Novità da Panesi Edizioni
Titolo: LE FATE DEL MALABAR
Autore: Nicola Tenani
Formato: ebook
Prezzo: € 2,99
Genere: narrativa contemporanea, viaggio spirituale
Data di uscita: 17/02/2017
Sinossi: Il Malabar, terra di sogni e di spezie, di mare e
foreste, si trova nel cuore del Kerala. Era un regno ricco, in cui le spezie
giungevano sulle coste e arricchivano i commerci con tutta l’Asia e con l’Europa.
Vaniglia, curcuma, zenzero, pepe, noce moscata, sete, legni pregiati; il
Malabar è oggi parte integrante del Kerala, le sue città sono gli scrigni della
cultura keralita. La bella Kozhikode, la colta Thrissur, l’elegante Kannur e,
all’interno, Calpetta, nel distretto del Wayanad, sul confine con il Karnataka,
terra di elefanti e uomini-leopardo, popolazioni antiche, tribali, tigri e
leopardi. In questa suggestiva cornice si snodano le storie di Tripuri,
semplice donna con un grande sogno: incontrare Amma, la Santa amata in tutto il
mondo, nel suo ashram nel sud del Kerala; di Aishwarya, una ragazza dal grande
cuore che, dopo aver deciso di adottare un elefantino rimasto orfano, scopre di
possedere un grande dono, e infine di Aamira, una ragazzina musulmana, persa
nella contemplazione del tramonto, riflettendo con amore, poesia e tanta
malinconia, con i suoi sogni e i suoi ricordi.
Le fate del Malabar è poesia e sogno, realtà e dolore, amore e passione,
natura e spirito, colori e profumi d’incenso, spezie, fiori e cibi. È il
secondo viaggio dell’autore – dopo Le fate del Travancore - all’interno del
Kerala, chiamato il paese di Dio.
Breve estratto:
Non chiedete ai sogni di nessuno di divenire realtà,
lasciate che il processo notturno avvenga con naturalezza; questo vale per voi,
così come vale per chiunque porti in sé il seme di un desiderio, il flebile
sibilo di un sospiro, nel momento in cui la mente è altrove e il cuore richiede
alla vita un evento non destinato ma desiderato. Vale ovunque, non di meno sul
meridiano tropicale di Thalasserry, città dalla storia coloniale al sud di
Kannur sul dorso del Mare arabico, navigando sulla rotta che porta a Kozhikode.
Aamira di quella legge ne era inconsapevole tessitrice
emotiva: seduta sulla piccola scogliera adiacente alla sua borgata di case,
adorava, nell'ora del tramonto, rimanere assorta e dipanare le matasse emotive
sopite dentro di lei. Nient'altro che piccoli sogni generati dalla fantasiosa
mente di una ragazzina quattordicenne e intelligente, chiusa dentro un mondo
che ancora non capiva sino in fondo, adolescente sul confine di una società che
anche in Kerala stava cambiando, aprendosi al Mondo, in parte succube di un
retaggio frainteso islamico in famiglia così come in tutta la sua borgata a
ridosso della scogliera. Com'era solita quotidianamente fare, anche quel primo
pomeriggio tornava dalla scuola passeggiando con lo zaino sulle spalle,
arrivando nella sua zona, sul limitare della periferia nord della città,
segnata sul confine dall'ultimo tratto del corso del fiume Kuyyali Puzha,
placido serpentone d'acqua che non lontano dalla sua abitazione si riversava
nel Mare Arabico con il dolce estuario della sua foce.
Titolo: SEVEN DREAMS
Autore: Giovanni Magliulo
Editore: Panesi Edizioni - www.panesiedizioni.it
Formato: ebook
Prezzo: € 2,99
Genere: sentimentale
Data di uscita: 24/03/2017
Sinossi: Un gladiatore, un operaio del Nevada, il capo di
una tribù africana, un orco cannibale, un’esperta di veleni, un rettile in
grado di sputare acido e un enigmatico cavaliere sadico vengono strappati alle
rispettive realtà e richiamati dal mago Eris nel regno di Duryan. Al gruppo viene
affidata la missione di assassinare Wizen, un incantatore sul punto di aprire
un varco tra le dimensioni allo scopo di muovere il proprio esercito alla
conquista di tutti i mondi. Lo sforzo per il sortilegio appena lanciato uccide
Eris, che prima di morire confida ai sette prescelti di aver legato le loro
anime con un incantesimo, allo scopo di obbligarli a collaborare: se anche uno
solo di loro dovesse morire, allora morirebbero tutti. Con l’unica speranza di
tornare alle rispettive realtà riposta nelle mani dello stesso Wizen, ai
prescelti non rimane che tentare di sopravvivere tanto ai pericoli provenienti
da un mondo sconosciuto quanto alle loro stesse personalità disturbate.
Breve estratto:
Il cavaliere
nero montava l’enorme stallone rosso. Intorno a lui tutto era immobile, eccetto
il cavallo e il vento. I finimenti della sua elaborata armatura producevano dei
tintinnii continui che insieme al rumore degli zoccoli e ai nitriti sporadici
erano gli unici suoni in un mondo altrimenti muto. In lontananza la linea
dell’orizzonte scompariva dietro un cumulo enorme nel mezzo della pianura.
Dalla sommità sgorgava un fumo denso e nerastro. Diresse lo stallone in quella
direzione, con gli zoccoli che affondavano nel suolo spugnoso di sangue. Sulla
spalla destra del cavaliere era appollaiato un diavoletto dello stesso colore
del manto dello stallone. Aveva due piccole corna che gli spuntavano dalla
fronte.
«Ci vorranno
settimane prima che il terreno torni al suo colore naturale», disse con voce
stridula. Due ali monche si agitavano alle sue spalle mentre parlava.
