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Recensione: L'uomo col Chihuahua di Giuseppe Benassi

 

L' UOMO COL CHIHUAHUA


                                                                   di Giuseppe Benassi.




Prezzo:
 €  15.00   | Ebook: € 7.99 |
Pagine: 183 | Genere:  Thriller investigativo |
Editore:  Pendragon |  
Data di pubblicazione: 1 ottobre 2020

Trama
Un pomeriggio di una giornata che sembra scorrere noiosa e un po' uguale alle altre, l'avvocato Leopoldo Borrani riceve la visita di una strana coppia: un professore di ginnastica sulla cinquantina, con la frangetta bionda e fare effemminato, che porta in braccio un piccolo cagnetto giallo, un chihuahua tutto occhi e con le orecchie a punta. Gabriele Fossa, questo è il suo nome, è lì per denunciare una serie di strane effrazioni nella sua villa sulla costa livornese. All'inizio pare una questione di poca importanza e anche un po' bizzarra. Ma quando, qualche giorno dopo, viene ritrovato il corpo senza vita dell'uomo, il caso si fa intricato e pieno di misteri, tanto da spingere l'avvocato, preso anche dai sensi di colpa, a voler trovare a ogni costo il colpevole. Cercando di conoscere meglio la vittima e il suo mondo - l'ambiente gay con le sue consuetudini e le sue contraddizioni - Borrani si imbatte in personaggi sopra le righe, segreti inconfessabili, antiche civiltà ormai scomparse e bronzetti nuragici. Un giallo ricco di umorismo, dove la tragedia si mescola alla farsa.



IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Devo essere sincera, ho scelto di leggere questo libro perché  il titolo ha attirato la mia attenzione e poi la sinossi mi ha incuriosito.
Immaginavo di leggere un thriller investigativo canonico e invece mi sono trovata tra le mani un piccolo gioiellino, con un protagonista talmente scorbutico da risultare esplosivo e simpaticissimo.
La trama è originale e ben congeniata.
Durante una giornata noiosa, l'avvocato Borrani riceve la visita di Gabriele Fossa, professore di ginnastica cinquantenne che vuole sporgere denuncia per alcune effrazioni nella sua villetta sul litorale livornese.
Borrani si accorge di aver di fronte una persona bizzarra, soprattutto per quel cagnetto giallo che tiene sempre in mano come fosse una borsetta e quelle movenze un po' effeminate.
Prende la questione sottogamba, scordandosi addirittura di depositare la denuncia, fino a quando, pochi giorni dopo, non viene a sapere che Fossa è stato ucciso.
L'avvocato viene tormentato dai sensi di colpa, così decide di iniziare un' indagine per scoprire il colpevole.
Leopoldo Borrani è un avvocato di Livorno perennemente scontento, soprattutto del suo lavoro che però sa fare molto bene.
Sogna di andare in pensione, di essere libero di poter fare ciò che vuole e ha un fiuto innato per le investigazioni.
E' scorbutico, irruente, nervoso, agitato, sempre in cerca di qualcosa da fare pur di non andare in ufficio.
Ha una mente brillante e sempre in azione e una curiosità fuori dal comune.
Ben descritto e caratterizzato risulta essere un personaggio in continua mutazione  che suscita da subito simpatia.
La lettura è scorrevole, piacevole e ritmata, lo stile è chiaro, ironico, a volte al limite del surreale ma sempre in linea con la trama.
Il punto forte di questo romanzo sono i dialoghi, anche interiori,  che risultano essere veloci, simpatici, verosimili e che riescono a dare tridimensionalità a tutti i personaggi coinvolti.
Ben dosate le descrizioni , limitate più che altro all'ambientazione che risulta così ben visibile, anche per chi non ha il piacere di conoscere la costa livornese.
Piccoli e grandi colpi di scena completano una narrazione frizzante, e tengono sempre accesa l'attenzione del lettore.
Leopoldo Borrani è stato per me una bellissima scoperta e  non vedo l'ora di leggere  qualche altra sua avventura.
Da leggere in ogni stagione, sorseggiando un bel bicchiere di vino bianco davanti a un bel piatto di caciucco.
Consigliatissimo agli amanti del genere ma anche a chi è alla ricerca di una storia frizzante, allegra e leggera che risollevi l'animo.
















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