LE NOSTRE RECENSIONI


RECENSIONE: LE VOCI DEL FARO DI LAURA FERRARI

 


 LE VOCI DEL FARO


                                                                 
 di Laura FERRARI


Prezzo: 13,00 €  | Ebook: 3,99 € |
Pagine: 176 | Genere:  giallo-rosa |
Editore: Officine Milena  
Data di pubblicazione: 5 novembre 2020


Trama

Nel 1961 una coppia di amanti maltesi si suicidò gettandosi dal faro dell’isola di Gozo. Da allora una leggenda aleggia sulla vicenda, e perpetua la sua eco fino ai giorni nostri, provocando a cascata il suicidio di tutti i guardiani dello stesso faro, spaventati dalle grida dei due innamorati che tornano dalla spuma del mare a rivendicare il loro amore spezzato.

Laura Marshall, fotoreporter italo-londinese del National Geographic, viene a conoscenza della leggenda durante la cena di benvenuto per una vacanza a Malta, ospite dell’amica Emma e di suo marito Philippe, noto attore teatrale. Proprio durante quel piccolo viaggio, Philippe scompare nel nulla. Laura, inizia un’indagine personale, aiutata col suo caro amico Chris che l’ha accompagnata in vacanza, mentre la polizia porta avanti le ricerche ufficiali.

Verranno quindi a galla particolari drammatici legati alla leggenda e ai personaggi, che mostreranno il vero volto degli attori della vicenda. 



IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Le voci del faro” ha tutte le premesse per essere un buon giallo, l’idea è interessante, l’ambientazione originale, ma meritava uno sviluppo migliore.


Narrato in prima persona da Laura, è asettico, asciutto, tecnico: una sola esposizione di fatti, senza molto spazio a emozioni e impressioni, come la trasposizione di un testo teatrale, e a parer mio questa caratteristica è un valore aggiunto: conferisce ritmo, lo rende accattivante. L’inizio infatti è incalzante, rapido e cattura il lettore che lo legge volentieri, ma improvvisamente, poco dopo la metà, rallenta e diventa poco credibile e per certi aspetti un po’ superficiale, quasi banale nella trattazione di alcuni temi che mancano dei tecnicismi più o meno specifici e approfonditi di chi si è documentato per esporre temi che non conosce, e lo rendono un po’ infantile quando viene data quasi più importanza all’aspetto amoroso, trasformando l’opera in un tiepido romance.

Laura Marshall è un personaggio insulso e fastidioso, poco caratterizzato, a tratti ingenua e sciocca, a tratti acuta e tenace, con le due parti della personalità in contrasto tra loro, nettamente separate. Le sue emozioni sono talvolta superficiali, come lo stereotipo della protagonista adolescente di uno Joung-adult dozzinale, ed è un vero peccato, perché l’idea del romanzo è buona, intelligente, stuzzicante ma questi personaggi così improbabili e superficiali le tolgono valore.

I dialoghi sono banali, surreali e improbabili, talvolta enfatizzati, anch’essi esagerati in modo “teatrale”: la passione di Laura Ferrari per il teatro si rende quindi evidente in più aspetti del romanzo.   


I personaggi sono risicati, e questo è perfettamente in linea col clima insulare e con le dimensioni del romanzo, come se fosse tutto molto ben proporzionato, intimo e racchiuso in minimi termini.

A tratti ridondante e inutilmente aulica è la scelta di termini poco utilizzati e un po’ démodé, che rallentano la narrazione e la rendono un po’ pesante. Al termine di alcuni capitoli, poi, compaiono slegati dal resto, alcuni pensieri che tornano alla mente di Laura, ricordi del suo passato e del rapporto con lo zio che è stato per lei molto importante. Sono aneddoti che dovrebbero aiutare il lettore ad approfondire la comprensione del personaggio, ma in realtà stonano e appesantiscono, senza portare alcun valore aggiunto.

La storia di per sé è avvincente e il finale è abbastanza inaspettato: sarebbe davvero un bel giallo se solo fosse un po’ meglio strutturato! Peccato per le contaminazioni romance e paranormal che mescolate e poco sviluppate, fanno solo confusione: forse l’autrice avrebbe dovuto scegliere uno solo degli stili, puntare su quello e approfondire gli aspetti utili a sostenerlo, procedendo in una sola direzione senza mescolarli.

 

Mi spiace per il giudizio, perché l’ho cominciato con vero piacere e interesse: la sinossi è interessante e all’inizio si fa divorare velocemente.

Credo che cercherò altre opere di Laura Ferrari, per darle un’altra possibilità: credo proprio che se la meriti!

Lettori, non voglio scoraggiarvi, tuttavia: se amate il genere giallo-rosa, sono sicura che potrete apprezzarlo!















Ringrazio Officine Milena Editore per la copia cartacea del romanzo.

Commenti