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Recensione: Morire ti fa Bella di Stefania Crepaldi.


 MORIRE TI FA BELLA




                                                                   di Stefania Crepaldi




Prezzo:
 € 16,90 | Ebook: € 10,99 |
Pagine: 266| 
Genere: Gialli con investigatori amatoriali|
Editore: Salani |  
Data di pubblicazione: 13 Giugno 2023

Trama

Esiste il lavoro dei sogni, e poi esiste il lavoro che il destino decide per te. Fortunata vorrebbe fare la pasticciera e, quando può, si rifugia nel laboratorio di Mario, un amico che le insegna l’arte dei dolci. Suo padre Emilio, però, è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, e per mandarla avanti ha bisogno di lei, del suo talento nella preparazione dei defunti. Sempre a contatto con la morte, di cui si prende cura nel migliore dei modi, Fortunata insegue la vita e non chiede altro che essere libera di scegliere il proprio futuro. Ma cosa succede quando il destino si mette di traverso? Il rampollo di una dinastia di gioiellieri precipita da un palazzo veneziano. Un suicidio, o forse un tragico incidente. Il colonnello della guardia di finanza Dante Braghin ha più di un dubbio e chiede a Fortunata di esaminare il cadavere: il suo occhio sa notare dettagli che potrebbero sfuggire anche al miglior anatomopatologo. Suo malgrado, la ragazza verrà così coinvolta in un’indagine pericolosa, quando l’unica cosa che vorrebbe è creare torte e portare dolcezza nella vita delle persone. Sullo sfondo suggestivo della laguna di Chioggia e delle calli affollate di Venezia, Stefania Crepaldi costruisce una storia di straordinaria freschezza, che unisce i toni del giallo a quelli del black humour, dando vita a una serie di personaggi difficili da dimenticare.


IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Non conoscevo il lavoro di tanatoesteta, ne sinceramente me ne sono mai curata, ma appena ho letto la sinossi di questo romanzo non ho potuto fare a meno di buttarmi a capofitto in questa emozionante lettura. 
Fortunata ama sfornare pasticcini, si rilassa con l’odore del burro e della vaniglia e sogna una vita in laboratorio tra zucchero a velo e farina, e invece si ritrova ad essere la tanatoesteta dell’azienda di famiglia onoranze funebri  Pizzegamorti.
Cerca in ogni modo di sfuggire a quel lavoro che non ama, ma viene coinvolta dal suo padrino e colonnello della Guardia di Finanza, Dante Braghin, in una indagine segreta, dopo che il figlio di facoltosi gioiellieri si è tolto la vita precipitando nel vuoto.
L’indagine sarà costellata da colpi di scena che faranno vivere alla protagonista emozioni contrastanti.
Fortunata Pizzegamorti è una ragazza che è abituata a stare in contatto con la morte, ma che ricerca invece dolcezza e amore.
Ben descritta psicologicamente e caratterialmente è un personaggio in crescita che suscita simpatia, sicuramente un personaggio che ha ancora tanto da raccontare.
La lettura è scorrevole e piacevole, lo stile è chiaro, diretto, costellato da sfumature ironiche che permeano il racconto.
Dialoghi e descrizioni si alternano in maniera equilibrata, creando il giusto ritmo di lettura e dando tridimensionalità ai personaggi e profondità alla narrazione.
Piccoli e grandi colpi di scena stimolano continuamente la curiosità del lettore, il finale è soddisfacente anche se, ovviamente, rimane aperto uno spiraglio per un sequel.
L’Ambientazione fa da perfetta cornice alla storia, si avverte l’odore di vaniglia, la disperazione di chi ha perso un familiare, la bellezza di Venezia, la superstizione che permea le persone al passaggio delle pompe funebri, il caldo estivo della laguna e il calmo sciabordio del mare di Chioggia.
Un libro leggero come lo zucchero a velo e frizzante come un bel bicchiere di spumante, perfetto da leggere in spiaggia, in montagna o comunque in vacanza.
Consigliato a tutti coloro che sono alla ricerca di un libro accattivante  che, nonostante il mestiere di Fortunata, hanno voglia di guardare alla vita con ironia.
























Commenti

  1. Ciao, ieri ho iniziato a leggere lo stesso libro della tua recensione dopo aver finito il primo (di morte e d'amore). Spero che questo sia più carino, l'altro non mi ha entusiasmato

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