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Recensione: Made in Korea. Dalle origini al K-pop di Noemi Pelagalli

 


MADE IN KOREA. DALLE ORIGINI AL K-POP



                                                                   di Noemi Pelagalli



Prezzo: € 22,00 | Ebook: € 11,99 |
Pagine: 400| Genere: Saggio|
Editore: Corbaccio |  Data di pubblicazione: 4 luglio

Trama

«È quasi paradossale che un Paese con una storia e una civiltà plurimillenarie sia diventato oggetto di interesse per noi ‘turisti occidentali’ solo negli ultimi decenni, se non negli ultimi anni. E attraverso manifestazioni molto circoscritte: gli album K-pop arrivati quasi clandestinamente nelle fiere del fumetto; la cucina basata sulla fermentazione approdata all’Expo 2015 e da allora stabilmente insediata; le minacce nucleari e le ‘stravaganze’ dei leader del Nord; i K-drama proposti da Netflix che tutti noi abbiamo imparato a conoscere durante le interminabili giornate del lockdown. Aspetti settoriali, a ben vedere, e che però sono stati in grado di scatenare delle passioni incredibili. Da parte mia, in qualità di autrice e di accompagnatrice di viaggi in Corea, mi piacerebbe che queste passioni si unissero al desiderio di conoscere anche il terreno che ha reso possibili questi sviluppi. Per me la Corea è il luogo dello stupore, della fascinazione, della ferocia e della profonda malinconia. Un posto di ricordi ora vicini, ora lontanissimi. Una realtà immaginifica e complessa, che non smette di sorprendere con contraddizioni continue e costanti. E il fatto che tutto ciò che riguarda la Corea si stia sviluppando qui e adesso, rende ancora più ammaliante questo Paese, così come il suo popolo. La nebulosa percezione che si ha di questa penisola deriva anche da questa incapacità naturale nell’uomo di afferrare un presente che vive nel futuro. E io spero di riuscire ad accompagnarvi in questa impresa attraverso il mio libro.»


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Ho letto Made in Korea. Dalle origini al K-pop di Noemi Pelagalli spinta da una passione che mi accompagna da anni: l’amore per l’Asia, e in particolare per la Corea del Sud.
Ascolto K-pop, guardo K-drama, vado ai concerti e non so resistere davanti a un piatto di tteokbokki piccante e fumante. Ma questo libro mi ha mostrato un volto della Corea che non si vede nei video musicali o nelle serie TV: quello più profondo, vero e pieno di contraddizioni.

Pelagalli racconta la Corea del Sud attraverso la lente della sua cultura pop, ma senza fermarsi alle luci del palcoscenico. Nel suo viaggio tra musica, società e tradizioni, troviamo riferimenti ai BigBang, pionieri del K-pop moderno; ai Super Junior, che hanno aperto la strada all’esportazione dell’Hallyu in tutta l’Asia; e agli EXO, simbolo di una nuova generazione globale.

Ma Made in Korea non parla solo di musica. L’autrice dedica ampio spazio anche alla storia della Corea, dalle ferite del colonialismo giapponese e della guerra, fino alla sorprendente rinascita economica e culturale del Paese.
Pelagalli intreccia eventi storici, evoluzione sociale e fenomeni contemporanei con grande equilibrio, mostrando come il successo del K-pop e della cultura coreana affondi le radici in un passato complesso, fatto di resilienza e ricostruzione.

Con uno stile chiaro e appassionato, Pelagalli riesce a rendere accessibili anche i temi più delicati, passando con naturalezza dalle strade moderne di Seoul alle pagine più difficili della memoria collettiva.
È un libro che parla di identità, rinascita e orgoglio nazionale, ma anche di bellezza, cultura e connessioni umane.

Leggendolo, mi sono ritrovata spesso a pensare al perché la Corea mi affascini così tanto. Forse perché, come scrive Pelagalli, è un Paese che cade, si rialza e si reinventa, proprio come fanno gli artisti che ne portano la voce nel mondo.
E in quella forza di rinascita riconosco qualcosa che mi appartiene: la passione, la curiosità, il desiderio di capire una cultura che sento vicina anche se è lontana migliaia di chilometri.

Made in Korea è più di un saggio: è un viaggio culturale ed emotivo che ci fa scoprire la Corea oltre le luci dei videoclip e dei palchi.

Consigliato a chi vive di K-pop e K-drama, a chi ama scoprire la storia e le radici della Corea dietro i successi moderni, e a chi sogna, almeno una volta, di perdersi tra le strade di Seoul.










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