Recensione: La cappella dei Penitenti Grigi di M. Lanteri e L. Luini
Prezzo: € 16,90
E-book: € 11,99
Pagine: 448
Editore: Nord
Genere: Thriller
All'apparenza Aigues-Mortes è una cittadina tranquilla, ma quando una giornalista francese viene trovata e alcuni studiosi e giornalisti iniziano ad indagare la cittadina e i suoi abitanti si svelano per ciò che sono... Cosa si nasconde nell'antica Cappella dei Penitenti Grigi? Cosa è accaduto ad Aigues-Mortes in tempo di guerra?
Una trama complessa quella de La cappella dei penitenti grigi, dove passato e presente si intrecciano, nascondendo segreti vecchi di secoli, ma anche misteri di un passato più recente.
Molti, forse troppi, i protagonisti di questo libro, ognuno con qualcosa da nascondere, ognuno di essi agisce per uno scopo preciso: uno scoop giornalistico, un articolo universitario, insabbiare un misfatto etc... Sono talmente tanti i personaggi che si susseguono durante la lettura che è quasi impossibile capire chi siano i veri protagonisti, ma nonostante ciò ogni personaggio incontrato è ben caratterizzato, ha un ruolo ben preciso nella storia, come un tassello di un grande gigantesco puzzle.
La storia si alterna tra i racconti del 1730 e i giorni nostri, con sporadici ricordi di avvenimenti della seconda guerra mondiale.
La curiosità del lettore viene stuzzicata fin dalle prime pagine, infatti i due autori forniscono poche informazioni sugli eventi narrati: raccontano un fatto, stuzzicano la curiosità di chi legge per poi passare ad altro, lanciano tante piccole esche che portano il lettore a non volersi staccare dal libro, a voler saperne di più. Pagina dopo pagina nascono nella mente di chi legge milioni di congetture e quando finalmente si è convinti di esser arrivati a svelare il mistero nascosto tra le pagine si scopre che in realtà è solo l'inizio, una piccola punta d'iceberg che nasconde molto di più.
Non è sempre facile seguire il filo del racconto, soprattutto per i troppi personaggi che vengono introdotti, che portano a confondere le idee e di cui non sempre si riesce a ricordare tutti.
Come ogni buon giallo che si rispetti i veri colpevoli quasi non vengono citati e spesso si è convinti di aver capito tutto, per poi scoprire che in realtà la soluzione non è poi così banale.
Un libro appassionante, anche se la lettura non è molto scorrevole soprattutto per i molti fatti narrati.
I due autori son riusciti a creare un intreccio fittissimo di storie, segreti e intrighi in cui il lettore resta intrappolato come in una tela di ragno.
Purtroppo a volte si tende a domandarsi cosa c'entri il racconto di determinati avvenimenti con il resto della storia, ma nel complesso la trama è affascinante e intrigante e non delude.
Mi è piaciuto molto il modo in cui vengono raccontati i vari avvenimenti, la ricerca di verità nascoste risalenti ad un passato lontano e le indagini del presente che riportano alla luce verità scomode.
Impossibile non notare il grande lavoro di ricerca effettuato dai due autori, che con minuzia e precisione descrivono i luoghi visitati dai protagonisti e riportano fedelmente i fatti storici.
Unica nota negativa a parer mio i troppi personaggi intorno ai quali ruota la storia, i troppi nomi e le tante cose da ricordare tendono a rendere un pochino pesante la lettura e rischiano di far scemare l'attenzione del lettore.
Mi sento però di consigliare questo libro a chi ama i gialli in cui fino alla fine non si capisce nulla e a chi adora le storie con riferimenti al passato e a fatti realmente accaduti.
La storia raccontata in tre epoche differenti mi ricorda un po' lo stile di Gleen Cooper :-) di cui ho apprezzato diversi libri
RispondiEliminaHo letto un'intervista ai due autori di com'era nata l'idea di questo libro, due veri appassionati, quasi due cercatori di storie. Mi ero ripromessa di leggerlo.
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