Recensione : Morire con Venezia di Giuseppe Svalduz
Prezzo: €22,00
Pagine: 236
Genere: Romanzo - Collana Storie Venete
Editore: il prato
Data di pubblicazione: Ottobre 2015
Venezia. Se si pensa ad una città magica e allo stesso tempo fragile ecco che parliamo di Venezia.
La storia raccontata è un incontro ripetuto negli anni tra due persone che adorano questa città, ne sono conquistati e la considerano "casa".
L'americana Sofia, che la visita da turista, scopre la sua bellezza e la sua magia ,ma anche la fragilità del suo equilibrio,l'influenza del clima e del movimento del crosta che la fa continuamente vivere in bilico e cercherà grazie ai suoi studi di aiutare coloro che la vogliono preservare.
Giovanni ama Venezia, la vive, l'osserva, ne conosce ogni angolo e per lui è un piacere guidare i turisti alla sua scoperta e ,diventando architetto, ne apprezza ancor più la sua struttura e tutti i particolari che sfuggono agli altri.
L'autore crea una storia basata su due elementi fondamentali : la costruzione e ultimazione del famosissimo Mose ( chissà quando avverrà veramente) e la costruzione a Marghera (VE) del Palais Lumière dello stilista Pierre Cardin ( mai avvenuta).
Progetto del PALAIS LUMIERE
In un susseguirsi di incontri i due protagonisti si scambiano continuamente informazioni sulla città e sui suoi dintorni. La loro storia d'amore è narrata con delicatezza, cresce piano piano sino a maturare e diventare assoluta.
Non ci sono dialoghi ma solo descrizioni tratteggiate abilmente dei loro incontri, dei loro stati d'animo e della passione che mettono in ogni cosa che fanno.
In un futuro ipotetico la città di Venezia sarà protetta dal Mose e Il Palais Lumière ne diventerà un emblema in una posizione strategica da cui Giovanni potrà ammirare la laguna dal suo appartamento al 52° piano .
Allo stesso tempo si osserva come la natura sia più forte degli interventi dell'uomo e di come lotti per riprendersi ciò che considera suo: vincendo!
La storia scivola via abbastanza velocemente, le molte informazioni storiche, del territorio e l'influenza degli eventi atmosferici colpiscono il lettore che può vedere la città da un punto di vista completamente diverso.
Non è un classico romanzo ma uno studio ragionato di come potrebbero evolversi determinate situazioni.
Mi è piaciuto, ammetto che essendo Veneta l'ho apprezzato particolarmente ma non credo sia un requisito indispensabile.
Lo consiglio per una visione nuova di un a città di cui si è scritto di tutto e di più.
Non mi convince molto.
RispondiElimina