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[BlogTour] Bugiarda di Sarah J. Naughton: Eutanasia, un diritto o no? - 4° Tappa


Ciao a tutti Lettori e ben trovati! 

Quest'oggi sono particolarmente felice di ospitare sul blog la Quarta Tappa dedicata al nuovo Thriller targato DeA Planeta che con velato entusiasmo vi ho presentato qualche giorno fa: Bugiarda di Sarah J. Naughton, come vi avevo accennato, non è solo un semplice romanzo da gustarsi in preda all'adrenalina, è decisamente qualcosa di più, soprattutto grazie ad una delle importantissime tematiche che l'autrice, attraverso i suoi personaggi, è riuscita a portare all'attenzione di tutti: l'Eutanasia, ed oggi parleremo proprio di questa.

BUGIARDA.


BUGIARDA
di Sarah J. Naughton

Prezzo: € 17,00 | Ebook: € 7,99
Pagine: 354 | Genere: Thriller
Editore: Dea Planeta| Data di pubblicazione: 15 Maggio 2018

TRAMA

La chiesa sconsacrata di St Jerome, in un quartiere alla periferia di Londra, è un approdo sicuro per chi, come Jody, per miracolo è scampata a un passato difficile e ancora stenta a camminare con le proprie gambe. Dietro le sue vetrate dai mille colori, negli alloggi popolari ricavati sotto le ampie volte, la vita scorre apparentemente tranquilla. Fino a quando il giovane Abe, al termine di una serata romantica in compagnia proprio di Jody, finisce in coma per una caduta sospetta giù dalle scale. Tocca alla sorella Mags – inscalfibile e cinica avvocatessa in carriera, che da anni ha preferito tagliare i ponti con lui e con il resto della famiglia – accorrere al capezzale di Abe per decidere della sua sorte. Non prima, però, di aver capito cosa è accaduto davvero quella tragica notte. Perché tutti, ma proprio tutti a St Jerome, a partire dalla stessa Mags, hanno almeno un segreto da nascondere. E validi motivi per mentire.

Eutanasia: un diritto o no?

Apparentemente separate da una netta linea invisibile, la tranquilla vita di Jody e quella di tumultuosa di Mags saranno ben presto destinate ad intrecciarsi inesorabilmente. Dopo la rovinosa caduta di Abe, fidanzato della prima e fratello perduto della seconda, le due donne, così profondamente diverse l'una dall'altra sia per carattere che per condizione sociale, si ritroveranno, infatti, ad una sorta di convivenza forzata, dettata dall'esigenza di prendere una delle decisioni più importanti che abbiano mai affrontato: la condizione di Abe sembra essere ormai prepotentemente irreversibile, è davvero giusto lasciarlo in balia di uno stato vegetativo da cui tornare indietro è impossibile? E' un suo diritto oppure no mettere un punto definitivo su quella che, in fondo, non può più essere definita vita?

Eutanasia, è proprio questa una delle tematiche più rilevanti analizzate all'interno romanzo, che Sarah J. Naughton abbraccia sapientemente dai due punti di vista da sempre in netto contrasto tra loro e da che ne ho memoria fautori delle più grandi discussioni perpetrate nella società: può essere considerato dignitoso continuare a vivere alimentati solo ed esclusivamente da macchinari freddi e senza alcun tipo di personalità? Non sarebbe forse più umano regalare definitivamente la pace ad un'anima travagliata trovatasi fortuitamente o meno in una condizione simile? Perché in fondo è proprio di questo che si tratta. Quanto conta veramente il volere di chi quella vita in quel momento non la sta affrontando? Quando si può parlare di egoismo puro e quando di semplice presa di coscienza senza essere additati come mostri senza cuore?

Quella del Diritto all'Eutanasia è, molto probabilmente, una delle questioni più delicate che l'umanità si è trovata in passato (basti pensare al caso Englaro) ad affrontare e a cui si ritroverà davanti in futuro, attraversando un presente costellato da piccoli interrogativi (e anche in questo caso gli esempi che i media hanno portato sotto gli occhi di tutti sono stati quelli più eclatanti, come quelli dei due bambini i cui genitori si sono opposti con fermezza al distacco delle macchine) che, a mio avviso ed ancora una volta, non prendono affatto in considerazione le reali volontà del diretto interessato. Che la nostra tradizione cattolica costituisca una sorta di ostacolo a tutto questo? Onestamente, credo che in qualche modo sia esattamente così, che ogni piccolo passo avanti nel mondo giuridico venga prepotentemente arrestato da un credo pronto a mettere alla gogna chiunque se ne trovi distante. La mia posizione, a questo punto, penso sia abbastanza chiara: ciascuno di noi, nella scongiurata possibilità che qualcosa accada, ha DIRITTO a disporre come meglio crede della propria vita, quello dell'Eutanasia è un DIRITTO che a nessuno, in quanto essere umano, dovrebbe essere negato, indipendentemente da tutto. E, purtroppo, temo che la strada verso una soluzione quanto meno simile a questa, ovviamente con tutte le sue innumerevoli implicazioni, sia ancora troppo puntellata da ostacoli dettati dalla morale, che, ricordiamoci, non può basarsi sempre e comunque su parametri uguali per tutti. 



