Il Veneto Legge : 10 libri per 10 piatti tipici veneti
Buongiornoo lettori,
oggi il Veneto indice la maratona di lettura ed un gruppo di blogger letterarie venete ha deciso di partecipare con dei post a tema.
Io sono parte di questa allegra brigata e sono felice di partecipare con un mio piccolo contributo.
Vi espongo una lista di libri che contengono ricette tipiche venete o dai titoli che richiamano i piatti più famosi che tutti conoscono.

Dieci cuochi d'eccellenza per dieci ricette e altrettanti e più prodotti tipici del Veneto: amore e buon cibo, da sempre binomio vincente, si tingono di una nuova sfumatura, in una guida che strizza l'occhio al territorio. Dieci chef tra i più talentuosi del Veneto si raccontano: a parlare sono i loro piatti, che dall'antipasto al dessert si compongono in un menu d'eccezione. Per innamorati e per amanti della buona cucina. Ingredienti must: alcuni tra i prodotti d'eccellenza della regione, dal tartufo al radicchio, dall'olio extravergine d'oliva ai vini, a raccontare la bellezza del Veneto e la passione di dieci artisti del cibo.
Con la collaborazione di Fabrizio Nonis

Raffinata e originale, la tradizione gastronomica veneta si fonda essenzialmente su quattro "pilastri": la polenta, il baccalà, il riso e i fagioli, ai quali vanno ad aggiungersi gustosi elementi legati alle produzioni locali. Se nella fascia costiera predominano, come è ovvio, i piatti a base di pesce e crostacei, nella parte pianeggiante e collinare della regione la cucina tradizionale fa largo uso di carni, bovine e suine soprattutto, mentre la zona montana, ricca di ovini, è la patria incontestata dei formaggi (basti pensare all'Asiago, al Montasio e alle squisite ricotte). Ma la varietà della cucina veneta, oltre che alla naturale conformazione fisica del territorio, è legata anche alle influenze storiche, che hanno contribuito a delineare il profilo gastronomico di ogni singola provincia. Così nei gustosi piatti di pesce e nei delicati risotti caratteristici di Venezia si riconosce subito laraffinata eredità orientale, mentre la cucina di Verona, malgrado le tentazioni carnascialesche e le "feste dello gnocco", mantiene l'eleganza scaligera. Una menzione particolare meritano la tradizione gastronomica del Trevigiano, forte dei funghi di Montello, dell'ottima cacciagione, delle anguille del Sile e, naturalmente, del celeberrimo radicchio, e la cucina della provincia di Belluno, dove i sapori, robusti e montanari, richiamano immediatamente alla memoria le rocce dolomitiche, gli strapiombi e il silenzio dei ghiacciai.
Il volume è una sorta di storia d'Italia degli ultimi centocinquant'anni, una storia circolare che sembra tornare, attraverso il graduale passaggio dalla penuria all'abbondanza, al punto di partenza: dalla povertà contadina alle prime abbuffate come segno di un inizio di benessere e fine dell'incubo della miseria e della carestia secolari, alle odierne diete, all'ossesione della linea, della ricerca dei cibi "alternativi".
Polenta regina delle tradizioni contadine venete e non.

Nell'anno 2000 un novello Robinson Crusoe si ritrova, dopo un rocambolesco naufragio, a sopravvivere su un'isola deserta con a disposizione solo casse di baccalà sotto sale. Al protagonista-voce narrante non resta che abbandonarsi ad ardite disquisizioni esistenzial-filosofico-culinarie. Affamato di cibo e d'affetti, annientato dalla malinconia e dal ricordo della bella Muriel, risentito col mondo per la sua vuotaggine, Robinson-Montalban parla di cibo e di sesso, gioca con l'ironia e scherza con l'arte culinaria. Un romanzo-saggio breve ed efficace: un'opera raffinata e godereccia. Un Montalban accessibile, ironico e originale.

Dissi all’oste che, se mi avesse avvertito che stava per uscire dalla cucina quel ben di dio, non avrei consumato la pur ottima pasta e fagioli. Quel cortese signore, da galante gentiluomo d’altri tempi, per l’irrisoria somma (già allora) di 500 lire mi offrì un assaggio dello squisito risoto de luganega, che si rivelò essere, in pratica, una porzione e neanche tanto piccola.
Arrivai in ufficio con l’aria estasiata e volsi gli occhi pieni di compassione verso i colleghi appena rientrati dalla mensa, nella quale le meraviglie che mi ero appena pappata non erano pensabili neppure nel “libro dei sogni”. “Ma dove sparisci all’ora di pranzo?” mi chiese una collega.
Non potevo confessarle che avevo scoperto la caverna di Alì Babà in un bàcaro dove nessun impiegato a modo avrebbe osato mettere piede, figurarsi poi una signora! Ma soprattutto confesso che non volevo testimoni scomodi durante i miei pasti ipercalorici."


L'associazione "Amici del radicchio" di Rio San Martino, (VE) collabora assieme alla Pro Loco di Scorzè (VE) per far conoscere le eccellenze gastronomiche del proprio territorio con un impegno che raggiunge il ragguardevole traguardo dei 35 anni speso a promuovere il sempre più apprezzato Radicchio Rosso di Treviso IGP, sia precoce che tardivo. L'opuscolo celebrativo a firma di Nicola Bergamo sulla Festa del Radicchio di Rio San Martino, edizione 2016, con il gioco di parole "da 35 anni sulla bocca di tutti" indica una missione e una soddisfazione: la missione di offrire attraverso preparatissimi stand gastronomici un prodotto della terra eccezionale; la soddisfazione di aver sempre colto, nelle trentacinque edizioni della festa, spunti, opportunità, proposte, innovazioni. In altre parole, la soddisfazione di aver sempre messo a fuoco lo spirito del proprio tempo per progettare una festa dalle caratteristiche uniche.
Le romantiche suggestioni che caratterizzano il racconto del noto giornalista Giuseppe Campolieti introducono la guida con estratti del suo romanzo Vita di Giulietta, in cui scopriamo l'infanzia di Giulietta Capuleti, una bellissima bambina curiosa e audace che muove i primi passi in quel mondo che la farà diventare l'innamorata più celebre della letteratura internazionale.
Una guida in italiano e inglese che presenta il meglio dell'ospitalità veronese, con la creazione di un vero e proprio circuito di ristoranti, hotel, Bed&Breakfast e pasticcerie legati tra loro dalla celebrazione di questa figura shakespeariana che accompagna il viaggiatore nei luoghi fedeli all'atmosfera romantica di Giulietta.
Ogni struttura si presenta all'ospite raccontando la propria storia e anticipando l'atmosfera unica che la caratterizza, le specialità da degustare e le bellezze da ammirare.
Commenti
Posta un commento