un attimo lo si può leggere ovunque, che sia effettivamente così, però, è decisamente più complicato da provare, eppure Natsume Soseki attraverso ogni piccola parola è riuscito a trasmettere esattamente questa inafferrabile emozione, con un’intensità tale da trascinare il lettore nel suo mondo e fargli vivere sulla pelle quell’atmosfera onirica che ricopre ciascun racconto. Proprio la sua indubbia capacità descrittiva, infatti, è il vero punto di forza delle vite protagoniste della raccolta: dal senso di pienezza e soddisfazione derivante dal paesaggio tipico del suolo giapponese a quello opprimente ed asfissiante che delinea la città di Londra, in cui l’autore si è trovato a vivere per diverso tempo, tutto sembra essere capace di trasformarsi e prendere vita direttamente davanti agli occhi di un lettore confuso ed estasiato al contempo.

Corredati da elementi che sfiorano la magia, i racconti di Natsume Soseki riescono, con la delicatezza che li contraddistingue, a sfiorare l’anima di chi li legge lasciando dentro di essa un’impronta indelebile che non potrà in alcun modo lasciarla immutata.

Commenti

Posta un commento