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Recensione: L'invito di Ruth Ware



Prezzo: € 16,90
E-book: € 9,99
Pagine: 352
Editore: Corbaccio
Genere: Thriller

Nora si sveglia in stato confusionale e in condizioni critiche in ospedale, non riesce a ricordare come e perchè ci sia arrivata, tutto quello che ricorda è legato ad un invito per l'addio al nubilato di una sua vecchia amica...
Tra lunghi sonni e momenti di lucidità Nora ripercorre ogni istante del weekend in montagna con Flo, Clare, Tom, Melanie e Nina... DI chi è il sangue che aveva addosso? E di chi parlavano gli agenti quando in un sussurro han detto "È morto"? Cosa è accaduto nella casa di vetro in cui Flo ha organizzato l'addio al nubilato di Clare?


Essendo cresciuta leggendo Agatha Christie difficilmente leggo gialli o thriller, ma leggendo la trama de L'invito qualcosa è scattato e alla fine la curiosità ha vinto ed ho deciso di leggerlo.
Il libro inizia subito con l'arrivo di Nora in ospedale, il lettore da subito viene catapultato nel pieno della storia, iniziando a scoprire i fatti dalla fine e rivivendo passo dopo passo insieme a Nora tutto ciò che è accaduto prima dell'incidente che l'ha fatta finire su un letto d'ospedale...
Dopo il primo capitolo la curiosità del lettore è già alle stelle e  quando inizia il racconto dei fatti passati si è oramai perduti, con tutti i sensi allertati e pronti a fare mille congetture, ci si veste mentalmente da detective e si iniziano a studiare tutti i protagonisti!
Dopo una piccola introduzione su Nora e la scoperta da parte sua dell'invito all'addio al nubitalo di un'amica che non vede e sente da ben 10 anni ci si ritrova in compagnia di tutti gli invitati alla festa, sei per l'esattezza, riuniti in una alquanto inquietante casa di vetri: come dice Tom, l'unico uomo del gruppo, è come essere attori su un palcoscenico e gli alberi che circondano la casa sono il pubblico e questo già mette i brividi addosso!
I fatti vengono narrati con una certa angoscia, procedendo con la lettura aumenta la tensione e chi legge ha l'impressione che debba succedere qualcosa da un momento all'altro e resta quindi sempre con il fiato sospeso!
I sei protagonisti principali sono Nora, Nina, Melanie, Flo, Tom e la futura sposa Clare e si ritrovano il venerdì pomeriggio nella casa di vetro sperduta tra i boschi: tutta la parte riguardante i fatti avvenuti durante la festa di addio al nubilato è il vero cuore del libro, quello che più coinvolge il lettore, che lo rende ansioso di scoprire cosa accadrà.
L'autrice ha sapientemente introdotto ogni singolo personagio, mettendo in evidenza tutte le caratteristiche più inquietanti, le piccole isterie e guida il lettore alla scoperta del movente di ognuno... 
La cura con cui la Ware descrive ogni spersonaggio, il modo in cui ne risalta le personalità, la decrizione delle ambientazioni e soprattutto il riuscire per ben 200 pagine a far sentire al lettore quell'inquietudine e quella tensione che si prova quando si ha l'impressione che qualcosa non quadra rendono la storia reale e il lettore diventa un'osservatore silenzioso nascosto tra gli alberi in attesa di scoprire chi sarà la vittima e chi il carnefice!
Quando finalmente, dopo aver studiato per bene tutti i protagosti ed essersi fatti un'idea ben precisa di ognuno, arriva il momento di scoprire chi è la vittima qualcosa scatta nella mente del lettore, che sorridendo un po' deluso pensa "ecco lo sapevo che sarebbe accaduto questo e l'assassino è sicuramente tal dei tali perchè...."! Ma affermazione non potrebbe esser più sbagliata: rieccoci di nuovo in ospedale con Nora, il giallo classico lascia la scena al thriller psicologico, si è pronti a far congetture insieme a Nora, a cercare di capire cosa e perchè non ricorda e facilmente si intuisce chi è la mano che ha armato l'arma del delitto, ma manca ancora qualcosa: il movente! In più l'autrice fa si che Nora, iniziando a pensare come se si trattasse di uno dei suoi libri gialli, insinui il dubbio nel lettore, faccia congetture sui possibili moventi, ma ogni volta qualcosa non torna ed anche quello che sembrava essere il vero assassino alla fine viene accantonato e ci si ritrova incastrati tra gli intrecci che in qualche modo legano Nina, Nora, Flo, Tom, Melanie e Clare!
Sarà lo stesso assassino a mostrare il suo volto, svelando una follia che ha radici profonde  e una fredda lucidità nel cercare fino all'ultimo di distorcere la realtà.
L'invito è stata una vera rivelazione, non c'è stata una sola volta in cui durante la lettura non mi sia detta che sarebbe perfetto come sceneggiatura di un film e mi auguro che a qualcuno venga voglia di farlo... 
Un libro questo che vi metterà i brividi fin dall'inizio, che vi farà sentire quella inquietante sensazione che qualcosa di davvero brutto sta per succedere, che nessuno è al sicuro, che è tutto terribilmente spaventoso e che vi trascinerà all'interno delle sue pagine, tenendovi stretti fino alla fine senza darvi mai la possibilità di annoiarvi! Diventerete il settimo invitato, ma resterete muti e invisibili ad osservare, cercando di scavare in profondità nell'animo di ogni personaggio e alla fine resterete a bocca aperta, sgomenti e infine appagati! 
Non avrete il tempo di distrarvi o annoiarvi, non vi sono punti bui durante la lettura ed anche se il ritmo non è serrato il libro si legge facilmente e molto velocemente!
Un grande esordio quello di Ruth Ware, che ha saputo con grande maestria fondere il giallo classico con il thriller psicologico dando vita ad un vero capolavoro capace di non far dormire di notte il lettore e portarlo a guardarsi intorno più volte, come se dalle pagine del libro all'improvviso dovesse uscire l'assassino!
Quindi se ancora non lo aveste fatto correte in libreria ad acquistare il libro, accettate l'invito a passare un weekend a far festa, ma ricordate che non ci si può fidare di nessuno e non lasciate mai nulla di vostro incustodito: non si sa mai quello che potrebbe accadere...



valutazione 5

Commenti

  1. Sino ad ora ho letto solo pareri positivi su questo libro e la voglia di leggerlo aumenta sempre di più!

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  2. Dopo aver letto la recensione che hai scritto credo che prenderò in considerazione questo libro. Ho sempre l'impressione di non riuscire a beccarmi un thriller/giallo decente (ho praticamente smesso di leggerli per questo motivo), ma penso di potermi fidare del tuo parere, visto che hai scritto tu stessa che sei cresciuta con Agatha Christie ^^

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    1. Ehh io spesso li evito i thriller proprio perchè troppo influenzata dalla Christie :p

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  3. ho una brutta malattia che si chiama adorazione dei libri... sarei capace di comprarlo anche con la copertina strappata solamente per salvarlo, ma a patto che la copertina mi attragga mi fulmini, ho visto la copertina di questo libro in rete, non mi è piaciuta , ma la recensione mi spinge a farmela piacere :) complimenti!

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  4. ho una brutta malattia che si chiama adorazione dei libri... sarei capace di comprarlo anche con la copertina strappata solamente per salvarlo, ma a patto che la copertina mi attragga mi fulmini, ho visto la copertina di questo libro in rete, non mi è piaciuta , ma la recensione mi spinge a farmela piacere :) complimenti!

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  5. Quasi quasi lo aggiungo in lista (anche questo)! :D

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