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Recensione: A Lupita piaceva stirare di Laura Esquivel


Prezzo: € 16,90
Ebook : € 9,99
Pagine: 191
Editore: Garzanti Editore
Genere: Romanzo



Fuori, Città del Messico splende delle luci della notte e il rumore della città si leva alto. Lupita non vuole sentire. Ha chiuso tutte le finestre, ha abbassato tutte le tende. Vuole stare sola e cercare di non pensare. E l'unico modo in cui riesce a farlo è stirare. Il gorgogliare dell'acqua che si scalda, il vapore denso che offusca la vista, il profumo dei panni puliti che si intensifica nell'aria hanno il potere di calmarla. Perché le ricordano sua madre e la felicità di quando era bambina. Ma quei tempi sono ormai lontani, Lupita è diventata una poliziotta e oggi ha fallito nel compito che le era stato affidato, proteggere un politico durante un trasferimento. Le sue mani tremano ancora e questo la riporta a una notte di tanti anni prima, quando la sua vita si è interrotta. Perché Lupita è una donna spezzata e il suo cuore è chiuso in un nodo di dolore che nasconde un segreto del suo passato che non può dimenticare. Ma adesso la sua vita è in pericolo, perché durante la missione Lupita ha visto qualcosa che non doveva vedere. Per salvarsi deve indagare e trovare i reali colpevoli, anche se questo rischia di riaprire le ferite del suo cuore. Ma solo così, forse, potrà riaffacciarsi alla vita e all'amore…
Dopo il grande successo di Dolce come il cioccolato, Laura Esquivel, la più grande scrittrice messicana, ci regala la storia di una donna dalla voce indimenticabile e potente. Un inno alla vita, ma anche una dichiarazione d'amore per la propria terra. La lotta di una donna forte, sensibile e guerriera.


Lupita è una donna provata dalla vita, ha ricevuto duri colpi, ha commesso grossi errori e ne ha pagato le conseguenze. 

Al lavoro non gode della simpatia dei colleghi e spesso la sottovalutano, ma lei è acuta e nota particolari che spesso agli altri sfuggono.
L'autrice fa partire il libro pian piano, svelando gradatamente Lupita, le sue ansie, le sue paure e le sue debolezze.
Aveva il compito di proteggere una persona ed ha fallito ed ora si sente di nuovo una perdente, stirare la conforta e le da modo di mettere in ordine i suoi pensieri e catalogare ciò che ha visto, ciò che ha notato solo lei.
Ci stupiamo nello scoprire una donna dai molteplici interessi, attaccata alla vita con le unghie e con i denti con la passione e l'esigenza di ballare freneticamente per scaricare la tensione. 
Il suo personaggio all'inizio è un po' vago e sfumato ma il lettore pian piano si sente coinvolto dalla sua storia e nella sua vita.
Un piccolo aiuto lo avrà dal comandante Martìnez che è molto incuriosito da lei intuendone doti insospettabili.
L'indagine la condurrà su sentieri pericolosi ma questo non fermerà la sua voglia di giustizia anche se rischierà molto.
Scoprirà che ci sono persone disposte ad accoglierla anche se non hanno la minima idea di chi sia,ritroverà contatto con la terra, con gli spiriti dei suo avi e farà pace con se stessa.
Impossibile non parteggiare per lei e questa storia, non stucchevole o melensa, vi piacerà.
La Esquivel ha un modo di scrivere unico, un po' insolito a volte ma molto coinvolgente, divide il libro in piccoli capitoli che comincino con : A Lupita piaceva ... stirare/attaccare briga/correre/ballare dando comunque continuità alla storia.

Mi è piaciuto molto ed è il secondo libro che leggo di questa autrice.
Ve lo consiglio vivamente.






valutazione 5








Commenti

  1. E' molto bello, io adoro questa autrice. Molto bello è anche Dolce come il cioccolato ;-)

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  2. È molto ma molto interessante *.*

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  3. Non ho mai letto nulla di questa autrice, ma ho sempre letto ottime recensioni!

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  4. Io di Laura Esquivel ne ho letto uno in spagnolo, ma non mi è piaciuto :(

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  5. lo prenderò su mooch
    lettureagogo.blogspot.it

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