LE NOSTRE RECENSIONI


Incontro con l'Autore: David B.

Ciao a tutti Lettori e ben trovati!

Oggi torniamo a parlare di Incontri e di Autori e nello specifico dell'ultima presentazione, in ordine cronologico, a carattere fumettistico a cui ho avuto il grande piacere di partecipare. Ancora una volta BAO Publishing ha scelto Bologna per far conoscere ai propri lettori l'estro ed il genio di un eccellente fumettista francese, che nella bellissima cornice disegnata dalla sala adibita per l'occasione della libreria Feltrinelli in Piazza Ravegnana, ha dato prova non solo del suo talento, grazie ovviamente alla sua opera, ma soprattutto della delicatezza e della curiosità che abitano il suo animo: David B. ed il suo Graphic Novel, Hasib e la Regina dei serpenti, che hanno saputo ricreare in poco più di un'ora un'atmosfera incredibilmente magica.


Quello di David B. è, senza alcun dubbio, un segno grafico molto particolare e personale, perfettamente riconoscibile al di là del nome dell'autore stampato in copertina, ma quando e come ha deciso di diventare un fumettista a tutti gli effetti? "Leggendo, romanzi e fumetti. Con il tempo è nata in me la voglia di raccontare storie e soprattutto di disegnarle e questo perché la miglior cosa, per me, è riuscire, attraverso il fumetto, a comunicare e non solo con le parole, ma anche con le immagini." Incalzato dall'immancabile Michele Foschini, moderatore dell'incontro e parte integrante della Casa Editrice, David B. è riuscito a sfoggiare una naturalezza tale nel rispondere a questa prima domanda da lasciarmi completamente incantata, grazie anche al profondo rispetto nei confronti del suo lavoro prima e del suo pubblico dopo che i suoi occhi lasciavano trasparire. 

Caratteristica, questa, che si ritrova anche all'interno del nuovo Graphic Novel pubblicato da BAO Publishing, Hasib e la Regina dei serpenti, un adattamento a fumetti di uno dei racconti contenuti all'interno della celebre raccolta de Le Mille e una Notte, in cui com'è noto Shahrazād, la figlia maggiore del gran visir, dopo essersi offerta volontariamente come sposa al Re Persiano, decide di intrattenere quest'ultimo ogni sera con una favola differente rimandando ripetutamente il finale della stessa al giorno successivo, salvando così la propria vita e quella di molte altre donne. Racconto che David B. ha deciso di lasciare immutato: senza alcun tipo di volontà di modernizzazione della storia, infatti, l'autore ha dichiarato di aver voluto lasciare la vicenda esattamente com'è, pur alleggerendola di qualche ripetizione ritenuta dallo stesso superflua a causa, essenzialmente, della trasmissione orale che si faceva, ai tempi, della storia. Quella di Hasib, inoltre, presenta una struttura molto complessa, tipicamente a matrioska, in cui diverse storie si intrecciano tra loro e soprattutto all'interno delle quali si incontrano protagonisti differenti, con due importanti eccezioni: il Mago Uffan, l'unico in grado di travalicare le dimensioni dei racconti, ed il Re Salomone. Entrambi hanno, ovviamente, un proprio ruolo all'interno dell'opera, che però non si limita ad essere puramente fisico: Re Salomone, infatti, rappresenta quello che può essere definito un deus ex machina, una personalità capace di sfiorare più culture ed in grado di "creare le radici della cultura musulmana nelle altre diverse religioni e di influenzare tutti gli altri personaggi provenienti, di fatto, da mondi differenti.", mentre Uffan, forse il più grande cattivo del racconto, una sorta di personificazione dei pregiudizi, in qualche modo "polarizzati [genericamente parlando] dal momento e dal luogo in cui le storie furono scritte e tramandate."



La presenza di elementi fantastici, poi, ha dichiarato il fumettista, rende sicuramente più fruibile la storia, che pur avendo elevato a protagonista Hasib, ritrova proprio nella sua personalità quella meno sviluppata: "Hasib rimane comunque molto centrale nella narrazione, qualcosa all'interno del fumetto ne determina l'evoluzione e proprio la sua condizione [il suo non aver alcun vero talento al contrario del padre, mente sopraffina] gli permette tutto ciò. Hasib impara vivendo le sue avventure." Esempio ne è sicuramente il perdono che il ragazzo stesso concede a chi, all'inizio della storia, approfittandosi della sua ingenuità dovuta alla giovane età, mette in atto un piano per ingannarlo: "il personaggio che vince ne Le Mille e una Notte è sempre giusto, tollerante e gentile", è così che risponde David B. alla domanda di Michele Foschini circa il motivo reale dell'azione bonaria compiuta da Hasib.

Arrivato il momento delle domande dei suoi lettori, il fumettista francese si è reso nuovamente magico ai miei occhi dichiarando, al "quando scrive ha un'idea precisa del lettore a cui indirizzare la storia? Per chi scrive?", "Io scrivo le storie che ho voglia di raccontare, ma lo faccio sempre per il mio pubblico."

Imperdibile come sempre, infine, il momento delle dediche è stato, senza alcun dubbio, il migliore a cui io abbia mai assistito, l'atmosfera che David B. ha riscritto nella sala ed il vederlo all'opera è stato incredibilmente emozionante. Fidatevi di me e non perdete per nulla al mondo l'occasione di incontrare questo strabiliante fumettista, ogni parola ripagherà il vostro tempo.

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