Un tè con... Mary Kubica
Milano Book City 2015 ci offre l'occasione di incontrare ed intervistare Mary Kubica, autrice del nuovo romanzo HarlequinMondadori "La sconosciuta" e del precedente bestseller "Una brava ragazza". La location e l'orario, Camparino in Piazza Duomo a Milano, indurrebbero a cambiare il titolo della rubrica in "Uno spritz con ...", ma l'intervista ha mantenuto il tono caldo e confidenziale di una tazza di tè.
Ciao Mary, benvenuta a Milano. Come è nato "La sconosciuta"? Ti sei ispirata ad un evento realmente accaduto, a qualcosa che ti riguarda personalmente ?
E' stato tutto frutto dell'immaginazione e della creatività. Guardo programmi, crime show, e benché il libro sia stato una creazione di pura immaginazione, avevo già visto casi di rapimento e avevo già cominciato a pensare che sarebbe potuto essere quello l'argomento da trattare. Inizialmente era solo un'idea generale, che poi si è evoluta aggiungendo dettagli.
Anche ne "La sconosciuta" la protagonista del libro è una donna: c'è un motivo particolare per questa scelta?
Da donna sento che esiste un feeling e una relazione più stretta con i personaggi femminili e posso quindi attingere dalla mia esperienza, da situazioni che ho vissuto, come il tema della famiglia e della maternità. Però in entrambi i romanzi ci sono anche uomini, dei personaggi maschili importanti e di conseguenza cerco di uscire dalla mia "focus zone" e di esplorare qualcosa che non è il mio pane quotidiano. E devo dire che la trovo una sfida divertente.
Sempre riguardo ai personaggi, come nascono? Ti ispiri a qualcuno in particolare o sono frutto della pura immaginazione?
Quando inizio un romanzo ho un'idea molto generale, molto vaga, poi in fase di scrittura riesco a rendermi conto io stessa delle sfumature dei personaggi. Per "La sconosciuta" ho avuto una visione della scena iniziale, e da quella visione hanno preso forma i personaggi, ma ho lasciato che fossero loro stessi a raccontarmi chi sarebbero diventati
Se dovessi descrivere il libro con una sola parola come lo definiresti?
Ahahah (risata, ndr...) L'ultima volta che mi è stato chiesto ho risposto "dark", ma ora che ci penso direi "twisted" (attorcigliato, contorto). La trovo migliore, più azzeccata
Come ti sei ritrovata a scrivere thriller? Come ti sei avvicinata al genere?
Mi è sempre piaciuto scrivere, ma effettivamente "Una brava ragazza" è stato il primo thriller che ho scritto, dopo aver provato a scrivere romanzi al femminile senza riuscire a portarli a termine. Quando ho invece iniziato "La sconosciuta" mi sono subito resa conto che era molto interessante e che non l'avrei interrotto. Mi piace immaginare la trama, scoprire come gli elementi di mistero possono incastrarsi fra di loro e soprattutto sorprendere e stupire il lettore.
Ci sono autori che ti hanno ispirata particolarmente?
Amo molto S.J. Watson ed il suo libro "Before i go to sleep" (pubblicato in Italia con il titolo "Non ti addormentare", e che amo anche io particolarmente, ndr ) ed anche Gillian Flynn con "Un amore bugiardo". E molti altri....
Sei autrice di libri thriller. Ma come lettrice, che preferenze hai, oltre al thriller?
Amo molto il romanzo storico, le biografie, le memorie dei personaggi, o semplicemente leggere libri per bambini ai miei figli
Nella precedente intervista, hai dichiarato che il tuo primo libro, "Una brava ragazza", è nato quasi in segreto. C'è un motivo per cui lo hai tenuto nascosto a tutti?
Oh, non sapevo se sarebbe piaciuto, non avevo esperienza come scrittrice, era solamente una mia passione ed ero preoccupata che fosse terribile. Ero anche un po' imbarazzata nel condividerlo, ma ora, a distanza di tempo, vedere i miei libri pubblicati nel mondo è una sensazione bellissima.
Hai già nuovi progetti in mente? Tra quanto ti rivedremo sui nostri scaffali?
Nel marzo 2016 uscirà in USA il mio nuovo thriller psicologico "Don't you cry". Nel libro una giovane ragazza di 23 anni vede scomparire la propria coinquilina dal proprio appartamento, e contemporaneamente a Chicago una figura misteriosa appare ad un ragazzo di 18 anni. Quindi una scomparsa da un lato, e una comparsa dall'altro.
Ringrazio Mary Kubica per aver scelto di intervenire a Milano Book City ad averci concesso questa intervista, ritagliando del tempo prezioso tra una convention ad Amsterdam il 23 ottobre ed il ritorno a casa a Chicago nella giornata di lunedì. Attendiamo con ansia la pubblicazione in Italia del suo nuovo lavoro.
Bella intervista! Mary sembra molto disponibile e gentile.
RispondiEliminaHo letto Una brava ragazza la settimana scorsa e, nonostante una certa mancanza di suspance, proprio non mi è dispiaciuto: molto brava, lei, con la gestione dei diversi pov.
Disponibilità e gentilezza sono state le prime impressioni che ha trasmesso anche a me. E poi quel modo di raccontarsi, quella luce negli occhi mentre parla del suo lavoro che fa trasparire una grande passione per la scrittura. Ed essendo agli inizi credo sia garanzia per un futuro molto produttivo
EliminaBellissima intervista! :) Non ho ancora letto il suo libro ma ce l'ho in wishlist e spero di comprarlo presto. Intanto sono già attratta dal suo prossimo libro! *^*
RispondiEliminaHo letto "Una brava ragazza" e l'ho adorato! Non posso che apprezzare pienamente questa autrice :)
RispondiEliminaSpero di leggere presto anche "La sconosciuta"! *-*
Bellissima intervista :D
Davvero una bella intervista :)
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