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Manga - Consigli di lettura #38: Domani il pranzo sei tu #1 di Kiminori Wakasugi

DOMANI IL PRANZO SEI TU #1


DOMANI IL PRANZO SEI TU #1
di Kiminori Wakasugi

Prezzo: € 6,50 | Pagine: 192 | Genere: Survival action
Editore: Edizioni Star Comics| Data di pubblicazione: 10 Marzo 2021

TRAMA
In una scuola superiore giapponese è comparso improvvisamente un terribile mostro antropofago. Alcuni giovani sopravvissuti si sono barricati all’interno dell’edificio scolastico assediati dalla famelica creatura, che da par suo sembra non avere la minima intenzione di allontanarsi. Per continuare a sopravvivere nella speranza che prima o poi giungano i soccorsi, i ragazzi decidono di placare il mostro offrendogli in pasto ogni giorno una vittima scelta tra di loro. Quando a rimanere sono solo in sette, il momento fatidico giunge anche per il remissivo e sottomesso Sota...

IL MIO PENSIERO.

Nulla come il pericolo imminente e la paura di vedere la propria vita scivolare via può trasformare l’essere umano in un’entità completamente estranea a se stessa, disposta a tutto pur di sfuggire alla morte. Persino a sacrificare un suo simile. Ma non è, forse, proprio questo il significato posto alla base del concetto di sopravvivenza? Di fronte alle condizioni più estreme, dove sul piatto della bilancia troneggiano vita e morte, impegnati in un’instancabile lotta per la supremazia, l’uomo si riscopre, infatti, capace dei pensieri e delle azioni più crudeli, incline ad una brutalità che di filantropico non possiede nemmeno l’ombra.

La nozione stessa di umanità subisce, in quest’ottica, un notevole ripensamento: è davvero possibile ritenere spietato e disumano chi tenta, in ogni modo, di non soccombere a un destino avverso? Come può essere giudicato immorale un comportamento atto a salvaguardare la propria pelle alla luce di circostanze tanto straordinarie da far cadere nel vuoto qualsiasi viziosità? Eppure, come a monito della sua presenza, sottrarsi alla presa ferrea che la coscienza esercita su ciascun Io risulta essere estremamente difficile: in fondo, si sta pur sempre cagionando danno a qualcuno che ha condiviso le stesse disavventure, che ha provato gli stessi contrastanti sentimenti, che si è visto costretto di fronte al medesimo bivio.

E proprio questo è il dilemma che si pone alla base del nuovo survival action proposto da Star Comics, Domani il pranzo sei tu di Kiminori Wakasugi, un concentrato di mostruosità, humour nero e deliranti stravolgimenti di trama.


Vivere o morire, chi ha il potere di decidere le sorti di tutti?
Tra le mura della scuola superiore Kiyomi, nella prefettura di Tokyo, il destino di ogni sopravvissuto sembrerebbe essere appeso alla volontà, del tutto arbitraria, di Sakai, l’intellettuale elettosi leader del gruppo composto dai sette studenti riusciti in qualche modo ad eludere le fauci del mostro che da sessanta giorni li tiene tutti prigionieri. Comparso all’improvviso e senza un’apparente spiegazione, la spaventosa creatura si nutre ogni giorno di un essere umano e per evitarne la furia cieca le vittime vengono preventivamente determinate sulla base di un criterio utilitaristico: coloro che verranno considerati inutili allo scopo della squadra saranno di volta in volta sacrificati. I prossimi sulla lista, Sasazuka e Man-Chan, però, stanchi delle continue angherie di Okubo, il braccio destro di Sakai, colui che ne fa rispettare le indicazioni attraverso l’uso della violenza, decidono di tentare una strada mai provata prima: allearsi, trarre in inganno la belva ed eliminarla. Ma qualcosa non va come sperato.

Fuori da ogni linearità o canone classicamente imposto dalle convenzioni, Domani il pranzo sei tu dà inizio alla sua folle corsa senza fornire alcuna spiegazione sul fenomeno narrato: intenzionato, infatti, ad intrappolare il lettore fin da subito nel cuore della storia, Kiminori Wakasugi lascia ampio spazio all’azione già dalle prime battute del racconto, donandogli quella dinamicità e frenesia che ne costituiranno poi gli elementi più caratteristici. Il ritmo incalzante e travolgente del manga ben si sposa con il tipo di narrazione a cui esso stesso aspira, mirata per lo più ad una forma d’intrattenimento non adatta, in realtà, a tutti i palati, ma non gli impedisce, allo stesso tempo, di affacciarsi su una serie di complicate riflessioni che, con il proseguire dei volumi, potrebbero trasformarlo in un vero e proprio studio dell’umanità.

Pur con i toni e il linguaggio particolarmente coloriti, che non risparmiano riferimenti sessuali più o meno espliciti, il mangaka attraverso i suoi personaggi riesce di fatto a mettere in luce alcuni dei ruoli che gli esseri umani giocano all’interno di una società improntata ad una produttività costante ed opportunistica, cominciando così a tessere attorno a quello che non è solo un survival horror una trama curiosa e interessante. Rispondendo a degli stereotipi, ma con coscienza, nel gruppo dei ragazzi sopravvissuti si trovano l’intellettuale borioso che ne ha preso le redini in virtù di un sapere superiore, lo spaccone dedito alla violenza, la calcolatrice che decide di schierarsi di volta in volta dalla parte più conveniente, la combattente, i tuttofare fisicamente più deboli che tentano in ogni modo di rendersi utili per sfuggire al proprio destino e chi dietro alle quinte ne documenta anche la più insignificante quotidianità. 

Come possano personalità così tanto distanti concettualmente l’una dall’altra riuscire a collaborare lo rappresenta bene Kiminori Wakasugi in questo primo volume centellinando, ancora una volta, tutte le diverse informazioni che aiuterebbero il lettore ad avere un quadro più esaustivo della vicenda. Proprio compito di quest’ultimo è, infatti, raccogliere le poche briciole disseminate tra le tavole per tentare una prima ricostruzione dei fatti, coadiuvato da alcuni flashback proposti dall’autore nel corso della lettura. In questo senso, Domani il pranzo sei tu riesce perfettamente nell’intento di trascinare nella sua avventatezza il pubblico, incuriosendolo pur rimanendo ancora circospetto sulla superficie, esattamente come ci si aspetta da un primo introduttivo volume.

Il tratto particolarmente espressivo, attento soprattutto alla caratterizzazione del mostro che infesta le tavole, riesce, inoltre, a dare risalto all’umorismo macabro che permea l’intera narrazione e che costruisce intorno a vicende di per sé tragiche e impressionanti un’atmosfera inusuale e grottesca. Così, del tutto inaspettatamente, il lettore si ritrova a ridere e sorridere di fronte a una sequenza di scene che sottolineano la precarietà della condizione umana, la debolezza della carne e la ferocia di una mente messa ormai all'angolo dalla criticità del momento vissuto. L'insieme viene, infine, inasprito dal grande colpo di scena che chiude il volume, sapientemente orchestrato dal mangaka, atteso e continuamente annunciato dai precedenti capitoli, ma sorprendente nella sua evoluzione.

Spingersi oltre i propri limiti, conosciuti e non, mettere alla prova se stessi ed una tenue denuncia sociale vengono così racchiusi in un primo numero tanto paradossale e irriverente quanto curioso e appassionante che si rivela capace di un intrattenimento dissoluto, ma efficace proprio in virtù di una brillante contestualizzazione dei fatti.


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