Il cavaliere
superò il campo di battaglia e arrivò alla base del cumulo di cadaveri. Un
fetore da far lacrimare gli occhi stagnava nell’aria della sera. Le mosche
ronzavano sazie nella luce rossa del tramonto mentre le larve scavavano
cunicoli negli organi in decomposizione. Ogni cosa sembrava predisposta da uno
scenografo malato nel tentativo di urlare il proprio insulto alla vita. Il
cavaliere si chinò e raccolse da terra un teschio molto piccolo.
«Deve essere
di un neonato», disse il diavoletto. «I corvi hanno fatto presto a ripulirlo.
Dicono che la carne dei piccoli umani sia tenera e dolce.»
Il cavaliere
rigirò il teschio nella mano. Le ossa si colorarono del colore del fuoco sotto
i riflessi del sole morente. Lo portò all’altezza della visiera, lo contemplò e
lo lasciò cadere. Lo stallone allungò la zampa e lo schiacciò con un colpo
secco, sollevando una nuvoletta di polvere.
Il cavaliere
accarezzò il cavallo. Gli occhi gialli e senza pupille riflessero la sua
immagine. Il destriero emise una zaffata di aria calda dal naso, poi il suo
padrone svanì.
Titolo: FIORE DI CACTUS
Autore: Francesca Lizzio
Editore: Panesi Edizioni - www.panesiedizioni.it
Formato: ebook
Prezzo: € 2,99
Genere: sentimentale
Data di uscita: 20/03/2017
Sinossi: Sara è una ragazza timida, intelligente, con la
battuta sempre pronta, eppure nasconde la sua fragilità sotto un’armatura. La
vita l’ha resa cinica e amara. Un giorno conosce Andrea, un ragazzo attento e
gentile che con smisurata pazienza riesce a farsi spazio nella sua vita. Sarà
lui a indurla a rimettere tutto quello in cui crede in discussione. Sara così
ripenserà al percorso che l’ha resa la donna che è, si chiederà se riuscirà più
a lasciarsi amare, se certe paure potranno essere sconfitte o se invece non ci
sarà più nulla da fare. Se una come lei merita una seconda occasione. Perché
anche un cactus ha un cuore, ha solo bisogno di qualcuno che creda in lui e non
abbia paura delle sue spine.
Breve estratto:
Mi chiamo Sara, ho ventitré anni ma non li dimostro neanche
un po', dei capelli anarchici, castani, occhi scuri. Ho mille soprannomi, tutti
della mia misura, così non ho paura di non essere all'altezza.
Sono timida in modo patologico, a livelli imbarazzanti, fino
al midollo, introversa, scrivere mi riesce meglio che parlare.
Spesso e volentieri le persone che non mi conoscono pensano
che sia fredda.
A volte sono troppo razionale, altre troppo sensibile
(vorrei trovare una via di mezzo ma fino ad oggi non ci sono riuscita),
spiritosa, ironica, sarcastica.
Mi difendo ad oltranza, "a tutto spine".
Mamma mi chiama "fiore di cactus", ma in realtà mi
sono sempre sentita più spina che fiore.
Mi piacciono i libri, la musica, i film, le serie tv, l'arte
in generale.
Ho un debole per le cose poco conosciute, scopro sempre che
parlano almeno un po' di me. O meglio, che sanno spiegarmi qualcosa di me.
Raramente guido con qualcuno in macchina, perché solo tre
persone al mondo sanno che per concentrarmi e stare tranquilla devo cantare, e
me ne vergogno perché sono stonatissima.
A volte pagherei per essere invisibile.
Spesso ho paura di non farcela.
Mi fa male sapere che non riuscirò mai a perdonare mio
padre.
Temo che non riuscirò più a farmi amare.
Non ho idea di come si scriva un diario, penso sarà un
casino.
Titolo: IMMAGO
Autore: Isa Farlandi
Editore: Panesi Edizioni - www.panesiedizioni.it
Formato: ebook
Prezzo: € 2,99
Genere: drammatico, horror
Data di uscita: 28/02/2017
Sinossi: Una donna dalla vita travagliata assiste al brutale
e insensato suicidio di un uomo. L'immagine sfuma, il nastro si riavvolge. Un
uomo cresce da solo la propria figlia, con l'unico ausilio di una madre, la
nonna della bambina, avvenente e bisognosa d'affetto. Perseguitato da
misteriose visioni, decide di abbandonare tutto e tutti per il loro bene. Ma le
visioni avranno fine solo abbracciandole, guardando in faccia il proprio essere
più profondo. Chi è la donna senza volto, e cosa vuole da lui? Un dramma
psicologico intessuto di incubi e deliri, in cui le colpe dei genitori ricadono
sui figli in una spirale di sofferenza senza fine.
Breve estratto:
Non chiedetevi se questo libro abbia un inizio e una fine.
Ve lo svelo subito: non ce l'ha. Ha un quasi inizio e una forse fine, quello
sì. Allo stesso modo non domandatevi se sia tratto da una storia vera. Non lo
è. Non è frutto della realtà, piuttosto di una reale fantasia di un non reale
pazzo scrittore. Non fatevi altre domande. Questa storia è nata per non essere
una storia, ma un insegnamento, per quanto uno scrittore non reale possa essere
un maestro di vita. Per me lo è stato e lo è tuttora, quando vuole farsi
sentire, quando dal nulla decide di mostrarmi qualcosa che non vedo. Ecco. È
questo il suo scopo: mostrare.
Spero che leggendo questo romanzo nella vostra testa accada
qualcosa di particolare. Non importa se buona o cattiva, l'importante è che
accada.
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