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Recensione: Will ti presento Will di John Green e David Levithan

WILL TI PRESENTO WILL


WILL TI PRESENTO WILL
di John Green e David Levithan

Prezzo: € 13,00 | Ebook: € 6,99
Pagine: 336 | Genere: YA  

Editore: Edizioni Piemme | Data di pubblicazione: Ottobre 2017 

TRAMA
Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Will e Will non potrebbero essere più diversi, ma dal momento in cui i loro mondi collidono, le loro vite, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, l'amore e, soprattutto, su loro stessi..

IL MIO PENSIERO SUL LIBRO

Spesso sentiamo la necessità di fuoriuscire dai nostri orizzonti, di alzare gli occhi e rivolgere lo sguardo al di fuori dei quei rassicuranti confini che noi stessi, di fatto, ci costruiamo intorno con il passare degli anni. Alcune volte lo facciamo con timore, altre con la cieca speranza che il nuovo mondo con cui ci andremo a confrontare possa regalarci quelle stesse emozioni e sensazioni che siamo soliti sentire sotto la pelle. E questa volta, a rappresentare questo bisogno, per me, si sono presentati due autori decisamente al di fuori dei miei canoni di lettura. John Green e David Levithan, con Will ti presento Will, hanno saputo intrattenermi grazie ad una storia semplice, ma significativa, toccante e quasi mai banale e che, in fondo, è riuscita ad imprimere, nel mio cuore,un ricordo agrodolce.

Di Will Grayson ne esistono tanti, ma solo due di essi sono destinati ad incontrarsi. Il primo Will è un ragazzo semplice alle prese con le classiche difficoltà della vita adolescenziale, i primi cambiamenti, i primi amori, le prime delusioni. Il secondo Will, invece, non può vantare quella solidità di cui il suo omonimo si è sempre nutrito, intento a combattere da anni contro la depressione e a nascondere se stesso dalla società che, forse, non riuscirebbe ad accettare la sua omosessualità. Due vite apparentemente agli antipodi destinate a viaggiare su binari differenti, almeno fino a quando una sera, a Chicago, i due non si ritrovano, chi per un motivo e chi per un altro, nello stesso momento, all'interno di un negozio molto particolare. Un incontro del tutto fortuito che porterà scompiglio nelle vite di entrambi, che vedrà le vite di Will e Will intrecciarsi in modi del tutto imprevedibili, spingendoli alla scoperta di nuova realtà, riguardanti soprattutto loro stessi.

Sebbene il romanzo non rientri perfettamente nei miei abituali gusti letterari, diversi sono gli elementi che hanno reso la sua lettura interessante ed in parte appassionante. Prima tra tutti, la costruzione narrativa della storia risulta essere, fin dall'inizio, particolarmente efficace e funzionale nel suo insieme: nell'alternanza, tra un capitolo e l'altro, dei punti di vista dei due Will protagonisti, il lettore si troverà completamente calato nella storia imparando a conoscere, a poco a poco, quelle due personalità e quelle due vite che cominceranno, ben presto, a divenire profondamente familiari. Proprio la particolarità con cui i due protagonisti vengono presentati ed illustrati, poi, rappresenta un'ulteriore elemento di originalità che può vantare il libro: ognuno di essi, infatti, è caratterizzato da uno stile di scrittura differente, molto semplice e lineare uno, più emotivo e duro l'altro, che se da una parte contribuisce al facile riconoscimento dell'Io narrante, dall'altra riesce, molto efficacemente, a creare un rapporto molto speciale con il lettore, che si ritroverà, volente o nolente, coinvolto, emotivamente e non, in una storia su cui, forse, non avrebbe scommesso molto.

Scarne e ridotte all'essenziale sono, invece, le ambientazioni, che, di fatto, non hanno un vero ruolo portante all'interno del romanzo, al contrario delle tematiche trattate, che risultano essere particolarmente importanti e rilevanti per il tutto: dalla pericolosità della depressione all'importanza dell'Amicizia, dalla difficoltà di trovare il coraggio per esporsi ed essere se stessi alla discriminazione, dall'Amore agli Affetti, tutto viene affrontato con la delicatezza che richiede, rimanendo, però, per gran parte del tempo, solo sulla superficie del problema, non riuscendo ad andare effettivamente al cuore degli argomenti come un romanzo del genere dovrebbe, invece, saper fare. Allo stesso modo, poi, sul lungo termine, i personaggi si scontrano con la medesima problematica risultando, di fatto, poco inclini alla maturazione, fin troppo piatti e poco in linea con l'idea di crescita che quanto meno un protagonista, nel corso della sua breve storia, dovrebbe essere in grado di affrontare.

Nel complesso Will ti presento Will mostra al suo pubblico una trama interessante, sviluppata, però, nel suo insieme, forse un po' troppo superficialmente: un mescolarsi di elementi che nella loro semplicità sanno funzionare, ma che peccano nel momento in cui si tratta di scavare fino in profondità. 

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