Una copia cerca casa!

Come sempre, abbiamo deciso di premiare chi con costanza ed entusiasmo riuscirà a seguire Review Party e BlogTour dedicati a questo nuovissimo Thriller. Qui sotto trovate, come al solito, il form da compilare. Buona fortuna! 

REGOLE:

Obbligatorie:
- seguire la pagina Dea Planeta su facebook
- seguire i blog partecipanti al blogtour
- commentare le tappe

Facoltativa:
- commentare le recensioni del 15 maggio


Commenti

  1. Ciao Vale, con le tue parole hai fatto proprio centro. Abbiamo lo stesso pensiero su come gestire là proprio vita, personalmente non vorrei mai rimanere attaccato alla vita in condizione di non poterla vivere. Penso che molte volte le scelte che ci vengono imposte siano sbagliate e non cucine su ogni tipo di caso. Spero che in un futuro (o anche molto prima) ci si possa tutelare.

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  2. Ciao Vale e grazie al blog per questa tappa. Concordo con le tue parole e appoggio la libertà di scelta di ognuno di noi. È un diritto sacrosanto. Bella tappa grazie

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  3. Un tema davvero delicato questo dell'eutanasia. Il mio pensiero coincide con il tuo, ognuno ha diritto di decidere della sua vita in propria coscienza. Purtroppo la vita non è facile per tutti e ad alcuni non viene fatto dono della salute per affrontare al meglio la propria esistenza quindi non si possono biasimare se decidono di non vivere nella sofferenza.

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  4. l'eutanasia è un tema molto delicato, io personalmente penso che ogni persona debba lasciar scritto cosa fare se e quando dovesse capitargli una cosa del genere .non diamo per scontato che tutti coloro che si trovano in quella situazione vogliano morire.
    Luigi Dinardo

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  5. sono favorevole all'eutanasia..e mi da fastidio quando sento delle polemiche su questo..non è una decisione facile..e chi la prende merita rispetto..perchè è una decisione dolorosa.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Ciao Vale. ❤
    Questa tua tappa è davvero molto riflessiva, devo dire che sono pienamente d'accordo con te, ognuno di noi dovrebbe avere il diritto di decidere per la propria vita. ❤
    Vivere come un vegetale significa non vivere affatto, significa togliere la dignità a chi non è più padrone della propria vita, vivere come un vegetale significa non vivere affatto, allora mi chiedo che senso ha? Forse in questi casi la morte sarebbe la migliore delle salvezze, la pace eterna per un anima buona. ❤
    Come dimenticare il caso di "Eluana Englaro" che ha vissuto per quasi 20 anni in un letto di ospedale incapace di tutto. ❤
    Sono sempre più curiosa di leggere questo libro, i temi trattati dall'autrice sono molto forti sarà sicuramente una storia ricca di emozioni e angoscia. ❤
    Partecipo a questo vostro BlogTour + al ReviewParty + al Giveaway. ❤
    Di seguito vi elenco tutte le regole che ho rispettato nel form. ❤
    . Sono lettrice fissa di tutti i blog partecipanti a questo BlogTour e al ReviewParty con il nome: Elysa Pellino. ❤
    - Bookspedia.
    - Harem's Book.
    - IL Salotto DEL gatto libraio.
    - IL COLORE DEI LIBRI.
    - Aria's WILD.
    . Ho il "Like" alla pagina Facebook della casa editrice "DeA Planeta - narrativa" con il nome: Elysa Pellino. ❤
    . La mia e-mail: mora_1993_@hotmail.it
    (Ho commentato le tappe precedenti di questo vostro BlogTour) ❤
    *Commenterò tutte le recensioni di questo vostro BlogTour* ❤
    . Ho completato il form in tutti i suoi campi. ❤
    Grazie per la partecipazione!!
    Buona Fortuna a Tutti. ❤

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  8. Argomento molto delicato: dovremmo essere consapevoli che non essendo eterni dovremimo pensare a cosa fare se ci trovassimo in certe situazioni per far si che la ns volontà possa essere rispettata ; per questo consiglio sempre di lasciar scritte le oroprie volontà. Non sempre le decisioni eri ns cari coincidono con le nostre.

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  9. questa è una tappa davvero interessante... e la domanda è una di quelle spinose ma nella sostanza la penso proprio come te, solo a volte penso a chi si trova nella condizione di subire quella decisione e cioè chi resta, chi ti vede andare via e allora li mi metto in quei panni e non so davvero come la vivrei.. insomma forse una situazione del genere bisogna viverla per capire a fondo..ovviamente non me lo auguro, ma so che se fossi io a scegliere per me lo farei anche solo per evitare ai miei cari patimenti inutili.

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