Recensione: Sortilegio di Tenebra (Once Upon a Steam, Episodio V) di Anita Book
Prezzo: € 0,99 (Gratis per Kindle Unlimited)
Pagine: 126
Genere: Steampunk/Fantasy
Editore: Dunwich Edizioni
Data di pubblicazione: 5 Aprile 2016
Da quando mi sono avventurata nel mondo di Steamwood contavo i giorni che mi separavano dall'avventura successiva convinta che non ne sarei stata sicuramente delusa, ansiosa di conoscere il nuovo retelling e i nuovi personaggi a cui affezionarmi. Peccato, però, che le mie aspettative siano state in parte disattese: Sortilegio di Tenebra poggiava su basi molto solide con una trama particolarmente interessante ed intrigante e sebbene l'autrice sia stata in grado di svilupparla bene, qualcosa nello stile di scrittura non mi ha convinta pienamente.
Astra e Finn, due giovani fratelli particolarmente legati che non hanno conoscenza del loro passato e dell'identità dei loro genitori, da anni ormai subiscono i soprusi della perfida strega Melisande, la donna che tutti, nel villaggio, temono. Stanchi di questa continua sottomissione al suo volere decidono di mettere in pratica un piano per fuggire dalle sue grinfie coadiuvati da un tenerissimo goblin delle miniere, ma ben presto scopriranno che l'unica via di fuga è rappresentata dalla figura più misteriosa di Steamwood: colpito da un incantesimo, infatti, Finn si ritroverà in pericolo di vita e Astra sarà la sola a dover continuare nella sua impresa. Inaspettatamente un giovane bello e seducente, il Principe Palidor, accorrerà in suo aiuto: riusciranno i due ragazzi a porre fine alle prepotenze di Melisande e a riacquistare la libertà?
Fin dalle prime pagine il grande potenziale della trama emerge in tutta la sua chiarezza: l'autrice è in grado di attirare subito la curiosità e l'attenzione del lettore, per il quale sarà impossibile non affezionarsi ai due fratelli, alle loro avventure, al loro acume e al loro ingegno, a far sua la loro voglia di riscatto. La storia narrata da Anita è molto accattivante e senza dubbio travolgente! Ho apprezzato tantissimo poi le creature che colorano il racconto che si sono dimostrate essere frutto di una fantasia senza pari ed incredibilmente attraente: in particolare spicca tra tutti il Goblin e fin da subito il suo animo giocherellone ed il suo affetto nei confronti di Astra e Finn mi hanno conquistato, e sì, lo ammetto, spesso ho desiderato di avere un piccolo Goblin tutto mio da amare!
Un altro aspetto, poi, che ho apprezzato tantissimo è il rapporto che lega Astra e Finn ed il modo in cui questo è stato trasmesso al lettore: l'affetto profondo che Astra prova nei confronti del fratello è davvero commovente, il modo in cui lei decide di prendersi cura di lui, di salvaguardarlo e di portare da sola il fardello della missione che deve compiere ed in questa ottica la scelta finale che compie mi hanno riempito il cuore; allo stesso modo emerge la riconoscenza di Finn per la sorella e soprattutto l'ammirazione che prova nei suoi confronti, sentimenti assolutamente palpabili che l'autrice è stata in grado di far provare al lettore stesso in una maniera strabiliante. Tutto questo, nell'insieme, mi ha spinto a perseverare nella lettura e certamente non potevo abbandonare i due giovani fratelli, il mio cuore non avrebbe retto!
Nonostante questo e l'interesse che ho provato fin dal principio per la storia e per i personaggi, ho trovato qualche difficoltà nel proseguire con la lettura: le innumerevoli descrizioni, infatti, hanno fatto sì che io impiegassi più tempo del solito a terminare il racconto nonostante fosse molto breve: sicuramente le stesse hanno contribuito a rendere la storia accattivante, hanno permesso di immaginare ogni singolo dettaglio alla perfezione, ma devo ammettere che spesso le ho trovate ridondati ed eccessive, elemento questo che ha appesantito molto la lettura. Generalmente parlando, però, è stato proprio lo stile a non convincermi pienamente che a volte ho trovato un po' troppo macchinoso.
Per quanto riguarda il finale, invece, ammetto di essere stata piacevolmente sorpresa: mi aspettavo davvero tutt'altro, un risvolto sicuramente differente, ma la scelta di Astra e tutto quello che ne è conseguito è risultato poi essere un finale degno di nota.
Nel complesso, però, la storia merita assolutamente di essere letta: che Sortilegio di tenebra sia un retelling degno di questo nome è fuori discussione.
Ammetto di non conoscere la serie (di cui però ho sentito parlare). La copertina però è molto bella.
RispondiEliminaha una copertina fantastica, ma non mi ispira molto la storia
RispondiEliminaDiciamo che non mi attira troppo, ma non si sa mai. :)
RispondiEliminaTi ringrazio di tutto cuore per le tue meravigliose parole!
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