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Recensione: Pizzaman di Gino Sorbillo



Pizzaman di Gino Sorbillo



Editore: Multiplayer Edizioni - Dissapore | Genere:Autobiografico| Pagine: 178  |Data d'uscita: 30 Novembre 2017 | Prezzo€ 12,00 | E-book : € 7,99                                                                                                                                                                TRAMA           

Pizza e non solo, naturalmente. Quella di Gino Sorbillo è una storia di amore, passione e riscatto, un'autobiografia che travalica il suo argomento principale e finisce per raccontare Napoli, il centro storico, la criminalità, i complessi anni '80 e la vita di un pizzaiolo prima, durante e dopo il successo ottenuto. Gino Sorbillo è stato l'uomo della svolta per la pizza napoletana e ha ridato orgoglio a una categoria che solo quindici anni fa nessuno considerava così importante; ma prima di tutto è stato un ragazzo irrequieto e pieno di voglia di fare, un uomo ostinato che ha rinunciato a cercare fortuna fuori da Napoli. Degno erede di zia Esterina Sorbillo, primogenita di una famiglia di pizzaiuoli, una donna strappata prematuramente all'adolescenza dalla morte dei suoi genitori e costretta a crescere venti fratelli tenendo in piedi il "buco", la spartana pizzeria di famiglia sopravvissuta a tutto e tutti. A lei, in questi anni, Gino ha dedicato diversi locali diventati un'istituzione per la pizza fritta. "Pizzaman" viaggia da Londra a New York, da Tokyo a Milano, col cuore sempre ancorato a via dei Tribunali, il quartiere dove Sorbillo dal 1996 ha portato il sole con le sue pizze a ruota di carro, le file infinite e i suoi modi ospitali.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

In questo libro conosciamo Gino Sorbillo e la sua numerosa famiglia. 
Dobbiamo a lui la riscoperta della pizza napoletana al di fuori di Napoli.
Con uno stile semplice e colloquiale ci introduce nella sua storia e nel suo percorso professionale che ha portato avanti con forza e determinazione.
Il suo amore per la pizza e per i prodotti di alta qualità lo faranno distinguere dalle catene di pizzerie che mirano al profitto. 
Per lui la tradizione e la genuinità del prodotto sono essenziali e sono i fondamenti dell'educazione che ha ricevuto lavorando nella pizzeria del padre. Una risorsa indispensabile e preziosissima era zia Esterina, una donna tutta d'un pezzo che incuteva timore e soggezione nel prossimo solo con lo sguardo.
Lei era la regina della pizza fritta e sapeva cogliere l'essenza delle persone appena le vedeva e sapeva farsi rispettare come pochi. 
Il quartiere dove si trova la storica pizzeria è vicina ad altri con nomee non rassicuranti ma ,l'educazione ricevuta,la continua vigilanza degli abitanti e dei commercianti, nonchè la dedizione al proprio lavoro hanno permesso alla famiglia Sorbillo di vivere tranquilla .
Gino ha voluto fortemente portare la pizza al passo con i tempi moderni mantenendo genuinità e prezzi abbordabili perchè tutti la devono mangiare senza temere di spendere cifre esorbitanti e spesso si è dovuto scontrare con chi lo considerava un visionario o un "ingenuo".
L'arrivo sul piccolo schermo gli ha permesso di ampliare le sue conoscenze e di farsi apprezzare per l'amore che nutre per questo alimento.
Nel libro conosciamo l'uomo e poi il"pizzaiolo", il suo attaccamento alla famiglia e la passione per il suo lavoro. 
Impossibile non passare per Napoli senza fermarsi da lui per potersi riempire la pancia con le sue famosissime pizze a ruota di carro.
Mi è piaciuto lo stile semplice e confidenziale, il suo raccontarsi attraverso il lavoro ed il cibo.
Lo consiglio a chi vuol leggere di persone che credono profondamente in ciò che fanno senza lasciarsi distrarre dagli altri e perseguendo un obiettivo ben preciso.

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