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Recensione: Caligola di Franco Forte


Prezzo: € 22,00
E-book: € 9,99
Pagine: 405
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo

Ha cinque anni, Gaio Giulio Cesare, quando il padre lo porta con sé per una campagna militare nelle terre da cui ha preso il suo nome: la Germania.
Suo padre infatti è Germanico, il più potente e acclamato generale di Roma.
L'uomo che molti vorrebbero incoronare imperatore, al posto dell'odiato e temuto Tiberio.
Il comandante non ha paura di nulla, tranne che di un essere umano: la moglie, Agrippina, nipote di Augusto, la madre dei suoi figli.
Gaio non ama il suo nome e preferisce il soprannome che gli hanno dato per le calzature militari troppo larghe,regalo del padre, che ha sempre ai piedi: le "caligae".
Quel soprannome lo porterà per tutta la vita con orgoglio: Caligola.
Quando suo padre Germanico viene avvelenato giura che avrà la sua vendetta.
In quel momento capisce che essere amato non basta, che essere un grande guerriero non è sufficiente, che il vero potere risiede nelle informazioni e nella conoscenza.
Impara ad attraversare non visto i corridoi dei palazzi imperiali, dove scopre intrighi e congiure, ordite da uomini assetati di potere e da donne crudeli e disinibite.
Sotto il sorriso maligno del vecchio Tiberio il piccolo Caligola intraprenderà un percorso lungo, pieno di ostacoli, in cui la tentazione della vendetta dovrà essere sempre temperata da prudenza e astuzia.
Un percorso che farà di lui il nuovo imperatore di Roma.



Il romanzo si apre in un accampamento nel cuore della Germania, in foreste piene di pericoli imminenti e possibili nemici nascosti in ogni dove.
Il piccolo Gaio è lì con i suoi genitori ed assiste alle gesta del padre respirando la stima e l'adorazione che i soldati hanno per lui. 
E' piccolo e certi avvenimenti non li comprende appieno, come l'essere usato da alcuni soldati per divertirsi con le sue schiave o il soprannome "Caligola" affibbiatogli probabilmente come spregiativo ma che a lui piace talmente tanto di tenerlo per tutta la vita.
Il suo personaggio è costruito ad arte e vedremo i cambiamenti della sua vita e del suo carattere man mano che cresce.
Si sposterà nella grande e maestosa Roma, sarà rinchiuso in una gabbia dorata a Capri per poi tornare trionfante a Roma il cuore dell'impero.
Da giovane ragazzino ingenuo e inconsapevole ad adolescente scaltro e acuto.
Le figure femminili della sua vita avranno un peso rilevante su di lui nel bene e nel male. 
Proverà disgusto per la madre quando capisce che la fedeltà per lei non è importante, adorazione e amore infinito per la sorellina minore Drusilla, l'unica per cui proverà un forte sentimento, scoprirà il sesso con schiave più grandi di lui e lussuria sfrenata con donne disinibite della nobiltà Romana .
Tiberio, e la sua mania persecutoria, incomberà a lungo sulla sua vita , il potere dell'imperatore è talmente tanto da poter decidere se Caligola continuerà a vivere o meno.
La vita non facile lo plasmerà in un giovane uomo avvezzo ad intrighi e giochi di potere, lungimirante e scaltro.
L'autore riesce a rendere un periodo storico molto complesso e sanguinario in un romanzo da leggere tutto in un fiato. 
La lussuria ed il sesso, che si trova in tutto il libro, non risulta morboso o fuori luogo perchè è proprio ciò che nel nostro immaginario ha sempre caratterizzato il periodo ed il mondo dell'antica Roma.
Il sesso sarà un potente strumento di potere utilizzato dalle protagoniste per avere ascendente sulle loro vite, su quelle dei figli, degli amanti e per ottenere informazioni preziose.
La lettura è scorrevole e coinvolgente, avvenimenti storici decisamente bizzarri, come quando Caligola nomina senatore il suo cavallo, troveranno un suo perchè decisamente plausibile e convincente facendo intuire al lettore la ricerca e lo studio certosino che si cela dietro al romanzo.
Mi è piaciuto molto e credo contribuisca a riscoprire periodi storici che ormai diamo per scontati.




valutazione 5






Commenti

  1. Molto bello qui e professionale... complimenti. Mi dareste un consiglio? Vi aspetto da me. Grazie. Intanto vi seguo.

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  2. I romanzi storici mi piacciono, ma devono essere ben fatti, devono essere davvero meravigliosi. Un autore di riferimento per me è Valerio Massimo Manfredi, si può dire che lo utilizzo come termine di paragone :) Questo libro in particolare comunque mi attira molto e la tua recensione è molto positiva :)

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  3. ho messo questo libro in lista e mi fa molto piacere leggere una bella recensione come questa! complimenti e grazie perchè conferma che sarà una buona lettura!

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